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Bonus da 1.800€ sconosciuto, ma facilissimo da ottenere con questo requisito. Ecco quale – Trend-online.com

Bonus da 1.800€ sconosciuto, ma facilissimo da ottenere con questo requisito. Ecco quale - Trend-online.com

Ormai, nel 2022, dopo la lenta opera di smantellamento, i bonus a favore dei cittadini italiani sono stati ridotti all’osso, ma è anche vero che esistono molti incentivi minori sopravvissuti alla strage, che sono perlopiù sconosciuti e in quanto tali non vengono richiesti.

Molti sono soprattutto i bonus per la casa che sono accessibili senza troppa difficoltà poiché non hanno ad esempio requisiti di reddito ISEE.

Esiste in questo scenario un contributo davvero facile da ottenere, che assegna 1.800 euro ai beneficiari ed è noto con il nome di “bonus verde”.

Spesso associato ai bonus ristrutturazione in realtà esso ammette interventi anche meno invasivi su giardini e terrazzi come quelli per la costruzione di coperture a verde e impianti di irrigazione, oppure la manutenzione straordinaria e persino l’acquisto di piante in vaso, come è stato chiarito di recente dall’Agenzia delle Entrate in risposta ad un’istanza di interpello.

L’unico requisito è che l’importo richiesto sia utilizzato per le spese considerate agevolabili e poi i 1.800 euro di bonus spettano proprio a tutti. Andiamo quindi a scoprire ogni segreto di questo contributo a disposizione di tutti i cittadini per altri due anni.

Bonus da 1.800 euro sconosciuto e facilissimo da ottenere: basta un requisito. Ecco quale

Il bonus verde, cioè questo contributo da 1.800 euro, è una vecchia conoscenza nata in sede di manovra finanziaria del 2018 e poi riconfermata dalla legge di bilancio del 2021 e del 2022. In particolare, con stupore generale, la Legge 234/2021 con il comma 38 dell’articolo 1 ha scelto per un rinnovo a lungo termine di questo contributo che resta valido nella sua forma piena fino al termine del 2024.

La proroga ha stupito poiché il medesimo testo di legge, se ha prorogato anche il bonus casa, ha però tagliato gambe e finanziamenti ai contributi più importanti, parliamo del bonus facciate e del Superbonus 110%.

All’opposto, il bonus da 1.800 euro sarà attivo è richiedibile fino al 31/12/2024. Tutti possono accedervi a patto che l’importo sia utilizzato per il rinnovo delle aree scoperte siano esse terrazzi o giardini.

In dettaglio, consiste in una detrazione Irpef di dieci anni e pari al 36% di un ammontare massimo di spesa agevolabile di 5.000 euro. Dunque per ciascuna unità immobiliare per cui si richiede si otterranno 1.800 euro di finanziamento statale. 

Un generosissimo Bonus da 1.800 euro, ma quali spese ammette?

Veniamo ai requisiti che permettono di impossessarsi di questo bonus verde da 1.800 euro. Il contributo copre le spese relative alla sistemazione delle aree scoperte, come l’acquisto di piante e alberi, la costruzione di pozzi e sistemi di irrigazione, la creazione delle cosiddette coperture a verde e dei giardini pensili.

Volendo essere più precisi, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate rispondendo (n.62) ad un’istanza di interpello, anche l’acquisto di piante e arbusti in vaso è da considerarsi tra le spese ammesse dal bonus verde, se però i costi sono inseriti in un progetto di risistemazione generale dell’area.

Anche ogni tipo di manutenzione straordinaria è ammessa, mentre per la manutenzione ordinaria, come la conservazione dello stato vegetativo, si avranno diritto ai 1.800 euro di bonus solo se gli esemplari vegetali sono protetti e considerati dalla legge di interesse storico o paesaggistico. Così come rientrano nelle spese agevolabili quelle relative alla progettazione.

Mentre il contributo non ammette la possibilità di realizzare i “lavori in economia” dove si acquista il materiale di mano propria e neanche la realizzazione di serre bioclimatiche è concessa.

Ecco come richiedere e ottenere i 1.800 euro offerti dal bonus verde

Se questo bonus assegna 1.800 euro, da conteggiarsi per singola unità immobiliare, anche molto facili da ottenere, purtroppo però ha una sola modalità di utilizzo. Esso condivide infatti il triste destino del bonus mobili ed elettrodomestici, dove cioè si può scontare l’importo spettante esclusivamente attraverso una detrazione Irpef di 10 anni.

Con la detrazione Irpef non è possibile avere lo sconto in fattura, ma l’importo spettante di bonus viene suddiviso in dieci quote uguali, ognuna delle quali sarà la somma sottratta ogni anno per dieci anni all’ammontare di Irpef da pagare.

In pratica i beneficiari dovranno pagare i costi e poi inserire le spese documentate e pagate, non in contanti ma con bonifico carta o comunque un sistema tracciabile, nel modello 730 al momento di compilare la dichiarazione dei redditi.

Essendo uno degli incentivi minori per il bonus verde non è prevista la possibilità di tramutare la detrazione spettante in credito d’imposta, operazione che permetterebbe di poter vedere il credito ed applicare i 1.800 euro come sconto in fattura ai beneficiari del contributo.

Non si prospettano cambiamenti in questo senso anche perché la coperta è già abbastanza corta e ci sono problemi di finanziamento degli incentivi maggiori, per poter pensare a modifiche ed ampliamenti applicati al bonus verde.

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