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Bonus edilizi, aumento dei costi e rispetto ambientale. Intervista a Vincenzo Fagiolo di Sidel srl – ondanews

Prezzi alti, scarsità di materie prime e aumento dei prezzi stanno minacciando i cantieri, ma come stanno vivendo la situazione i serramentisti? Sullo spinoso tema prezzi e sull’attuale situazione del mercato fa il punto Vincenzo Fagiolo, Product Manager della Sidel srl di Buonabitacolo, azienda leader nella produzione e commercializzazione di serramenti in legno e legno/alluminio.

A partire dal 2021 il settore delle costruzioni e dell’edilizia in generale è cresciuto a dismisura grazie soprattutto al sistema dei Bonus Edilizi che hanno coinvolto positivamente anche il settore dei serramenti. Il mercato dei serramenti e delle facciate continue in Italia è cresciuto del 21% nel 2021. Questo trend positivo dovrebbe continuare anche nel 2022 anche se con un brusco rallentamento dei tassi di crescita. I dati però sono destinati a ridimensionarsi in modo significativo nel 2023.

“La situazione del mercato è fortemente instabile, dobbiamo fare i conti con troppe variabili – spiega Vincenzo Fagiolo – la guerra in Ucraina, i costi energetici crescenti, il continuo incremento dei prezzi delle materie prime hanno un impatto molto forte sulla redditività delle aziende e sull’andamento del comparto delle costruzioni in generale. Pianificare a lungo termine è molto difficile e dobbiamo guardarci bene internamente per cercare di capire come attenuare o contrastare questi fenomeni e come non farsi danneggiare da tale situazione. Questo ci fa lavorare in una forte incertezza e ci si chiede: fino a quando? Anche l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) denuncia infatti una condizione insostenibile e il Governo, come abbiamo visto, è dovuto intervenire con il Decreto Energia per contenere i costi sempre crescenti. Tutto questo ha frenato i cantieri pubblici e se la situazione non si arresta frenerà anche i cantieri privati”.

Il mercato dei serramenti è trainato principalmente dal recupero residenziale in cui gli incentivi fiscali contribuiranno a sostenere la domanda.

  • Dove si investirà nei prossimi anni?

Si investirà soprattutto in efficientamento energetico del patrimonio edilizio, principale causa degli sprechi energetici, oltre che di inquinamento. Gli edifici, infatti, contrariamente a quanto si pensa, sono i principali responsabili dell’inquinamento globale. In Europa è stato approvato il Green Deal europeo che prevede la riduzione dei consumi del 55% entro il 2030, per arrivare al 2050 a impatto zero. Questo avrà un forte impatto sull’edilizia e sulle ristrutturazioni. Altro settore su cui si investirà sarà il Green. Si punterà molto sulla sostenibilità e sul cambiamento nell’orientamento dei consumi delle popolazioni sensibilizzando le scelte dei consumi che saranno sempre più responsabili e sempre più orientate sui prodotti sostenibili e responsabili.

  • Avete investito anche voi in sostenibilità?

Anche noi da anni abbiamo intrapreso la via della sostenibilità e del rispetto ambientale. Abbiamo la Certificazione ambientale già dal 2001. Prima azienda dei serramenti in Italia a conseguire la certificazione ambientale. Siamo inoltre certificati FSC, tutto il nostro legno proviene da foreste certificate e con programma di riforestazione, che fa bene al nostro ambiente perché non tutti sanno che il ciclo di vita, inteso come generatore di ossigeno e distruttore del Co2 di un albero, è limitato: ad un certo punto gli alberi devono essere sostituiti e reimpiantati. Per cui riforestare fa bene all’ambiente. Inoltre l’80% dell’energia utilizzata dallo stabilimento proviene da un impianto fotovoltaico. Prevediamo di ampliarlo il più possibile per limitare al massimo i costi energetici. Infine, la Sidel negli ultimi anni ha investito in ottica Green anche dal punto di vista dei prodotti e non solo aziendale: abbiamo infatti una linea di finestre in cui oltre al legno FSC si utilizzano vernici bio, le quali oltre ad essere vernici all’acqua quindi atossiche contengono resine vegetali, quindi non fossili, e la loro produzione è caratterizzata da un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di CO₂. Questo ci ha permesso addirittura di essere selezionati come partner del mondo Green Pea, il centro commerciale torinese nato da un’idea di Oscar Farinetti, che accoglie al suo interno solo brand che producono in modo sostenibile negli ambiti del design, della moda, della bellezza. Al primo piano dell’edificio, naturalmente realizzato secondo principi green, c’è anche Sidel. La presenza di Sidel in una realtà come quella di Green Pea non è solo una ‘medaglia’ per l’azienda ma è una conferma: un’industria del legno sostenibile è possibile.

  • Avete investito nell’industria 4.0 per migliorare la produttività e ridurre i costi?

Abbiamo nell’ultimo anno realizzato forti investimenti produttivi per migliorare i processi aziendali riducendo i costi grazie ad investimenti orientati all’industria 4.0, il nuovo orizzonte di una produzione intelligente, più veloce e più efficiente. Abbiamo inserito e inseriremo nuove linee di produzioni altamente tecnologiche e automatiche in modo da aumentare la produttività riducendo i consumi e gli sprechi, magazzini automatici intelligenti e impiego di robot in alcuni settori come il reparto verniciatura e infine abbiamo investito nella digitalizzazione di tutti i processi informatici interni e verso l’esterno.

  • Infine un approfondimento sui Bonus Edilizi: cosa dobbiamo aspettarci e quali sono le previsioni per il vostro settore?

Il Superbonus 110% resterà invariato fino al 2023 per i condomini e verrà ridotto al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, mentre le abitazioni unifamiliari potranno sfruttare questo incentivo solo entro la fine di quest’anno. Il mercato dei serramenti continuerà ad essere trainato principalmente dal settore del recupero residenziale, dove gli incentivi fiscali contribuiranno a sostenere la domanda. Ecobonus 65%, Bonus Casa 50% e Bonus Verde 36% confermati invece fino al 31 dicembre 2024. Prorogato al 2024 anche il Bonus Mobili 50% per il quale verranno però ridotti i tetti di spesa. Il 2022 sarà l’ultimo anno utile per il Bonus Facciate che vedrà l’incentivo ridursi dal 90 al 60%. In via di definizione la situazione Decreto Prezzi: sono stati presentati a metà febbraio i costi massimi al netto di IVA, posa e prestazioni professionali per serramenti e schermature solari per Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa e Bonus Facciate. Il settore non residenziale continuerà ad essere alimentato dal completamento delle iniziative interrotte o rallentate durante la pandemia e beneficerà dell’apertura dei nuovi cantieri. Un importante contributo verrà dagli investimenti pubblici destinati a partire con l’attuazione del PNNR. Abbiamo quindi di fronte un quadro potenzialmente positivo e alle spalle un anno straordinario per risultati e numeri ma non possiamo negare una forte preoccupazione per il futuro. Nel calcolare il budget destinato alle spese per la ristrutturazione è sempre buona norma tener conto di un margine aggiuntivo per far fronte ad eventuali sforamenti o imprevisti. I prezzi quindi resteranno ancorati a livelli storicamente elevati e un eventuale loro ridimensionamento è previsto solo a partire da fine del 2022. Chi intende ristrutturare casa nei prossimi mesi o lo sta già facendo deve tener conto però non solo dell’aumento dei costi, ma anche delle difficoltà di approvvigionamento dei cantieri dato che le industrie produttrici non sono in grado, considerata la volatilità dei prezzi.

 

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