Il tema delle frodi nell’ambito dei bonus edilizi è stato uno
dei più delicati affrontati dal legislatore. Le norme sono state
rese via via più stringenti, per evitare che le detrazioni per
l’esecuzione di interventi edilizi (Superbonus in primis) venissero
utilizzate in maniera illegittima, provocando uno spreco di risorse
e danni economici alle casse dello Stato.
Ma oltre ai casi più eclatanti, vale a dire i veri e propri
disegni criminosi per fingere, ad esempio, la realizzazione di
lavori mai esistiti, vi sono altre situazioni più “leggere”. Si
pensi ad errori di calcolo del massimale di spesa agevolabile, tali
per cui l’importo del credito d’imposta risulta eccedente rispetto
a quello che in realtà poteva essere fruito. Anche in questo caso,
la compensazione è indebita (seppur parzialmente) e il contribuente
può andare incontro, oltre al recupero fiscale, all’applicazione
delle relative sanzioni tributarie.
Chiaramente, però, un errore di calcolo non può essere
equiparato alla totale assenza dei lavori ed è per questo che,
attualmente, le disposizioni in
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