MACERATA – Il presidente dell’associazione chiede di rivedere gli ultimi decreti che hanno imposto dei limiti dopo la scoperta di numerose truffe
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La Cna sottolinea l’apporto fondamentale che gli incentivi per l’edilizia hanno rappresentato per la robusta ripresa economica dello scorso anno: «Hanno impresso una accelerazione al processo di riqualificazione urbana per rendere le nostre città più accoglienti, sicure e sostenibili», evidenzia il direttore Cna Macerata Massimiliano Moriconi.
Tuttavia, secondo l’associazione, quella che i più definiscono una prospettiva di sviluppo economico e sociale, rischia di spegnersi a causa delle pesanti limitazioni decise dal Governo dopo la scoperta delle numerose frodi. «Le cifre attribuite agli illeciti legati ai bonus edilizi sono enormi e non abbiamo alcun dubbio nel riconoscere, come ha detto il ministro dell’Economia Franco, che sia stata una tra le più grandi truffe che la Repubblica abbia mai visto – continua Moriconi – Detto questo però, valutiamo come eccessiva la contromossa decisa dal Governo».
Il direttore Cna Macerata, tiene a precisare che: «Innanzitutto gli illeciti non hanno riguardato in egual misura tutti i bonus ma ci sono enormi differenze. Andando ad approfondire i dati forniti qualche giorno fa da Agenzia delle Entrate, infatti, il 46% delle frodi registrate sulle cessioni dei bonus fiscali riguarda il bonus facciate, il 34% l’ecobonus, il 9% il bonus locazioni, solo l’8% il sismabonus e appena il 3% il Superbonus». Il perché di queste differenze, secondo Moriconi, contiene parte della soluzione al problema: «Il Superbonus prevedeva già l’obbligo di asseverare le spese sostenute e il visto di conformità introdotto per gli altri incentivi con il Dl anti-frodi dell’11 novembre 2021». Secondo il direttore Cna quindi «limitare ad una sola cessione il credito è una restrizione eccessiva che sta di fatto, bloccando i cantieri, congelando gli investimenti e provocando gravi danni a artigiani e piccole imprese dell’intera filiera».
L’Associazione di categoria chiede pertanto di sbloccare la cessione multipla dei crediti e propone altre tipologie di controllo per evitare che vengano incentivati interventi fantasma: «Potrebbe essere utile predisporre un sistema di controlli che certifichi non solo formalmente ma anche con sopralluoghi sui cantieri, la veridicità dell’intervento. Analogamente andrebbe certificato ciascun passaggio del credito, in modo da poter sempre e in qualsiasi istante risalire alla catena dei beneficiari. Qualora non verranno modificati gli ultimi due decreti sul meccanismo della cessione dei crediti – conclude Moriconi – non ci sarà solo un probabile rischio default ma sarà certo il fallimento di molte imprese oneste, non certo di quelle truffaldine. Ricordiamo che nella sola provincia di Macerata ci sono oltre 4200 imprese nel settore costruzioni, per non contare la miriade di micro e piccole imprese di istallatori, impiantisti, serramenti e di altri mestieri coinvolti nelle ristrutturazioni; il protrarsi del blocco non è sostenibile in un territorio come il nostro già in forte difficoltà».
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