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Bonus elettrodomestici: gratis e senza ISEE pronti 8000 euro – Trend-online.com

Da tempo avete intenzione di sostituire un vecchio elettrodomestico o un mobile ma per via dei costi troppo elevati rinviate di continuo l’acquisto? Bene, non dovete perdere assolutamente tempo.

Per quanti non lo sapessero esiste un contributo introdotto dal Governo, ed attivo ancora per pochi mesi, che potrà consentirvi di realizzare i vostri sogni. 

La novità del benefit, noto con il nome di bonus mobili ed elettrodomestici 2021, è di essere completamente svincolato dal rispetto di requisiti legati al reddito, come invece richiesto per la maggioranza delle agevolazioni volute dal Governo ed introdotte sia nella Legge di Bilancio 2021, sia in entrambi i Decreti Sostegni, I e bis.

Naturalmente, come per ogni bonus al momento attivi, è richiesto il rispetto di particolari condizioni per poter accedere al beneficio. Nel caso del bonus elettrodomestici e mobili sono poche, però, le accortezze da tenere bene in mente.

L’unico requisito da rispettare riguarda l’aver realizzato lavori di ristrutturazione edilizia di recente. In altre parole, si potrà usufruire dell’incentivo, per altro molto sostanzioso poiché può arrivare fino agli 8000 euro di “sconto”, soltanto se il potenziale beneficiario abbia effettuato lavori di ristrutturazione sull’immobile per il quale si richiede il contributo.

Ancora una volta, è l’Agenzia delle Entrate a rendere note, tramite scheda informativa, le caratteristiche e i requisiti da rispettare per poter richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici.

In tal senso, occorre fare una precisazione: i beni acquistati usufruendo del bonus mobili possono essere collocati in una diversa zona rispetta a quella oggetto di ristrutturazione, a condizione che appartenga comunque allo stesso immobile.

Ad ogni modo, non rimane molto tempo per poter richiedere il contributo. La scadenza dello stesso è fissata al 31 dicembre 2021, poco più di quattro mesi di tempo. Salvo eventuali proroghe che al momento non si ravvisano all’orizzonte, dunque, occorre affrettarsi per poter disporre del sussidio statale.

Un’altra novità riguarda la possibilità di poter fruire contemporaneamente del bonus elettrodomestici e mobili insieme ad altri incentivi sempre riguardanti la ristrutturazione. In questo senso, il benefit è cumulabile sia con il bonus verde che con il bonus casa

Una bella notizia che farà felici migliaia di cittadini italiani interessati a dare una ventata di modernità alla propria casa a spese completamente dello Stato!

Agli interessati all’argomento o ai semplici curiosi, si consiglia la visione di un interessante video YouTube del Geometra Danilo Torresi. La video guida fornisce un’approfondita analisi sul bonus mobili 2021 senza lasciare niente al caso.

Elettrodomestici gratis e senza ISEE: ecco come funziona il bonus mobili 2021

Ma come funziona il bonus mobili 2021? Al pari di altre agevolazioni collegate a lavori di ristrutturazione, il bonus mobili 2021 si sostanzia in una detrazione Irpef del 50% da calcolare sulle spese supportare per acquistare complementi d’arredo ed elettrodomestici da collocare nell’immobile recentemente oggetto di ristrutturazione.

Poiché il benefit consente di ottenere uno rimborso di massimo 8.000 euro, il totale delle spese sostenute per comprate il necessario non potrà superare la soglia dei 16.000 euro.

Tuttavia, per essere ammessi a beneficio occorre rispettare alcune tempistiche riguardanti la realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Se i beni sono stati acquistati nell’anno in corso (2021) è indispensabile avere realizzato la ristrutturazione dopo il 1°gennaio dello scorso anno (2020).

Al contrario, se la spesa fosse stata sostenuta nell’arco di tutto il 2020 la ristrutturazione dovrà essere stata avviata dopo il 1°gennaio 2019

In quest’ultimo caso, però, varia il tetto massimo di spesa detraibile che si attesta sui 10.000 euro.

A differenze di altri bonus casa, il bonus mobili non permette di utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura.

È ammessa soltanto la detrazione Irpef spalmata su 10 anni, mediante quote annuali di pari ammontare. Per beneficiare del bonus le spese dovranno essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, mediante modello 730, oppure nel modulo Redditi PF. 

Ci teniamo a precisare che il soggetto che presenta la dichiarazione e che richiede il bonus mobili deve coincidere con la persona che si è fatta carico delle spese per i lavori di ristrutturazione. 

L’Agenzia delle Entrate è molto ferma sul punto tanto da chiarire che nel caso in cui marito e moglie provvedessero uno al pagamento della ristrutturazione, l’altro alle spese per i complementi d’arredo, nessuno dei due potrà accedere al bonus mobili poiché viene la meno la condizione pocanzi descritta.

Ma non è tutto, i beni devono obbligatoriamente essere acquistati dopo l’inizio degli interventi di ristrutturazione senza alcuna differenza se pagati prima o dopo la realizzazione di tali lavori.

In aggiunta, il bonus mobili copre le spese sostenute per gli acquisti effettuati al di fuori dei confini nazionali, ovviamente il richiedente deve disporre di tutti i documenti necessari.

Bonus mobili: a chi spetta e come averlo?

Per accedere al bonus mobili, ormai dovrebbe essere chiaro, è indispensabile avere realizzato un intervento di ristrutturazione, mentre i beni comprati usufruendo del benefit possono essere collocati in un’area differente da quella sottoposta a ristrutturazione, comprese le pertinenze.

In modo più chiaro, se i lavori hanno interessato ad esempio la cucina si possono comprare elettrodomestici e mobili da soggiorno, bagno, veranda o garage, purché si tratti della stessa unità immobiliare.

Discorso a parte per i condomini. Poiché i lavori di ristrutturazione per poter godere del bonus mobili ed elettrodomestici devono riguardare le parti comuni, i beni che si desiderano acquistate vanno collocati obbligatoriamente nelle parti condivise del condominio.

Bonus mobili 2021: quali spese sono coperte?

Passate in rassegna tutte le condizioni e requisiti da rispettare per potere avere accesso al bonus mobili 2021, l’ultimo punto da chiarire riguarda i beni che possono essere comprati avvalendoci del contributo. Ancora una volta è l’Agenzia delle Entrate a fornire specifiche disposizioni al riguardo attraverso una guida in formato .pdf scaricabile da QUI.

Rientrano nell’elenco dei mobili acquistabili: i letti, le librerie, le scrivanie, le sedie e i divani. E ancora, poltrone, divani, apparecchi d’illuminazione, materassi e comodini.

All’opposto, non si potranno comprare: tende di qualsiasi genere, compresi i tendaggi, le porte, i pavimenti ed altri beni d’arredamento.

Con riferimento agli elettrodomestici, invece, un requisito deve accomunare tutti i beni acquistati. In poche parole, si potranno comprare i dispositivi rientranti nella classe energetica A+ o superiore, eccezione fatta per forni e lavasciuga ammessi anche se appartenenti alla classe A.

Verificare la classe di appartenenza dell’elettrodomestico che si intende acquistare sfruttando il bonus elettrodomestici è abbastanza semplice. Generalmente, una specifica etichetta adesiva presente sul bene ne contrassegna la classe. 

Nel caso in cui l’apparecchio a cui siamo interessati non sia corredato da etichetta energetica, si potrà comprare il bene alla sola condizione che l’obbligo di etichetta non sia previsto per legge per quello specifico elettrodomestico.

Pertanto, si potranno acquistare: congelatori, condizionatori, ventilatori, piani cottura per cucina, frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie. E ancora, il bonus elettrodomestici copre le spese sostenute per comperare: radiatori elettrici, piastre, forni se a microonde, stufette elettriche, lavasciuga e via dicendo.

Quali sono le ristrutturazioni consentite?

Abbiamo più volte precisato in precedenza come il diritto al bonus mobili ed elettrodomestici sia fortemente legato agli interventi di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria

Su questi ultimi si fa sempre troppa confusione, ecco perché è necessario esaminare nello specifico quali sono quelli ammessi dal benefit.

Senza troppi giri di parole, il bonus mobili potrà essere richiesto per lavori riguardanti la sostituzione dei vecchi infissi con i nuovi, l’installazione di recinzioni e cancelli, di scale di sicurezza, oltre che di ascensori

Anche i lavori necessari per la sostituzione dei tramezzi, la ristrutturazione e la costruzione di scale, la sostituzione di caldaie, stufe (comprese quelle a pellet) o ad alimentazione combustibile, si uniscono alla lista dei lavori di manutenzione straordinaria. 

Diverso è il trattamento riservati ai condomini. Sulle parti comuni è possibile avvalersi del bonus mobili anche per specifici lavori di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura e la messa a punto degli intonaci, oltre ad alti interventi.

Il bonus mobili 2021: con quali altri sussidi è cumulabile?

Il bonus mobili, al pari di molti altri incentivi riguardanti le ristrutturazioni, potrà essere sfruttato in concomitanza ad altri bonus. In altre parole, lo stesso soggetto può beneficiare di più bonus contemporaneamente purché siano richiesti per realizzare lavori differenti tra di loro oppure acquistati beni distinti.

Non deve, dunque, stupire se il bonus mobili potrà essere usato insieme a molte altre agevolazioni connesse alla ristrutturazione di immobili.

Il bonus casa spicca fra tutte. L’agevolazione che permette di ottenere uno sconto del 50% entro un tetto massimo di spesa di 98.000 euro su una grande quantità di lavori consentiti. 

Si potrà ottenere mediante detrazione fiscale, spalmata su 10 anni, sia come sconto in fattura o cessione del credito.

Nel primo caso, è la ditta che esegue i lavori a sostenere in anticipo il 50% delle spese da recuperare successivamente con un credito d’imposta.

Nel secondo, invece, la cessione del credito potrà essere chiesta sia dal titolare dell’immobile che dall’impresa a cui è affidata la realizzazione dei lavori. In sostanza, si procede nel trasferire il credito che l’erario ha nei nostri confronti ad un istituto bancario o finanziario.

Collaboratore giornalistico, classe 1985.
Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l’Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall’economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell’amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!

Il mio motto? “Non c’è niente che io non possa imparare”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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