La comunicazione dell’opzione di cessione del credito è stata aggiornata con la Legge di Bilancio 2022. Non tutto però cambia
L’anno appena trascorso ha fatto registrare un vero e proprio boom di richieste relative ai bonus edilizi per la riqualificazione degli edifici e dei condomini. Una misura che, a vari livelli, ha condotto la scelta dei residenti anche a una maggiore sensibilità nei confronti delle priorità energetiche dei propri abitati.
Non solo i lavori strutturali di interi edifici sono tutt’ora all’ordine del giorno, ma anche le manutenzioni ordinarie e straordinarie effettuate negli appartamenti sono state incoraggiate dalle molte agevolazioni che permettono ai contribuenti di usufruire dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura. Un vantaggio che fino al 12 novembre 2021, data di decorrenza delle comunicazioni trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate, ha interessato tutte le tipologie di bonus, previo l’obbligo del rilascio del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese.
Bonus facciate 2022: quali novità?
Con la legge n. 234/2021, ovvero la legge di Bilancio 2022, vengono introdotto importante novità normative che, dal 4 febbraio prossimo, porteranno all’adeguamento viene del canale dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura. Si tradurranno nella possibilità di detrarre gli interventi di importo complessivo non superiore a 10mila euro e per i lavori in edilizia libera, senza necessità del visto di conformità.
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Il visto di conformità rimarrà, al contrario, obbligatorio per il Bonus facciate, che assieme al Superbonus, non presenta novità normative. Perciò sarà un criterio ancora indispensabile per godere della cessione del credito o sconto in fattura relativa alle detrazioni fiscali, a carico di quegli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, previsti appunto dal bonus facciate.
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Ad essi continuerà a gravare pure l’asseverazione della congruità dei prezzi, stabilita dai prezzari individuati dal decreto del Ministro dello sviluppo economico, ivi compresi i valori massimi stabiliti. In particolare, l’attuale regolamentazione si protrarrà per gli interventi, tra i quali la sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti.
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