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Bonus Facciate 2022: Draghi spiazza tutti! Ecco cosa cambia – Trend-online.com

Bonus Facciate 2022: Draghi spiazza tutti! Ecco cosa cambia - Trend-online.com

Addio sempre più vicino per il Bonus Facciate 90%. La Nadef chiude il capitolo sul rinnovo al 2022. Nel documento c’è spazio solo per il Superbonus 110%, mentre tutti gli altri bonus ristrutturazione sono lasciati in stand-by dalla cabina di regia del Governo Draghi.

Il contenuto della Nota scopre le carte sul futuro: dal 2022 al 2024 via libera alle misure che perseguono obiettivi sociali, economici e sanitari, oltre a quelle per mezzo delle quali sarà possibile realizzare il miglioramento energetico degli immobili privati o pubblici della penisola.

Un chiaro ed esplicito riferimento al Superbonus 110% che viene pertanto prorogato al 2023 o, addirittura, al 2024.

Per il Bonus Facciate e sulle altre agevolazioni collegate ai lavori di ristrutturazione degli edifici, invece, non si hanno programmi.

Una situazione questa che fa pensare ad una cancellazione del Bonus al 90% sul finire dell’anno, termine previsto per la sua naturale scadenza.

Tuttavia, le motivazioni che hanno spinto ad accelerare i tempi sulla proroga del Superbonus 110% e a mettere da parte il Bonus Facciate sono già note. Basta ricollegarsi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il documento accoglie i programmi che il Governo italiano intende realizzare in un orizzonte temporale piuttosto lungo.

Tra questi, c’è la promessa di conseguire il miglioramento energetico di almeno il 50 percento degli edifici, privati e no, prima della conclusione del 2025.

Una promessa che potrà essere onorata soltanto sfruttando Superbonus 110%

La ragione della sua non menzione nella Nadef del Bonus Facciate è pertanto più che giustificata: il Bonus Facciate al 90% è per natura una misura inidonea al raggiungimento delle finalità di miglioramento energetico.

Il Bonus in questione copre esclusivamente le spese sostenute per la realizzazione di lavori di ristrutturazione aventi ad oggetto le pareti perimetrali di un edificio visibili dalla strada, nulla a che vedere insomma con lavori di miglioramento energetico degli edifici.

Quale futuro si prospetta per il Bonus Facciate? A partire dal 2022 non si potranno più realizzare lavori di ristrutturazione servendosi della misura? Cercheremo di dare una risposta a questi interrogativi nei paragrafi a seguire.

Maggiori informazioni sulle ultime novità riguardanti il Bonus Facciate le potete trovare nel video YouTube del Geometra Danilo Torresi.

Bonus Facciate: mancata proroga al 2022 dal Governo Draghi. Per quale motivo?

La Nadef, pur non facendone esplicita menzione, in qualche modo chiude la porta in faccia al Bonus Facciate.

La nota non fa altro che confermare quanto ribadito più volte dal Governo Draghi, vale a dire l’importanza del Superbonus 110% su tutti gli altri Bonus casa tanto da renderne indispensabile una proroga al 2023.

Il destino del Bonus Facciate rimane tutt’ora appeso ad un filo. Al momento, l’unica cosa certa è la sua scadenza al 31 dicembre 2021, mentre sul 2022 non si hanno certezze. 

Insomma, messo nella condizione di scegliere, il Governo si è schierato a favore di un bonus che privilegia il miglioramento energetico degli edifici e non un rifacimento estetico delle pareti esterne di un immobile, seppur di grande utilità.

Eppure, il Bonus Facciate era stato accolto a furor di popolo per la ghiotta opportunità di risparmio implicita nella detrazione di ben il 90% delle spese supportate per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione, oltre che per sostenere la ripresa economica del comparto edile gravemente minato dalla crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19.

Si poteva e si può, ancora fino al 31 dicembre 2021, portare in detrazione il 90% delle spese pagate, nella dichiarazione dei redditi. Un bel risparmio, insomma, che permette alla misura di reggere il confronto con la detrazione totale dei costi (110%) permessa dal Superbonus 110%.

Ma il PNRR e la stessa Nadef vanno oltre l’aspetto finanziario del Bonus Facciate, a dirla tutta non lo considerano proprio. Conta solo realizzare il miglioramento energetico degli edifici per onorare le promesse fatte dall’Italia all’UE in ottica green.

Bonus facciate 90%: come funziona

Il Bonus Facciate si sostanzia in una detrazione IRPEF a favore dei proprietari, a vario titolo, di un’unità immobiliare su cui vengono effettuati particolari lavori di ristrutturazione indicati nella guida al Bonus Facciate fornita dall’Agenzia delle Entrate, ente preposto alla gestione del contributo.

Nella maggior parte dei casi, senza considerare lavori specifici, si potrà fruire del Bonus Facciate se si ha interesse a rinnovare la facciata esterna di un edificio visibile dalla strada. Con il passare del tempo il bonus è stato più volte integrato per estendere il suo utilizzo ad altri lavori

L’ allargamento della lista degli interventi ammessi alla detrazione del 90% si è resa necessaria a seguito dei vari interpelli presentati dai contribuenti all’Agenzia delle Entrate.

Nonostante le rettifiche e i nuovi inserimenti, il Bonus Facciate è rimasto fedele al suo obiettivo prioritario: rifare il look delle facciate esterne degli edifici godendo della detrazione fiscale del 90% e tagliando fuori dalla misura gli interventi di efficientamento dell’involucro, cappotto termico compreso, rientranti nel computo del Superbonus 110%.

Tuttavia, sono altre le motivazioni che fanno del Bonus Facciate 90% la seconda agevolazione in ordine di importanza dopo il Superbonus 110%

Innanzitutto, i lavori di ristrutturazione non sono soggetti a vincoli di spesa. In altri termini, su qualsiasi importo speso per la messa a punti degli interventi si potrà fruire della detrazione IRPEF al 90% o sarà possibile richiedere lo storno dei costi sostenuti come sconto in fattura o cessione del credito.

In ogni caso, è obbligatorio rispettare una regola indispensabile per il riconoscimento stesso del Bonus Facciate, ossia i lavori di ristrutturazione dovranno essere eseguiti su un immobile non di recente costruzione ma già esistente.

Bonus facciate 2022: quali lavori sono ammessi alla detrazione del 90%

Lo scopo del Bonus Facciate ormai dovrebbe essere chiaro. I lavori di riqualificazione e di ristrutturazione degli edifici devono essere realizzati esclusivamente per rinnovare le pareti esterne degli edifici in stato di degrado o malconce. 

Tuttavia, la misura si presenta particolarmente aperta. Non si ravvisano, infatti, penalizzazioni sull’idoneità di un edificio al Bonus Facciate.

Si possono, pertanto, eseguire i lavori su qualsiasi tipologia di immobile diversamente da quanto previsto per il Superbonus 110%, un po’ più limitativo.

Nello specifico, si potrà fruire del Bonus Facciate sia per gli edifici ad uso abitativo sia per quelli dove si svolge un’attività commerciale. Su questo punto è rilevante la diversità col Superbonus 110%.

Mentre gli hotel e gli alberghi sono esclusi dal Superbonus 110%, lo stesso non si può dire per il Bonus Facciate.

Come rimarcato in precedenza, l’Agenzia delle Entrate di volta in volta ha provveduto ad integrare la lista delle strutture e dei lavori ammessi al beneficio. Non appena un chiarimento o una delucidazione richiesta da un contribuente veniva considerata meritevole di attenzione veniva fatta confluire all’interno della guida al contributo stilata dall’Agenzia delle Entrate.

Per quanto concerne i requisiti da rispettare per poter ottenere il Bonus Facciate 2021, invece, sono pochi i punti a cui prestare attenzione.

Innanzitutto, è indispensabile avere un reale diritto di proprietà sugli immobili oggetto di lavori, l’edificio dovrà essere già esistente e la facciata esterna visibile dalla strada.

Anche gli interventi di sostegno a quello principale di ristrutturazione della facciata sono ammessi a beneficio, come tinteggiare le pareti, pulire gli intonaci e qualsiasi altro intervento eseguito su fregi, ornamenti e balconi.

Gli immobili con facciate esterne non visibili dalla strada sono esclusi dal Bonus Facciate 2021. In tal caso, si potrà comunque portare in detrazione il 36% delle spese supportate sfruttando un altro bonus ristrutturazione casa.

Bonus Facciate 2022: stop dal nuovo anno, arriva il Bonus casa

Dalla Nadef è possibile prevedere il destino del Bonus Facciate 2022. Il 31 dicembre 2021 l’agevolazione terminerà la sua corsa a meno di rinnovi all’ultimo minuto ufficializzati dalla cabina di regia del Governo Draghi.

Ma quale scenario si prospetta per il nuovo anno? L’ipotesi più attendibile è la ricomparsa sulla scena del Bonus casa insieme a tutti i vincoli che derivano dalla stesso.

L’agevolazione, per il momento operante sotto una detrazione del 50% ed un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, a partire dal 2022 potrà essere modificata intervenendo su entrambi i parametri.

Nello specifico, dal prossimo anno si prevede un ritorno del Bonus casa alla sua versione originale: giù la percentuale di detrazione al 36% e taglio alla spesa massima consentita per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione a 48.000 euro.

Insomma, uno scenario tutt’altro che roseo e ben lontano dal risparmio di spesa fruibile tramite detrazione fiscale al 90% del Bonus Facciate e dall’assenza di vincoli di spesa per come ancora in vigore, ma l’unico che permetterà di poter risparmiare qualche spicciolo una volta venuto meno il Bonus Facciate 2022.

Bonus facciate 2022: ecco come sfruttare la detrazione al 90% a cavallo del Natale

Fino a quando non si avrà la Manovra di Bilancio 2022, il Bonus Facciate 90% rimarrà vincolato al suo destino: la scadenza non verrà posticipata oltre il 31 dicembre 2021.

Mancando poco meno di tre mesi al termine del bonus ristrutturazione, il consiglio è di bruciare i tempi e provvedere ad effettuare i lavori sulla facciata esterna dell’immobile, inclusi balconi, ringhiere, parapetti, fregi, nel più breve tempo possibile poiché in prossimità del Natale la misura ci dirà addio definitivamente.

Per essere più precisi, entro il 31 dicembre 2021 vanno pagate tutte le spese collegate ai lavori di riqualificazione e ristrutturazione dell’immobile di proprietà. 

Per poter fruire della detrazione fiscale al 90% a cui da diritto il Bonus Facciate, infatti, è obbligatorio saldare le spese entro la fine dall’anno in corso, a meno che non si decida di ottenere il Bonus Facciate per cessione del credito o tramite sconto in fattura.

Se si opta per la detrazione IRPEF, il rimborso delle spese per i lavori verrà spalmato su 10 anni, con rate dello stesso importo. Ciò significa che il risparmio sarà visibile sull’IRPEF da versare nel 2021.

Bonus facciate 2022: gli altri bonus casa che fine faranno?

I riflettori del Governo Draghi sono tutti puntati verso il Superbonus 110% per gli obiettivi di riqualificazione energetica degli immobili indicati nel PNRR. Tuttavia, ci sono altri bonus casa, oltre al Bonus Facciate, che spireranno il 31 dicembre 2021.

Per questi quale destino si prospetta? Al momento, non è possibile dire quale sarà il futuro delle agevolazioni in questione.

Si fa strada l’ipotesi di un accorpamento di tutti i bonus casa sotto un’unica aliquota fissa al 75%, conforme alla proposta presentata dalla capogruppo di Forza Italia, Anna Maria Bernini, tutta da vedere.

Certamente le acque si smuoveranno non appena sarà approvata la nuova Legge di Bilancio 2022, prevista sul finire di dicembre 2021. Non manca poi molto tempo. A breve saremo in grado di dire quali saranno le intenzioni definitive del Governo, basta attendere poco meno di due mesi.

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