Il bonus facciate consente di effettuare una vasta serie di lavori, da una semplice tinteggiatura al miglioramento delle caratteristiche termiche, su edifici già esistenti, beneficiando di una detrazione fiscale pari al 60% delle spese documentate. Vediamo i requisiti da rispettare per accedere alla misura.
Il bonus facciate è un’agevolazione che permette di usufruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 60% delle spese documentate relative agli interventi atti a recuperare o restaurare la facciata di edifici già esistenti.
Vediamo nel seguente articolo tutti i dettagli della misura e chi può presentare domanda.
Bonus facciate 2022: i requisiti
Il bonus facciate 2022 permette di beneficiare di una detrazione dall’imposta lorda pari al 60% delle spese documentate relative agli interventi atti a recuperare o restaurare la facciata degli edifici, compresi la pulitura e la tinteggiatura esterna.
Per usufruire del bonus facciate 2022 è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- le facciate oggetto dei lavori devono necessariamente essere visibili dalla strada e dal pubblico;
- gli edifici sottoposti all’intervento di recupero della facciata devono essere ubicati in determinate zone della città;
- ci sono percentuali specifiche minime di intonaco su cui intervenire.
La data di scadenza prevista per poter accedere al bonus facciate nell’anno corrente è quella del 31 dicembre 2022.
Bonus facciate 2022: i beneficiari
Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, possono beneficiare del bonus facciate:
Tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Di conseguenza, possono richiedere l’agevolazione le seguenti categorie di soggetti:
- le persone fisiche (compresi gli esercenti arti e professioni);
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- le associazioni tra professionisti;
- le società semplici;
- tutti i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (oltre alle già citate persone fisiche anche le società di persone e le società di capitali).
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