Bonus facciate 90% anche per il 2022!
Una bella notizia, constatando che secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2022 era prevista una proroga per quest’anno a patto di avere una detrazione al 60%.
Per il Governo Draghi i bonus Casa sono diventati sempre più determinanti non solo per le imprese edili, ma anche per la ripartenza del Paese, dato che si parla di decine di miliardi di euro in moto da un anno a questa parte.
Purtroppo per questo “ritorno alle origini” qualcosa è stato messo in discussione: la scadenza. Adesso la data, entro la quale bisognerà provvedere ai lavori e agli interventi relativi alla facciata, non è più la stessa, specie per chi ha iniziato recentemente a ristrutturare la facciata della propria abitazione.
E non solo. Sono state messe anche delle ulteriori condizionalità nel caso si voglia richiedere ulteriori opzioni fiscali al di fuori della semplice detrazione.
Questo sta accadendo in particolare per chi richiede la cessione del credito, un’opzione che è stata molto richiesta non solo da chi non può coprire completamente tutte le spese, ma anche da chi vuole lucrare sui soldi dello Stato.
Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video del Geometra Danilo Torresi, disponibile su Youtube e sul suo canale.
Ricordiamo che per questo bonus saranno necessari ulteriori documentazioni aggiuntive, secondo quanto stabilito dal precedente decreto antifrode e dalle ultime direttive per contrastare tutte queste frodi ai danni della collettività.
In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo qual è la nuova scadenza per il bonus, e le ultime modifiche in merito a cessione del credito e sconto in fattura.
Bonus facciate 90%: ecco come funziona!
Il bonus facciate 90% prevede la possibilità di detrarre le spese relative alla ristrutturazione e al restauro della facciata esterna della propria abitazione o immobile, purché affacciato su una strada pubblica e situato in una delle seguenti zone urbane:
- zona A (centro storico),
- zona B (parti già urbanizzate, o edificate in parte).
Fa parte dei cosiddetti Bonus Casa, cioè una serie di agevolazioni fiscali e crediti erogati dallo Stato per lavori edilizi in favore delle attuali politiche di rinnovo urbano e di efficientamento energetico.
Essendo una categoria abbastanza estesa, non pochi bonus sono tra loro cumulabili: l’abbiamo visto nel caso del bonus mobili e del bonus ristrutturazione, addirittura interdipendenti l’uno con l’altro.
Semmai la problematica per molti non è più la tipologia dei lavori, quanto:
- la scadenza entro cui fare certi lavori;
- la detrazione fiscale spettante.
Ora il bonus facciate 90% permette una detrazione diversa rispetto a quella per cui è stato prorogato. E per fortuna, visto che si parlava prima di una detrazione al 60%, praticamente come il bonus mobili. Ora è tornato al 90%, grazie alla cessione del Governo Draghi per tutti coloro che hanno iniziato dei lavori nel 2021 e ancora li devono portare a termine entro la scadenza naturale.
Bonus facciate 90% solo per alcuni lavori! Ecco quali sono i requisiti
Il Governo Draghi ha voluto garantire per tutti coloro che hanno avviato i lavori l’anno scorso una proroga della precedente percentuale, così da impedire ulteriori problematiche per il settore edilizio.
A causa anche della polemica scattata per le indagini dell’Agenzia delle Entrate, i bonus Casa sono diventati difficili da gestire con le nuove disposizioni in termini di erogazioni fiscali e non. E mettere in crisi questi bonus significherebbe mettere in crisi il settore di cui ne è dipendente per la propria ripartenza. E non si parla di sole aziende edili, ma anche di professionisti, istituti finanziari e banche.
Pertanto è convenuto mantenere la percentuale per chi è già in ballo con la ristrutturazione della propria facciata. Ma di un edificio già esistente, e non di uno in cui è in atto ancora la costruzione o la ricostruzione a seguito di una demolizione. Per questo genere di immobili il bonus non è consentito.
Ricordiamo comunque che non tutti i lavori sono ammessi, anche se relativi al 2021. Per questo bonus si può avere la detrazione per:
- tinteggiatura delle strutture opache,
- pulitura e tinteggiatura di balconi e ornamenti,
- interventi su pluviali e grondaie,
- pavimentazione dei balconi.
In pratica lavori rientranti nella cosiddetta “manutenzione ordinaria”, che è quella che sarebbe in parte ammissibile anche per il Bonus Ristrutturazioni.
Ma con i dovuti distinguo, dal momento che, come in questo caso, ci sono delle cessioni per chi è in una casa unifamiliare e chi in un condominio. Specie se si parla di scadenza.
Quando devono terminare i lavori per il bonus facciate 90%? Ecco le novità sulla scadenza
Anche se tu hai la possibilità di avere il bonus facciate 90% o al 60%, ti toccherà comunque provvedere a concludere tutti questi lavori entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
E questo vale anche se tu sei proprietario o coaffittuario, se il tuo immobile è una casa unifamiliare o un condominio, se tu sei un soggetto giuridico privato o una società semplice, o addirittura un professionista esercente di un’attività di impresa.
Ricordiamo che gli unici che non possono avere accesso al bonus sono coloro che hanno redditi assoggettati a tassazione sepatata o a imposta sostitutiva.
Fortunatamente non è necessario presentare per eventuali step o proroghe interne documenti quali il SAL (Stato Avanzamento Lavori), come invece è previsto per il Superbonus 110%.
Questo dovrebbe garantire a tutti il beneficio di spalmare le attività di ristrutturazione e restauro senza rischiare di concentrare tutti i lavori in tempi ristretti, come invece sta accadendo per il citato bonus 110%.
Va detto che la quantità di lavori richiesta non è paragonabile, infatti la forza di questa agevolazione è sia nell’ottima percentuale di detrazione, sia nella lista di lavori previsti. E anche per il fatto di permettere comunque la cessione del credito. O almeno, per chi ancora non l’ha persa.
Come non perdere la cessione del credito del bonus facciate 90%?
Stando a quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il bonus facciate 90% ha avuto un certo successo, in particolare sul piano delle frodi. Dei 4 miliardi di euro di lavori irregolari secondo l’Agenzia delle Entrate, ben il 46% è relativo a questo bonus, oltre all’Ecobonus e al Superbonus 110%.
Tutto questo sembrerebbe dovuto alla “leggerezza” che il precedente Governo Conte II ha disposto sul piano degli accertamenti fiscali.
Per irrigidire al meglio il controllo fiscale, specie per chi ha abusato della cessione del credito, non si potrà più cederlo ad oltranza, ma solo fino a tre soggetti, e tutti appartenenti a istituti finanziari vigilati o altri soggetti giuridici, iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.
E se proprio non vuoi perderlo, non dovrai più frammentarlo. Era un’opzione disposta fino a febbraio 2022, quella di frammentare il credito in più parti. Già col Decreto Sostegni Ter è stato imposto il blocco, e ora con le nuove disposizioni fiscali tutti i crediti avranno un codice identificativo unico. Così sarà sempre rintracciabile il credito.
Come strategia se ne vedranno gli effetti però da maggio 2022, quando le modifiche diventeranno operative per tutti i richiedenti.
Se vuoi evitare il peggio, ti consiglio di optare per la detrazione IRPEF. In questo caso, la detrazione verrà spalmata su 10 quote annuali di uguale importo. Altrimenti si dovrà provvedere come alternativa allo sconto in fattura, ma sarà in quel caso responsabilità dell’azienda edile a richiederlo presso l’istituto bancario.
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