L’Agenzia delle Entrate ritorna sul tema del bonus facciate con la risposta all’interpello n. 673/2021 di un condominio di 360 appartamenti che vuole ricorrere all’agevolazione per effettuare dei lavori complementari al ripristino delle facciate: la sostituzione dei parapetti presenti nei balconi, il rifacimento delle tende avvolgibili nonché un sistema di illuminazione notturna.
Risposta articolata dell’Agenzia
Eccola nella sintesi finale:
“Nel caso di specie, l’Istante intende realizzare un intervento finalizzato alla sostituzione dei parapetti presenti nei balconi, al rifacimento delle tende avvolgibili, compatibili tecnicamente ed esteticamente con le nuove balaustre nonché un sistema di illuminazione notturna. Pertanto, si ritiene che, nel rispetto di tutte le condizioni e adempimenti richiesti dalla normativa in esame, non oggetto della presente istanza di interpello, siano ammesse al bonus facciate le spese per i lavori riconducibili ai parapetti sull’involucro esterno visibile dell’edificio, come precisato dalla citata circolare 2/E del 2020. I lavori per il rifacimento delle tende avvolgibili, invece, non potranno essere ammessi salvo che, sulla base di presupposti tecnici, risultino “aggiuntivi” al predetto intervento edilizio trattandosi di opere accessorie e di completamento dello stesso. Infine, tenuto conto che la finalità della disposizione è quella di agevolare interventi edilizi volti al decoro urbano, si ritiene che le spese per l’installazione di un sistema di illuminazione della facciata, invece, non possano rientrare tra gli interventi “edilizi” per i quali spetta l’agevolazione”.
Bonus facciate, risposta poco chiara per le tende
Ora, la risposta relativa ai parapetti è chiara e non ammette dubbi. A suo tempo la stessa Agenzia con la risposta n. 482/2021 aveva ammesso la detraibilità, sotto il bonus facciate, dei parapetti in vetro e metallo in sostituzione delle vecchie ringhiere metalliche con parti in vetro.
La risposta relativa al rifacimento delle tende avvolgibili risulta invece poco comprensibile ai normali umani. E’ una sorta di “no, però vediamo un po”, ovvero sono spese ammissibili se si tratta di lavori “aggiuntivi”. Attendiamo un’altra circolare che spieghi che cosa significhi interventi “aggiuntivi”.
Foto: doc. Compas
a cura di Ennio Braicovich
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