Non si parla d’altro che di Superbonus 110%, il bonus che consente di effettuare interventi edilizi a costo zero. C’è un’altra agevolazione molto apprezzata ed è il Bonus facciate al 90% che, secondo quanto ha lasciato trapelare il Governo, potrebbe ridursi al 75% insieme ad altre agevolazioni per la ristrutturazione.
In sostanza, il Superbonus 110% resterà valido fino al 2024, mentre il Bonus facciate 90% (garantito per il 2021) dovrebbe in seguito ridursi al 75%. Tutto dipende da cosa deciderà l’esecutivo.
In questa guida, spieghiamo come funziona il Bonus facciate, quali sono i lavori ammessi e quelli esclusi, quali documenti sono necessari per richiedere la detrazione Irpef.
Bonus facciate al 90% per il 2021: come funziona, lavori ammessi ed esclusi
Il Bonus facciate prevede la detrazione fiscale del 90% senza limiti di spesa per i seguenti lavori edilizi effettuati nel 2020 o nel 2021:
– rifacimento delle facciate esterne di un edificio (include opere di pulitura e pittura e ristrutturazioni profonde);
– interventi su elementi esterni (balconi, parapetti, cornici, grondaie, ornamenti, fregi, ecc.)
Gli interventi massicci sulle facciate esterne (oltre il 10% dell’intonaco o se incidono sul fattore termico) dovranno rispettare requisiti minimi definiti dal Ministero per lo Sviluppo.
Gli immobili oggetto degli interventi possono appartenere a qualunque categoria catastale: l’importante è che siano localizzati nelle zone A e B previste dal decreto ministeriale n. 1444/1968.
Si può ottenere il Bonus facciate anche in caso di abusi edilizi purché siano di lieve entità (ovvero incidano meno del 2% sulla struttura).
Sono esclusi dal bonus i seguenti lavori:
– interventi sulle parti trasparenti (sostituzione di infissi);
– facciate interne, a meno che non risultino visibili dal suolo pubblico.
Attenzione, però. Gli interventi non ammessi possono essere agevolati con il Bonus casa (detrazione del 50% per lavori di ristrutturazione) fino a 96mila euro massimo. Questo bonus prevede solo la detrazione, non lo sconto in fattura o la cessione del credito
Documenti necessari per richiedere il Bonus facciate 90%
Se si sceglie la detrazione fiscale del 90% bisogna effettuare il pagamento dei lavori con bonifico indicando causale e codice fiscale (o partita IVA) del destinatario.
Nell’inserire la spesa dei lavori nella dichiarazione dei redditi, si dovranno indicare i dati catastali dell’immobile oggetto del bonus facciate.
E’ importante conservare alcuni documenti in quanto potrebbero essere richiesti dall’Agenzia delle Entrate, ovvero:
– fatture relative ai lavori edilizi;
– domanda di accatastamento;
– ricevute delle tasse pagate sull’immobile;
– delibere assembleari (solo per i condomini).
Se si opta per lo sconto in fattura, l’impresa edile incaricata ad effettuare i lavori anticiperà la somma per, poi, chiedere il rimborso con credito d’imposta.
Sconto in fattura o cessione del credito
Secondo quanto ha stabilito il Decreto Rilancio 2020, per il Bonus facciate 2021 è possibile optare per:
– detrazione fiscale 90% nell’arco di 10 anni in rate di pari importo;
– sconto in fattura;
– cessione del credito.
La possibilità di scegliere fra queste 3 opzioni è indicata nella scheda informativa pubblicata sul sito dell’AdE.
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