Eccoci tornati a parlare del Bonus Facciate, uno dei più importanti tra i Bonus Ristrutturazione.
Come sappiamo, questa tipologia di Bonus si trova al centro di un vero e proprio polverone che è stato sollevato dal Governo Draghi in seguito all’approvazione del Decreto Sostegni Ter.
Tuttavia, quando parliamo di Bonus Facciate, non possiamo dimenticare come i “dissapori” sono iniziati ancora prima rispetto all’istituzione di tale decreto.
Infatti, gli screzi sul Bonus Facciate sono arrivati fin dal momento della sua proroga. Una proroga tagliata, per meglio dire.
Successivamente, l’approvazione del Decreto Sostegni Ter non ha fatto altro che affossare ancora di più un bonus che era diventato, in ogni caso, forse poco conveniente.
Eppure, dei punti di forza il Bonus Facciate continua ad averli. Ma quali sono?
Nel corso di questo articolo andiamo a ripercorrere un po’ la storia della proroga del Bonus Facciate e delle problematiche legate al blocco della cessione del credito.
Inoltre, andremo a comprendere come può essere (e se può essere) utilizzato ancora il Bonus Facciate con la detrazione fiscale del 2021, ossia con la detrazione fiscale del 90%.
Proroga del Bonus Facciate: come ci siamo arrivati?
Quando parliamo di Bonus Facciate dobbiamo ricordare che la storia della sua proroga è stata leggermente diversa rispetto a quella degli altri Bonus Casa.
Infatti, sebbene ci siano state numerose lamentele circa la proroga del Superbonus 110%, il Bonus Facciate non doveva proprio arrivare al 2022.
Infatti, in base a quanto era stato iscritto all’interno del Documento Programmatico di Bilancio il Bonus Facciate sarebbe terminato il 31 dicembre 2021, senza alcuna proroga.
Tuttavia, in seguito ad un malcontento generale, il Governo Draghi ha deciso di fare dietrofront e di garantire la proroga per il Bonus Facciate, anche se in maniera nettamente ridotta.
Di cosa stiamo parlando? Beh, per capirlo dobbiamo ricordare che, nel 2021, il Bonus Facciate prevedeva una detrazione del 90% senza alcun tetto massimo di spesa.
Insomma, coloro che avrebbero optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, avrebbero di fatto pagato solo il 10% dell’importo.
Ovviamente, è doveroso ricordare che anche per il Bonus Facciate era prevista la possibilità di usufruire della detrazione fiscale che sarebbe stata erogata in 10 anni in 10 rate dello stesso importo.
Ebbene, cos’è accaduto al Bonus Facciate con la proroga nella Legge di Bilancio 2022?
Beh, diciamo che la misura ha subito un taglio notevole. Il Bonus Facciate oggi è disponibile con una detrazione del 60%, ossia ben 30 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno.
Tutto ciò ci ha portati più volte ad interrogarci sull’effettiva convenienza del Bonus Facciate così com’è attualmente.
Se vuoi approfondire la questione, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato proprio a questo: Bonus Facciate 2022: è ancora conveniente? Le alternative!
Ovviamente, non è stata solo la proroga ad influire sul Bonus Facciate così come lo conosciamo ora, ma sono intervenuti anche due decreti. Andiamo a scoprirli più nel dettaglio.
Bonus Facciate Decreto Antifrode e Decreto Sostegni Ter: cos’è cambiato?
Secondo quanto affermato da italiaoggi.it, il 46% delle frodi che sono state bloccate dalla Guardia di Finanza circa i Bonus Edilizi sono state perpetrate sul Bonus Facciate.
Ma perché stiamo sottolineando questo elemento? Beh, semplice, per scoprire per quale motivo sono stati generati questi due decreti che hanno cambiato notevolmente le sorti dei Bonus Ristrutturazione in Italia.
Insomma, come avremo compreso, nel nostro Paese il mercato dell’edilizia ha un grandissimo problema: le truffe.
Proprio per questo motivo il Governo Draghi ha deciso di intervenire in modo da ridurre le frodi in ambito edilizio con il Decreto Antifrode, approvato nel mese di novembre 2021.
Ebbene, in questo modo, tutti coloro che avessero optato per la cessione del credito e per lo sconto in fattura avrebbero dovuto presentare due documenti.
Di quali documenti si tratta? Ormai è risaputo. Parliamo dell’asseverazione dei prezzi e del visto di conformità.
In questo modo, l’obiettivo di limitare le frodi in ambito edilizio sarebbe stato parzialmente raggiunto.
Eppure, il Governo Draghi ha deciso di operare un’ulteriore stretta con l’approvazione del Decreto Sostegni Ter (27 gennaio 2022).
Per mezzo di tale decreto, il premier Mario Draghi e la sua squadra, hanno deciso di limitare la cessione del credito multipla. In poche parole, i crediti possono essere ceduti una sola volta.
Risultato? Un vero e proprio blocco del mercato dell’edilizia al quale il Governo sta cercando di porre rimedio.
Ma torniamo un attimo a noi e capiamo come possiamo ancora sfruttare il Bonus Facciate in modo conveniente anche in questo periodo difficile.
Bonus Facciate al 90% anche nel 2022! Come fare?
Ora che abbiamo compreso cosa sta succedendo nel panorama dei Bonus Edilizi, quindi Bonus Facciate compreso, andiamo a capire come poterlo ancora sfruttare.
Come abbiamo compreso, in seguito alla proroga della misura, il Bonus Facciate ha visto scendere la sua percentuale di detrazione di ben 30 punti.
Infatti, se lo scorso anno parlavamo di Bonus Facciate 90%, ormai è diventato comune parlare del Bonus Facciate 60%.
Ma qualcuno ha ancora la possibilità si sfruttare il Bonus Facciate con la vecchia detrazione fiscale?
La risposta è ovviamente sì. Eppure, in base a quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate, è necessario rispettare un requisito essenziale.
Di quel requisito si tratta? Beh, andiamo a comprendere meglio in modo a capire se potrai usufruire del Bonus Facciate al 90% anche nel 2022.
Bonus Facciate al 90% nel 2022, cosa dice l’Agenzia delle Entrate?
Ovviamente, per comprendere cosa possiamo e cosa non possiamo fare con i Bonus Edilizi, dobbiamo fare necessariamente riferimento all’Agenzia delle Entrate.
Ma cosa ci dice? Andiamo a scoprirlo subito nel dettaglio.
Ebbene, in base al regolamento attualmente in vigore, possono usufruire del Bonus Facciate al 90% (quindi con la detrazione prevista per il 2021), solo coloro che, alla data del 31 dicembre 2021, avevano pagato almeno il 10% dei lavori.
Insomma, coloro che avevano iniziato i lavori del Bonus Facciate nel corso del 2021 e a dicembre avevano già pagato il 10% di tale costo.
Questo requisito poteva essere ottenuto anche per mezzo di uno sconto in fattura o di una cessione del credito.
Tuttavia, è necessario sottolineare anche la necessità di aver ottenuto, sempre entro la data del 31 dicembre 2021, anche il visto di conformità e l’asseverazione dei prezzi.
Dunque, qualora venissero rispettate queste condizioni si potrà usufruire ancora del Bonus Facciate al 90%, in caso contrario bisognerà adattarsi alla riduzione al 60%.
Le sorti del Bonus Facciate e dei Bonus Casa: cosa sta succedendo?
Dopo questa piccola parentesi positiva, torniamo a trattare i problemi legati ai Bonus Edilizi.
Infatti, come abbiamo sottolineato, l’approvazione del Decreto Sostegni Ter ha piegato questo mercato che era in risalita nel corso del 2021.
Proprio per questo motivo il Governo Draghi sta tornando sui suoi passi in modo da istituire nuovamente la possibilità di cessione multipla del credito, probabilmente regolata dalla Banca d’Italia.
È vero che l’obiettivo di arginare le frodi verrebbe con molta probabilità raggiunto con l’abolizione della cessione multipla del credito. Tuttavia, questo sta portando ad una brusca frenata del mercato dell’edilizia e gravi conseguenze per le famiglie e per le imprese edili.
Copywriter, classe 1998.
Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità
presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management.
Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter.
Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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