Con la Legge di Bilancio 2022 abbiamo assistito alla proroga del Bonus Facciate.
Una proroga mutilata, molto difficile da ottenere, ma è comunque arrivata.
Ebbene, proprio per questo motivo oggi torniamo a parlare di Bonus Facciate in quanto c’è qualcosa che proprio non è stato chiarito.
Infatti, devi sapere che quando si parla di Bonus Facciate dobbiamo tenere sempre in considerazione che possono esserci dei lavori incompleti.
E in questo caso cosa accade? Lo scopriremo nel corso di questo articolo.
Per capire meglio la questione è importante ricordare che il Bonus Facciate da un momento all’altro ha subito un cambiamento radicale.
Di conseguenza, non c’è da stupirsi se si sono registrate delle incomprensioni tra i cittadini italiani che hanno deciso di aderire alla misura.
In questo articolo ripercorriamo le tappe che hanno portato alla proroga del Bonus Facciate con la Legge di Bilancio, andiamo a scoprire quali sono le novità della misura e cosa accade in caso di lavori incompleti.
Partiamo subito!
In questo video, realizzato da Logical Soft, vediamo le novità del Bonus Facciate per il 2022:
Odissea Bonus Facciate e Legge di Bilancio: la proroga mutilata
Quando parliamo di Bonus Facciate parliamo spesso di una “proroga mutilata”, ma per quale motivo?
Beh, noi tutti sappiamo che quest’agevolazione è cambiata molto rispetto al 2021. Infatti, nel 2021 parlavamo di Bonus Facciate 90%, mentre oggi la percentuale di detrazione è scesa di ben 30 punti percentuali e, di conseguenza, parliamo di Bonus Facciate 60%.
Non si tratta certo di una piccolezza, ma non abbiamo ancora finito l’analisi.
Infatti, dobbiamo ricordare che il Governo Draghi in una prima fase non aveva previsto alcuna proroga per il Bonus Facciate. Infatti, nel Documento Programmatico di Bilancio questa misura non era stata inserita.
Ricordiamo che il Bonus Facciate ha come obiettivo quello del restauri delle facciate esterne delle abitazioni, visibili da strada.
Ebbene, gli obiettivi del Bonus Facciate non sembravano essere in linea con quanto esposto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) al quale deve sottostare il Governo.
Tuttavia, il premier Mario Draghi è poi tornato sui suoi passi e ha deciso di inserire la proroga del Bonus Facciate nella Legge di Bilancio per il 2022, seppur cambiando radicalmente la misura in questione.
Di conseguenza, anche se da una parte si può parlare di “proroga mutilata” dall’altro lato dobbiamo solo essere felici che il Governo ha optato per mantenere il Bonus Facciate che avrebbe potuto vedere la sua fine al termine del 2021.
Le novità del Bonus Facciate: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2022?
Ma la misura relativa al Bonus Facciate è rimasta uguale a come la conoscevamo?
Beh, in realtà possiamo dire di sì.
Infatti, oltre al drastico cambiamento della percentuale di detrazione che, ricordiamo, è scesa dal 90% al 60%, i requisiti per poter beneficiare del Bonus Facciate sono rimasti gli stessi anche nel 2022.
E per coloro che hanno effettuato lavori a cavallo tra 2021 e 2022 cosa accade?
È importante sottolineare fin da subito che tutte le spese sostenute nel corso del 2021 rientrano nella possibilità di accedere alla detrazione fiscale al 90%.
Quanto detto vale per tutte le spese che siano state sostenute e saldate entro il 31 dicembre 2021. In caso contrario, a partire dal 1° gennaio 2022 la detrazione scende al 60%.
E cosa accade in caso di mancato completamento dei lavori? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Bonus Facciate e lavori incompleti: cosa accade? Cosa si rischia?
Come abbiamo compreso, il Bonus Facciate sarà attivo solo per un altro anno.
Infatti, la Legge di Bilancio ha prorogato tale bonus solo fino al 31 dicembre 2022.
Proprio per questo motivo sono sempre più le persone che decidono di usufruire di questo importante bonus e, di conseguenza, trovare un’azienda che accetta di fare i lavori nell’immediato è molto difficile.
È bene sottolineare anche che purtroppo la convenienza di tale bonus è diminuita nettamente. Infatti, il passaggio dalla detrazione del 90% a quella del 60% ci ha fatti interrogare sulla convenienza del Bonus Facciate.
Se anche tu ti stai chiedendo se utilizzare il Bonus Facciate sia ancora conveniente ti consiglio la lettura di questo articolo: Bonus Facciate 2022: è ancora conveniente? Le alternative!
Ma torniamo a noi. Come saprai, era possibile mantenere l’agevolazione al 90% versando entro il 31 dicembre 2021 un acconto del 10% senza aver iniziato i lavori.
Tuttavia, come abbiamo ribadito anche prima che questo 2022 iniziasse, si trattava anche di una pratica molto rischiosa in ambito edilizio.
Ovviamente, la scelta è stata strettamente personale e, di conseguenza, i beneficiari del Bonus Facciate hanno deciso di operare come meglio hanno creduto.
Tuttavia, la domanda che sorge spontanea, vista la fine abbastanza ravvicinata del Bonus Facciate è: i lavori vanno terminati entro il 31 dicembre 2022?
Beh, la risposta è si.
Scadenza Bonus Facciate: non oltre il 31 dicembre 2022
In poche parole, il Bonus Facciate ha una data di scadenza.
Infatti, come sappiamo, il Governo Draghi ha optato per prorogarlo, è vero, ma non per molto tempo.
Dunque, si potrà sfruttare questo bonus solo fino al 31 dicembre 2022.
Tuttavia, quando si parla di ristrutturare un’abitazione (anche se facciamo riferimento alle sole facciate esterne), non parliamo chiaramente di lavoro rapido.
Ebbene, è necessario sapere che i lavori devono essere completati entro il 31 dicembre 2022.
Ma cosa succede se i lavori dovessero protrarsi oltre l’anno in corso? Te lo spiego subito.
In base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, il beneficio si perde se l’impresa si rivela indadempiente o se i lavori non vengono ultimati.
Ebbene, questo è solo il primo dei problemi che si possono avere nel caso in cui si dovesse parlare di lavori non completati con il Bonus Facciate.
Infatti, si rischierà di incorrere anche in pesanti sanzioni applicate dall’Agenzia delle Entrate.
Ovviamente, essendo a gennaio non sappiamo ancora con certezza se le cose cambieranno o se verrà concessa una deroga per i lavori in scadenza al 31 dicembre 2022.
Tuttavia, è bene sottolineare che, stando alla legge attuale, coloro che supereranno i tempi previsti per il Bonus Facciate perderanno il beneficio e rischieranno anche delle pesanti sanzioni.
Bonus Edilizi e Cessione del Credito: cosa cambia con il Decreto Sostegni Ter?
Un’ultima novità della quale vogliamo parlare che però non riguarda esclusivamente il Bonus Facciate, ma la totalità dei Bonus Edilizi.
Si tratta del cambiamento per la cessione del credito che riguarda tutti i bonus edilizi per i quali sono previste le modalità dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Entrambe queste due modalità erano state normate con l’introduzione a novembre 2021 del Decreto Antifrode.
Infatti, per mezzo di tale misura erano stati inseriti due documenti per tutti coloro che avessero deciso di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.
In poche parole, coloro che avessero optato per queste due possibilità (che ricordiamo restano possibili secondo la Legge di Bilancio 2022) dovranno presentare il visto di conformità e l’asseverazione dei prezzi.
Eppure, non è ancora finita.
Infatti, è stato da poco approvato il Decreto Sostegni Ter che ha imposto ulteriori limitazioni per quanto riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura.
In poche parole, tramite tale decreto viene vietata la cessione a catena dei crediti. Questo significa che il credito può essere ceduto una sola volta.
Una sola cessione per i Bonus Edilizi significa che il beneficiario può cedere il suo credito ad una banca o un altro soggetto, ma i riceventi non potranno cederlo a loro volta.
Lo stesso si applica per lo sconto in fattura, infatti fornitori e imprese potranno cedere il loro credito solo una volta ad altri soggetti.
Un rischio per il mercato edilizio? Lo scopriremo solo col tempo.
Copywriter, classe 1998.
Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità
presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management.
Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter.
Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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