
Proponiamo un ripasso della gestione del bonus facciate nel modello Redditi 2022, cioè la Detrazione d’imposta per gli interventi finalizzati al recupero o restauro, eseguiti nel 2021, della facciata esterna degli edifici di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.
Il quadro RS del modello Redditi 2022 – SC per le società di capitali ed il quadro RP del modello Redditi 2022 – PF, per i soci delle società personali che beneficiano dell’incentivo, sono i prospetti dove vengono riepilogate le spese sostenute.
Le società (oltre ad imprese individuali ed enti commerciali) devono far riferimento, secondo il principio di competenza, alle spese imputate al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui le spese si riferiscono e indipendentemente dalla data dei pagamenti.
Bonus facciate: natura dell’agevolazione
L’agevolazione nota come bonus facciate, istituita dalla Legge di bilancio 2020, n. 160 del 27 dicembre 2019 – art. 1 commi 219-224, consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
La Legge di Bilancio 2022, ha esteso questa detrazione fino al 31 dicembre 2022, con aliquota ridotta al 60 per cento.
A differenza di altre agevolazioni per interventi realizzati sugli immobili, per il bonus facciate non sono previsti limiti massimi di spesa né un limite massimo di detrazione.
Soggetti beneficiari
Sono legittimati a richiedere il bonus tutti i contribuenti, residenti e non residenti, anche se titolari di una partita IVA, che sostengono le spese per l’esecuzione dei lavori e che possiedono l’immobile, a qualsiasi titolo. In dettaglio si tratta di:
- Persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
- Enti pubblici e privati, che non svolgono attività commerciale;
- Società semplici;
- Associazioni tra professionisti;
- Contribuenti che conseguono reddito d’impresa.
Sono esclusi dall’agevolazione i contribuenti che possiedono solamente redditi assoggettati a tassazione separata o imposta sostitutiva (come per esempio coloro che adottano il regime forfetario), nonché i contribuenti che non potrebbero usufruirne in quanto l’imposta lorda è assorbita da altre detrazioni o non è dovuta (come nel caso di chi rientra nella no tax area)[1].
Tuttavia, questi soggetti potranno richiedere il bonus, se titolari di redditi assoggettati ad Irpef o Ires. Il bonus può e
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