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Bonus facciate: nessuna deroga per i prospetti interni – Lavori Pubblici

Bonus facciate: è probabilmente la migliore
agevolazione fiscale prevista dal legislatore per il recupero o
restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti. Consente,
infatti, di portare in detrazione il 90% delle spese sostenute, non
prevede limiti di spesa e particolari adempimenti, ma necessita di
alcuni requisiti.

Bonus facciate: nuovo intervento dell’Agenzia delle
Entrate

A ricordare i requisiti necessari per avere accesso al bonus
facciate è l’Agenzia delle Entrate con la risposta
n. 606/2021
, con la quale il fisco fornisce importanti
chiarimenti. Partiamo dalle basi, il bonus facciate è stato
previsto dalla Legge 27
dicembre 2019, n. 160
(Legge di Bilancio per il 2020),
articolo 1, commi da 219 a 224, prorogato per tutto il 2021 dalla
Legge 30 dicembre
2020, n. 178
(Legge di Bilancio 2021) e prevede una
detrazione fiscale del 90% delle spese sostenute
per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della
facciata esterna degli edifici esistenti (inclusi quelli di sola
pulitura o tinteggiatura esterna) ubicati in zona A (centri
storici) o B (parti già urbanizzate, anche se edificate in
parte).

Sul bonus facciate, proprio recentemente, l’Agenzia delle
Entrate ha aggiornato la sua
guida fiscale
in cui sono ben riepilogati:

  • soggetti beneficiari;
  • interventi;
  • requisiti;
  • adempimenti;
  • normativa e prassi.

Gli interpelli formulati al Fisco, ci consentono però di
approfondire alcune tematiche relative in particolare ai due
requisiti richiesti dalla norma, ovvero:

  • la zona dove è ubicato l’edificio (A o B);
  • la visibilità su strada pubblica della facciata su cui
    intervenire.

Bonus facciate e visibilità prospetto

Ed è proprio su quest’ultimo requisito che l’Agenzia delle
Entrate è intervenuta più spesso. Come nel caso oggetto della nuova
risposta in cui l’istante è proprietario di un edificio locato ad
una società, di cui l’istante e socio, che si occupa di attività
museale. Stiamo parlando, dunque, di un edificio adibito a
museo.

L’istante chiede la possibilità di utilizzare il bonus facciate
sia sul prospetto esterno visibile da strada pubblica, che sul
prospetto sul cortile interno non visibile da una strada ad uso
pubblico, ma visibile dagli utenti del museo.

L’ubicazione dell’edificio

Sull’ubicazione dell’edificio, l’Agenzia delle Entrate ha
ricordato che il bonus riguarda unicamente le spese sostenute per
il ripristino delle facciate, dei balconi e dei fregi ornamentali,
nonché per il rifacimento di grondaie, pluviali e cornicioni dei
fabbricati preesistenti ubicati nelle zone territoriali omogenee A
e B, ovvero negli agglomerati urbani che rivestono carattere
storico-artistico o particolare pregio ambientale, nelle aree
circostanti coperte da opere urbanistiche per almeno un ottavo con
un indice di edificazione pari ad 1,5 metri cubi per metro
quadro.

Nella circolare 2/E del 14 febbraio 2020, l’Agenzia delle
Entrate affermava che il fine ultimo del bonus facciate è quello di
incentivare interventi edilizi che garantiscano il decoro urbano
precisando, a tal fine, che “L’agevolazione, pertanto, riguarda
gli interventi effettuati sull’involucro esterno visibile
dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, sia sugli
altri lati dello stabile (intero perimetro esterno). La detrazione
non spetta invece sulle facciate interne dell’edificio fatte salvo
quelle visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico […]
Devono pertanto considerarsi escluse le spese sostenute per gli
interventi sulle superfici confinanti con chiostrine, cavedi,
cortili e spazi interni […] nonché le spese sostenute per la
sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e
cancelli
“.

Niente bonus facciate su prospetti interni

Sotto il profilo oggettivo, dunque, questa agevolazione è
limitata alle sole facciate visibili da strade destinate all’uso
pubblico, cioè fruibili dalla generalità dei passanti. Il
beneficio, pertanto, non può essere esteso alle spese sostenute per
gli interventi realizzati sulle facciate interne – anche di pregio
o tenuto conto del carattere culturale del servizio offerto – a
prescindere dalla circostanza che le stesse risultino destinate al
godimento di un numero definito di utenti o clienti.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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