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Bonus facciate: non solo detrazione Irpef. Ecco cosa cambia – Trend-online.com

Bonus facciate: non solo detrazione Irpef. Ecco cosa cambia - Trend-online.com

Novità nuove di zecca giungono dal sito dell’Agenzia delle Entrate in merito ad uno dei bonus riguardanti la ristrutturazione degli immobili: il bonus facciate.

Si tratta di novità che riguardano la scadenza dell’incentivo, l’estensione dei lavori ammessi e le modalità di richiesta del contributo che vanno oltre la tradizionale detrazione Irpef.

Ma partiamo dall’inizio. Il bonus facciate è stato introdotto dal Governo allo scopo di rendere possibile l’ammodernamento degli edifici presenti sul territorio italiano. In tal senso, viene richiesto a copertura delle spese supportate per realizzare specifici interventi di ristrutturazioni, restauro e/o recupero delle facciate esterne degli edifici, per tutto il perimetro esterno.

Nei paragrafi a seguire forniremo una breve guida che ci aiuterà a capire in cosa consiste il bonus facciate, come funziona e quali requisiti e condizioni è necessario soddisfare per poter accedere al beneficio, senza tralasciare i recenti aggiornamenti sulla misura dettati dall’Agenzia delle Entrate.

Come funziona il bonus facciate 2021?

Il bonus facciate rientra della schiera delle agevolazioni volute ed introdotte dal precedente Governo Conte nella Legge di Bilancio 2020. Si sostanzia in un rimborso delle spese supportate per realizzare lavori di ristrutturazione o interventi di ammodernamento della facciate esterne degli edifici, e non solo.

Anche i tradizionali lavori di tinteggiatura o pulitura delle facciate danno diritto alla detrazione irpef prevista dal bonus stesso.

Per quanto concerne la tipologia di immobili, si potrà beneficiare del bonus se gli interventi ammessi a detrazione interessano edifici di tipo residenziale o ad uso commerciale, purché ricadenti nelle zone A (centro storico) o B (aree di completamento), mentre la detrazione del 90% spetta tanto ai soggetti privati, quanto ai condomini e alle imprese.

Ma come funziona la detrazione Irpef del 90%?

Il 90% dell’ammontare delle spese sostenute per realizzare i lavori sopra menzionati potrà essere recuperato in dichiarazione dei redditi, mediante modello 730, tramite abbattimento dell’Irpef nel caso il cui il beneficiario sia un privato cittadino o un’impresa, o abbattimento dell’IRES qualora si trattasse di un’impresa.

Agli interessati alla tematica si consiglia la visione di un interessante video YouTube pubblicato del Geometra Danilo Torresi, un canale che frequentemente pubblica aggiornamenti e novità sulle misure introdotte dal Governo.

Nel video in questione si fornisce un’accurata spiegazione del bonus facciate 2021, in cosa consiste, quali sono i requisiti da soddisfare per poter accedere al benefit, come funziona e come farne domanda.

Bonus facciate 2021: le nuova guida dell’Agenzia delle Entrate

Una volta chiarito in cosa consiste l’agevolazione, è necessario esaminare tutte le recenti novità introdotte dall’Agenzia delle Entrate nella nuova guida disponibile sul sito ufficiale dell’ente, scaricabile da QUI.

Il primo punto da affrontare riguarda la proroga del bonus facciate al 31 dicembre 2021 che consentirà ai beneficiari di godere della detrazione fiscale per gli interventi realizzati in tutto l’anno.

La seconda grande novità riguarda, invece, le modalità tramite le quali si potrà richiedere il bonus.

In tal senso, accanto al rimborso mediante inserimento delle spese in dichiarazione dei redditi, sono ammessi la cessione del credito e lo sconto in fattura, già consentite in altri bonus ristrutturazione, compreso il Superbonus 110%.

In altre parole, chi vorrà usufruire del bonus facciate, oltre alla detrazione Irpef potrà contare sullo sconto in fattura e sulla cessione del credito. L’unica accortezza, qualora si optasse per una delle due ultime modalità, è di comunicare la modalità di fruizione prescelta Agenzia delle Entrate, entro e non oltre la data del 16 marzo dell’anno conseguente a quello di realizzazione degli interventi.

Naturalmente la comunicazione va trasmessa per via telematica.

Allo stesso modo, è importante portare all’attenzione dei lettori alcune peculiarità dello sconto in fattura. Questo potrà essere richiesto direttamente all’azienda incaricata di eseguire i lavori e l’ammontare dello sconto da applicare, sulla spesa sostenuta per il compimento dei lavori, dovrà essere pari al 90%.

Ma non solo, chi opta per lo sconto in fattura può decidere di ottenere il rimborso percentuale di quanto speso per i lavori sfruttando in parte lo sconto in fattura e in parte la detrazione fiscale.

Diversa è la disciplina prevista per la cessione del credito. In questo caso, la spesa supportata dal beneficiario del bonus o dall’impresa incaricata di eseguire i lavori (qualora questa abbia provveduto ad anticiparne gli importi) viene trasferita all’Erario per mezzo di banche o altri istituti creditizi.

Il rimborso spese, previsto dalla detrazione Irpef del 90% sulle spese supportate per il bonus facciate, verrà spalmato su 10 anni, con rate di pari importo.

Un’altra grande caratteristica che rende il bonus facciate alla portati di tutti è l’assenza di un tetto massimo di spesa. Per meglio intenderci, nessun limite massimo o minimo è previsto sia in riferimento agli interventi realizzati, sia in riferimento all’importo della detrazione.

Bonus facciate: compatibilità con altre agevolazione

Diversamente da come si potrebbe pensare, il bonus facciate 2021 potrà essere richiesto congiuntamente ad altre agevolazioni sempre riguardanti la ristrutturazione di immobili e di edifici.

Tra i lavori ammessi al bonus facciate rientrano anche quelli che si prevedono una riqualificazione energetica della casa o dell’edificio, come ad esempio la costruzione del famoso cappotto termico contemplato nell’Eco bonus.

Ovviamente ci sono delle limitazioni. Qualora si volesse realizzare lo stesso intervento, consentito da due bonus, si dovrà scegliere di quale dei due usufruire rispettando requisiti e condizioni del benefit prescelto.

Dunque, se gli interventi di ristrutturazione appartengono a due diversi bonus, i benefit sono cumulabili con il bonus facciate alla condizione che le spese siano contabilizzate in maniera separata.

A conferma dal sito agenziadelleentrate.gov.com si legge: “Qualora si realizzino più interventi riconducibili a diverse fattispecie agevolabili, il contribuente potrà fruire di ciascuna agevolazione, nell’ambito di ciascun limite di spesa, a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna detrazione”.

Bonus facciate 2021: quali interventi si possono realizzare?

I più recenti aggiornamenti forniti dall’Agenzia delle Entrate sul bonus facciate lasciano inalterate le categorie di lavori ammessi al beneficio. Insomma, tutto rimane com’è.

In linea generale, il bonus facciate si sostanzia in una detrazione Irpef del 90% sulle spese supportate per realizzare lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle facciate esterne, ossia su tutto il perimetro, delle abitazioni e degli edifici.

Ma entriamo dei dettagli dei lavori coperti dal bonus.

Tra interventi ammessi figurano quelli riguardanti la tinteggiatura delle facciate e delle parti opache, come balconi, cornicioni, fregi e lavori molto più ampi interessanti il rinnovo degli elementi che compongono la facciata esterna dell’edificio, oltre alla sistemazione e al miglioramento di alcuni componenti termici, anche se non è previsto un sistema di riscaldamento.

Anche i lavori effettuati per apportare migliorie al decoro urbano rientrano del bonus facciate, come la realizzazione di cornicioni, grondaie e pluviali. E ancora, gli interventi di rifacimento dei componenti impiantistici sulla parte opaca della facciata.

Per poter beneficiare dell’agevolazione è indispensabile realizzare lavori che permettano di restaurare o recuperare parti esterne visibili dell’edificio, vale a dire quelli da effettuare sul fronte, dietro e ai lati di tutto l’immobile. Per meglio intenderci, l’area che delimita tutto il perimetro esterno dell’edificio.

Altre novità al riguardo provengono dall’Agenzia delle Entrate. Con la risposta numero 337 del 12 maggio 2021 l’Ente puntualizza che anche l’involucro esterno di un edificio chiaramente visibile da strada privata rientra negli interventi che danno diritto al bonus facciata, purché la stessa sia destinata all’uso pubblico.

Un appunto va fatto anche sulle spese ammesse a detrazione. Queste riguardano non solo gli interventi edili realizzati, ma anche i costi sostenuti nella fase di progettazione dei lavori, compresi quelli riguardanti eventuali consulenze.

Ma l’elenco degli interventi e delle spese ammesse al bonus non si esaurisce qui. Vanno ad aggiungersi a quelli appena menzionati: lo smaltimento dei materiali e delle macerie al termine dei lavori, la realizzazione di ponteggi, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, l’Iva, l’imposta di bollo e via dicendo.

Bonus facciate 2021: quali lavori sono esclusi

Passati in rassegna gli interventi che permettono di poter beneficiare del bonus facciate occorre analizzare il rovescio della medaglia, ossia quali lavori sono esclusi dall’agevolazione.

Spetta ancora all’Agenzia delle Entrate fornire indicazioni al riguardo. Più nei dettagli, non tutti i lavori effettuati sulle facciate di un edificio possono essere ammessi a detrazione.

Tra gli esclusi figurano: la verniciatura e la sostituzione di persiane o scuri (parti non opache), i lavori su cortili e spazi interni. Ma anche su altre parti dell’edificio, cancelli, infissi, tetti, pavimenti, lastrici solari, vetrate e via dicendo.

Per avere una panoramica più approfondita degli interventi non coperti dal bonus facciate basta consultare la scheda informativa dell’Agenzia delle Entrate da QUI.

Bonus facciate: cosa accadrà nel 2022

Le ultime novità riguardanti il bonus facciate riguardanti l’estensione del termine di scadenza dell’agevolazione al 31 dicembre 2021, le formule di richieste alternative alla detrazione Irpef (sconto in fattura, credito d’imposta) e l’apertura a nuovi interventi e lavori, non sappiamo se verranno confermate o meno anche per il prossimo anno.

L’opinione delle diverse forse politiche diverge al riguardo. C’è chi vuole che il bonus facciate 2021 venga prorogato al 2023, proprio come il Superbonus 110%, padre delle agevolazioni per la casa, e chi invece non esprime parere sulla questione.

Tuttavia, una proroga al 2023 del bonus non esclude un cambio dei requisiti alla base dell’agevolazione. L’ipotesi più accreditata riguarda un ritorno alla sola detrazione Irpef e un taglio della percentuale di detrazione che al momento risulta essere del 90%.

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