La proroga del bonus facciate fino al 2022 offre interessanti opportunità. Occasioni per chi deve restaurare o recuperare la parte esterna di un edificio risparmiando un bel po’ di soldi.
Si parla di recuperare fino al 90% della spesa in dichiarazione dei redditi, grazie a una vantaggiosa detrazione. Vediamo come funziona.
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Bonus facciate proroga 2022
La manovra finanziaria approvata lo scorso 30 dicembre ha prorogato la durata del bonus facciate per tutto il 2021. Quest’anno, con i 730/2021, si inizieranno a vedere i benefici per chi ha usufruito della detrazione introdotta il 1° gennaio 2020. Il recupero delle spese è sempre più vicino, vediamo come funzionerà per chi volesse beneficiarne ora.
Cos’è il Bonus facciate
Il Bonus facciate è una detrazione fiscale entrata in vigore nel 2020 che abbraccia tutti quegli interventi definiti decoro architettonico.
Vale per strutture private, incluse villette e condomini, e per tutti gli interventi di recupero e restauro della facciata di un edificio, anche per la manutenzione ordinaria.
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Come usare il bonus facciate
La detrazione è ripartita in 10 rate annuali uguali divise fra l’anno in cui si sostengono le spese e quelli successivi.
E’ necessario tenere in mente la visibilità delle facciate, dove si trovano gli edifici da sottoporre a interventi di recupero e la percentuale di intonaco su cui intervenire.
Vale sia per la zona A che coincide con il centro storico di un comune che per la zona B (zona di completamento) per area in parte o completamente edificate. Per zona parzialmente coperta si indica quel’area che ha un indice di superficie coperta non inferiore a 12,5% quindi 1/8 della zona di riferimento.
Lavori ammessi e lavori esclusi
Sono ammessi alla detrazione fiscale al 90% gli interventi su balconi, ornamenti e fregi e strutture opache della facciata. Sono esclusi lavori di tipo differente sugli intonaci.
La norma, come ricorda ediltecnico.it specializzato in interventi architettonici, lascia ampiezza di interpretazione per quando riguarda i balconi.
Nei lavori, su queste parti dell’edificio, rientrerebbero anche la pittura delle ringhiere e il rifacimento dei sotto-balconi.
Sono escluse le spese per sostituire infissi, portoni e cancelli, vetrate, parte dell’edificio non visibili dalla strada o dal luogo pubblico, interventi su superfici che risultano confinanti con cortili, spazi interni, chiostrine, eccetto quelle visibili da strada o spazio pubblico.
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 2/E del 2020, ha chiarito che nella detrazione del bonus facciate 2021 rientrano le spese sostenute per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le altre prestazioni professionali richieste dal tipo di lavori
Bonus facciate: come pagare
Chi non è titolare di reddito di impresa deve pagare i lavori, sui quali applicare il bonus facciate, con un bonifico parlante.
Bisogna indicare nella dichiarazione dei reddito i dati catastali dell’immobile e, se i lavori vengono effettuati da chi lo detiene, vanno indicati anche gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e tutti quelli che servono durante il controllo per la detrazione.
Come conferma Informazionefiscale.it, potrebbe essere necessario informare l’Asl prima degli interventi. Sul punto confrontarsi con i professionisti che si occuperanno dei lavori.
E tu hai già chiesto il bonus facciate? Come è andata?
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Marcello Viola / 26 Giugno, 2021
se i lavori, relativi al bonus facciate al 90%, iniziano nel 2021 e terminano nel 2022 si ha diritto lo stesso al 90% di bonus?
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Luciano Ficarelli / 2 Novembre, 2021
Si, se pagati entro il 31.12.2021
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