A differenza di altre città turistiche, e nello specifico “termali” come Montecatini, a Chianciano tutto è fermo nella riqualificazione degli alberghi
CHIANCIANO — La
pandemia continua a far vivere nell’incertezza, ma c’è anche chi cerca di non
abbattersi e anzi ricerca, nei provvedimenti anticrisi messi in atto dal
governo, nuove opportunità.
Sono diversi gli albergatori italiani che, in
attesa di tempi migliori, hanno approfittato e stanno approfittando dello stop
forzato e delle nuove agevolazioni per rifare il look. Stiamo parlando degli
incentivi previsti per la riqualificazione delle strutture ricettive (tax
credit, bonus facciate, ecobonus, conto termico, nuova Sabatini).
E
soprattutto nelle città a vocazione turistica come le località termali, gli
imprenditori, spinti dalla loro associazione di categoria economica, sono
impegnati in una serie di interventi con l’obiettivo di presentarsi nella forma
migliore quando l’emergenza sanitaria sarà (finalmente) finita.
A
Montecatini ad esempio, sono molti i titolari delle strutture dell’accoglienza
che hanno già scelto di fare importanti lavori negli ultimi mesi e altrettanti
ne sono in partenza nelle prossime settimane.
Per
fare il punto su tutte le opportunità che si aprono per ristrutturare gli
alberghi ai tempi del Covid, Apam Federalberghi di Montecatini ha organizzato
un webinar con una diretta Facebook.
“Montecatini ha bisogno di
riqualificare la propria offerta turistica e se questa chiusura forzata si
tramuterà in migliorie diffuse, il dramma Covid non diventerà tempo inutilmente
perduto” ha sostenuto il rappresentante della categoria.
“L’obiettivo
del webinar – ha detto il direttore Federalberghi Montecatini Terme Massimo
Giusfredi – è stato quello di presentare la gamma di interventi che è possibile
(e auspicabile) fare in questo periodo, grazie alle opportunità offerte dalle
vigenti normative, comprese quelle di emergenza: dai crediti d’imposta ai
finanziamenti agevolati. Gli alberghi hanno l’occasione di intervenire sia per
una riqualificazione strutturale (si pensi al 90 per cento del bonus facciate),
sia per migliorare i propri arredi o attrezzature, sia infine per
l’efficientamento energetico”.
E
l’appello non è caduto nel vuoto. Sono mesi che, anche facendo riferimento ad
ulteriori opportunità date da General Contract sul mercato, che si fanno pagare
la parte non agevolata in servizi (camere e/o soggiorni), negli alberghi
cittadini si vedono impalcature e cantieri aperti e diversi altri interventi
sono già stati programmati per le prossime settimane. Anche a Cervia,
Federalberghi ha veicolato già a marzo 2020 l’informazione ai propri soci
con una circolare che illustra
sinteticamente i principali regimi di aiuto e a Riccione sono almeno una
dozzina (dati fermi a febbraio 2021) le strutture in
ristrutturazione/riqualificazione.
NiiProgetti,
l’osservatorio che monitora i progetti edili in corso di realizzazione in
Italia, dalla fase di programmazione a quella di esecuzione, nel periodo
2020-2022 sta monitorando quasi 8.000 sviluppi nel settore terziario. Di questi
1.421 sono riconducibili al solo settore turistico alberghiero, con 232
progetti in esecuzione e 472 in progettazione.
Dispiace
rilevare che l’unica città a vocazione turistica in controtendenza sia proprio
Chianciano Terme, dove sono solamente due gli hotel che ad oggi hanno colto
questa opportunità. Viene il dubbio che gli alberghi non abbiano ricevuto
l’adeguata informazione su tutte le opportunità dalla loro stessa associazione
di categoria. Sarebbe un vero peccato ma soprattutto, visto che non si parla di
proroga per il 2022, la perdita di opportunità (forse irripetibile) per il restyling
esterno degli hotel e di conseguenza la potenziale perdita di posizioni nel
mercato del turismo.
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