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Bonus facciate, resta al 90% se l’inizio dei lavori è nel 2021 (poi calerà al 60) – Corriere della Sera

Nella manovra è stata ufficializzata la proroga al 2022 per il Bonus facciate, che in un primo momento il governo Draghi intendeva sospendere a fine anno. Il bonus resta, quindi, ma con delle importanti modifiche. Nel 2022 il credito d’imposta sarà al 60%. Ma al momento (e per tutto il 2021) è riconosciuto al 90% del valore degli interventi di ristrutturazione nella nuova versione e sarà quindi possibile usufruire dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2022.

La precisazione di Franco

Come sarà gestita questa transizione? Nel documento della legge di Bilancio nulla è specificato sulla fase di passaggio, ma durante la conferenza stampa di presentazione della manovra il ministro dell’Economia Daniele Franco ha fatto delle precisazioni: «Vi saranno delle misure che assicureranno una transizione in questi passaggi di aliquote, in modo che chi ha già cominciato i lavori con una aliquota più alta e o li deve completare possa continuare con l’aliquota più alta, tenendo a mente che il settore delle costruzioni in questo momento è un po’ sovraccarico, e questo lo si vede nei tempi che tendono ad allungarsi». Insomma, chi inizia i lavori alle facciate nel 2021 potrà mantenere l’aliquota al 90%.


Chi ne ha diritto

Ma come funziona il bonus e quali interventi comprende nel dettaglio? Il riferimento all’incentivo alla ristrutturazione delle facciate si legge all’articolo 8 della Legge di Bilancio (qui il testo) che aggiorna la legge 160 del 27 dicembre 2019. Nel testo si fa riferimento a generici interventi di «pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata». Sono ammessi al beneficio gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio. È il caso, ad esempio, di quelle che danno sul cortile interno del condominio. In breve, se le facciate non sono visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico niente agevolazione. La detrazione va poi ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Non sono infine previsti tetti massimi di spesa e non c’è un limite massimo di detrazione.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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