E’ stata pubblicata la lista dei documenti necessari a ottenere il visto di conformità per i lavori che rientrano nel bonus
Il bonus facciate è stato confermato anche per il 2022. Inizialmente nella legge di bilancio non doveva essere presente in quanto il Superbonus 110% è già un importante investimento nel settore edilizio. Tuttavia, con l’apertura della discussione in parlamento e la presentazione dei vari emendamenti si è deciso di confermare anche il bonus facciate che riguarda i lavori di messa in sicurezza delle parti esterne degli edifici. Un provvedimento per rendere più sicure le strade e migliorare il decoro urbano.
Bonus facciate, arriva la guida per gli intermediari
Tuttavia, il bonus facciate nella sua conferma prevede dei controlli più stretti così come pensato anche per il superbonus 110% nel decreto anti-frodi. In tal senso, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato un elenco dei documenti necessari per ottenere il bonus suddetto. Il presente è una sorta di guida per i commercialisti che si appresteranno a presentare le domande per i propri clienti.
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Il bonus facciate è una detrazione per le spese che riguardano gli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti. Fanno parte delle spese anche le semplici tinteggiature o puliture delle facciate degli edifici. Le spese fino al 2021 sono detraibili al 90% di esse. Dal 2022, però, la detrazione scende al 60%. Le modalità con cui si può accedere alla detrazione sono la dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura o la cessione del credito.
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Il decreto anti-frodi prevede in particolare l’obbligo del visto di conformità da parte del professionista che presenta la documentazione e l’asseverazione della congruità delle spese elencate. I professionisti, quindi, sono pienamente coinvolti nella procedura e dovranno controllare la veridicità dei documenti presentati dai propri clienti richiedenti il bonus.
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