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Bonus idrico ancora senza decreto, mancano le regole per applicarlo: a che punto siamo – InvestireOggi.it

Bonus idrico ancora senza decreto, mancano le regole per applicarlo

Firmato il decreto per il nuovo bonus TV ed emanato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina il bonus acqua potabile. Manca all’appello, invece, quello relativo al bonus idrico che tarda ad arrivare.

Il decreto attuativo del nuovo beneficio, introdotto con la Legge di bilancio 2021 (commi da 61 a 65), infatti, doveva essere emanato, a cura del Ministero dell’ambiente, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra stessa, ossia entro il 2 marzo 2021.

Si auspica che da qui a fine estate il provvedimento arrivi e che il bonus idrico non si areni nel dimenticatoio.

Cos’è il bonus idrico e a chi spetta

Ciò che ad oggi sappiamo è che il bonus idrico si sostanzia in un contributo di 1.000 euro per spese sostenute nel 2020 a fronte di specifici lavori, ossia:

  • fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.

Spetta esclusivamente a persone fisiche residenti in Italia ed è da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.

Il bonus acqua potabile

Il bonus idrico non deve essere, tuttavia, confuso con il bonus acqua potabile previsto anch’esso dalla Legge di bilancio 2021 (commi 1087 e 1089).

Trattasi di un credito d’imposta del 50% riconosciuto a fronte di spese sostenute, nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2022, per

l’acquisto e per l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.

A differenza del bonus idrico possono accedervi anche i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Le regole attuative del bonus acqua potabile sono contenute ne Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 16 giugno 2021.

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Argomenti: Altri Bonus, Fisco e tasse

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