Era nato con l’ultima legge di Bilancio e ora arriva il decreto del ministero della Transizione ecologica che lo rende attuativo. Parliamo del bonus idrico, ossia dell’incentivo per la sostituzione di vasi sanitari, di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, nonché di soffioni e colonne doccia. Il Dm, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 ottobre, individua i soggetti beneficiari e definisce i criteri per l’ammissione al beneficio.
Il bonus, per interventi di efficientamento idrico, è riconosciuto, nel limite massimo di mille euro per ciascun beneficiario, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
Le spese ammesse
Con il bonus, più nel dettaglio, vengono rimborsate le spese per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. Sono ammesse, e dunque rimborsate, anche le spese per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Chi ne beneficia
Possono beneficiare del bonus idrico le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari. Dunque, i proprietari e gli inquilini di un’unità immobiliare possono godere del bonus.
«In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, da allegare alla domanda da inserire sulla piattaforma. La domanda può essere presentata per un solo immobile, per una sola volta e da un solo cointestatario/titolare di diritto reale o personale di godimento».
Il limite delle risorse
I bonus idrici sono emessi secondo l’ordine temporale di presentazione delle istanze fino ad esaurimento delle risorse, che sono pari a 20 milioni di euro.
Rimborso tramite piattaforma
L’istanza per l’ottenimento del rimborso va presentata registrandosi su una applicazione web, denominata «Piattaforma bonus idrico», che sarà accessibile, previa autenticazione, dal sito del ministero della Transizione ecologica. L’identità dei beneficiari è accertata attraverso Spid o mediante la carta d’identità elettronica.
Per ottenere il bonus è necessario allegare copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considerano validi anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato.
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