

Bonus idrico – Manca pochissimo alla partenza del bonus idrico. Il Ministero della Transizione Ecologica ha infatti pubblicato il modello utile agli esercenti per certificare gli acquisti (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
I beneficiari del bonus idrico 2021 avranno diritto fino a 1.000 euro di credito d’imposta per le spese di efficientamento idrico residenziale.
Il bonus sarà erogato fino a esaurimento fondi (20 milioni) e la finestra per inviare le domande sarà abbastanza breve. Gli acquisti vanno fatti entro fine anno e la domanda sarà possibile inoltrarla da gennaio.
Bonus idrico, spese ammissibili
Le spese ammissibili per ottenere fino a 1.000 euro di bonus idrico coprono gli interventi di efficientamento idrico, come ad esempio l’applicazione di: nuovi apparecchi a scarico ridotto, apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia…
Nello specifico, sul sito del Ministero si legge che sono ammesse:
- La fornitura e la posa di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi di prima;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi di prima.
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Bonus idrico, come fare domanda
La domanda per ottenere fino a 1.000 euro di credito d’imposta con il bonus idrico va fatta sulla piattaforma online del Ministero della Transizione Ecologica, attualmente non ancora disponibile.
In fase di domanda verranno richiesti:
- Dati anagrafici del beneficiario;
- Importo della spesa sostenuta;
- Quantità dei beni acquistati;
- Specifiche tecniche per ogni bene sostituito;
- Identificativo catastale dell’immobile;
- Dichiarazione di non aver usato altri bonus per gli stessi apparecchi;
- Coordinate Iban su cui accreditare il rimborso;
- Indicazione del titolo per il quale si chiede il rimborso (proprietario, locatario, cointestatario…);
- Copia della fattura relativa agli acquisti.
Attualmente l’unico modello disponibile è quello destinato agli esercenti, che possono certificare l’acquisto avvenuto compilando questo questionario.
tutti i diritti appartengono alla fonte.