Del bonus idrico non c’è più traccia. Mentre le aziende ceramiche del distretto industriale di Civita Castellana sono tornare a produrre come prima del Covid, il Governo è fermo da mesi sul provvedimento che prevede sgravi fiscali per chi sostituisce l’arredo bagno con sanitari salva-acqua.
«É sconcertante e inammissibile un’attesa di oltre otto mesi per avere un quadro normativo completo, di cui ad oggi non vi è traccia ha tuonato il presidente della Federlazio di Viterbo, Gianni Calisti, titolare della Scarabeo – : la mancanza dei necessari decreti attuativi continua a mantenere ostacoli assolutamente ingiustificati all’operatività del bonus idrico per l’anno in corso, una misura di estrema importanza per il risparmio di acqua potabile. Il Governo si dia una mossa».
Critico anche Lorenzo Rossini, amministratore delegato della ceramica Azzurra. «Fortunatamente le aziende di Civita ha detto sono molto creative. Hanno un Dna speciale votato alla innovazione e agli investimenti, per questo tutte le aziende del distretto sono pronte da anni nel produrre articoli che si adattano al risparmio idrico. Ma qui, se aspettiamo gli aiuti di Stato, che poi sono aiuti al nostro Paese, regrediamo».
In effetti, dai 15 litri di consumo dei sanitari attualmente in dotazione, quelli di nuova concezione garantiscono uno scarico di acqua pari o inferiore a 6 litri. Federlazio Viterbo si è chiesta come mai, a due terzi dell’anno ormai archiviati, non sia stato possibile dare attuazione al Fondo per il risparmio di risorse idriche, previsto dalla Legge di bilancio 2021 e di fatto rimasto sulla carta. Questo per la mancanza delle necessarie norme di attuazione da parte del ministero dell’Ambiente, al quale più volte l’Associazione della piccole e medie impresa ha rivolto appelli direttamente.
Con una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro, il bonus garantisce un contributo di mille euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro fine anno per la sostituzione di sanitari in ceramica e rubinetterie, con sistemi di nuova generazione che limitano il flusso d’acqua. Una risorsa essenziale per l’uomo e la Terra.I dati sono inequivocabili e allarmanti.
Con oltre 9 miliardi di metri cubi, l’Italia detiene il primato nell’Unione europea del volume di acqua utilizzata. Un italiano consuma in media quasi 250 litri di acqua potabile al giorno: circa il 40% è utilizzata per docce e bagno, nel lavaggio di stoviglie e pulizie domestiche
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