Il bonus idrico ha visto la luce da pochi mesi e per fortuna è stato prorogato per tutto il 2022, con addirittura una conferma che arriverà fino al 2023. Come funziona questo bonus? Quali sono le motivazioni che hanno spinto alla sua approvazione? Ecco tutte le ultime novità e le differenze rispetto al 2021.
Non è certo l’unico bonus che è andato incontro ad importanti novità, sia chiaro. Il Governo Draghi ha infatti avuto l’arduo compito di decidere il destino di queste misure, in particolare di quelle che permettono di ottenere una cifra più elevata ed il bonus idrico non è tra questi.
A dividere l’opinione pubblica ed anche il Governo stesso sono stati come sempre il Superbonus ed il bonus facciate, i due di gran lunga più generosi per importo e percentuale di detrazione. Dietro però ci sono anche altre misure apparentemente secondarie che perseguono fini importanti.
Tra queste ha creato discussioni e confronto il bonus mobili ed elettrodomestici, protagonista di un vero e proprio tira e molla sul tetto di spesa per la detrazione al 50%, ma si è giunti ad una conclusione che probabilmente accontenta tutte le parti coinvolte.
Ricordiamo anche che questi bonus costituiscono una spesa importante in termini di bilancio dello Stato, in particolare i più generosi. Anche il bonus idrico è stato protagonista di quesi ragionamenti, ma ha avuto un trattamento decisamente migliore, come vedremo in seguito.
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Bonus idrico: cos’è e come funziona
Il bonus idrico non è altro che un aiuto per i cittadini italiani che permette di sostituire alcuni elementi della propria abitazione legati al consumo di acqua. L’obiettivo del bonus è quello di diminuire i consumi di una risorsa così preziosa e certamente l’intento è quello di continuare a farlo nei prossimi anni.
Le abitazioni, soprattutto quelle più datate, vedono crescere anno dopo anno i consumi di acqua per uso privato e questo può essere un ottimo incentivo per i cittadini per tornare a livelli tollerabili. I nuovi sistemi permettono di installare vari tipi di supporti che diminuiscano il consumo di acqua.
L’idea è proprio di garantire questo aiuto a chi fa esattamente questo: sostituire quegli elementi datati che certamente consumano di più di quelli moderni. Un elemento comune a tutti i bonus edilizi è proprio questo, ma il bonus idrico è l’unico legato all’uso ed al consumo dell’acqua.
Il bonus ammonta a 1.000 euro e fino a prima dell’approvazione della Legge di Bilancio era in scadenza al 31 dicembre 2021, ma ora questa data è stata spostata in avanti. In particolare, sono arrivate anche altre novità per quanto riguarda la modalità di fruizione di questo bonus e le vedremo proprio nel corso dell’articolo.
Bonus idrico: ecco la nuova scadenza
Per quanto riguarda la scadenza il bonus idrico ha avuto più di un grattacapo: doveva infatti essere attivo per tutto il 2021 ma così non è stato ed ora vediamo esattamente perché.
Nonostante fossero stati stanziati i fondi proprio per questa misura in Legge di Bilancio 2021, tra cambio di Governo e pandemia ci sono stati diversi problemi in termini di tempismo, dunque il bonus idrico è scivolato in fondo alle priorità… ed è rimasto nel limbo.
Limbo terminato solo pochi mesi fa, quando il bonus idrico è diventato finalmente effettivo. La scadenza ufficiale, però, era comunque fissata al 31 dicembre 2021 e così è stato. Dunque nella Legge di Bilancio 2022, tra le tantissime questioni, c’era anche il rinnovo di questo bonus.
Rinnovo che è arrivato, con scadenza certa al 31 dicembre 2022, ma addirittura potrebbe rimanere attivo per tutto il 2023. A cambiare non è stata solo la scadenza, ma anche un importante aspetto relativo alla detrazione. Lo vediamo nel seguente paragrafo.
Bonus idrico: come cambia il bonus idrico
Ecco quindi il bonus idrico per tutto il 2022, ma la forma rimane invariata? No, perché ci sono delle novità importanti legate alla modalità di fruizione di questo bonus da 1.000 euro.
In pratica, nel 2021 la misura è stata attiva come un vero e proprio rimborso. Un bonus che quindi poteva essere ottenuto in forma liquida come rimborso direttamente dallo stato centrale, novità importante rispetto agli altri bonus affini che funzionano tutti in detrazione d’imposta.
Non sarà più così nel 2022, perché il bonus diventerà effettivamente fruibile proprio in detrazione d’imposta. Ciò significa che tutte le spese che non sono state registrate correttamente entro il 31 dicembre saranno corrisposte in detrazione Irpef e non più come vero e proprio rimborso.
La detrazione Irpef non è altro che una riduzione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche da pagare a fine anno. Sconto naturalmente pari all’importo del credito maturato. Nel fare domanda per questa misura, inoltre, non sarà possibile includere anche altri bonus.
La compatibilità con altri bonus è quindi un altro elemento di cambiamento di questa importante misura in questo 2022. Vediamo ora come fare domanda correttamente.
Bonus idrico: come fare domanda
Per fare domanda per il bonus idrico va fornita un’autocertificazione che dimostri le spese sostenute nello specifico e, naturalmente, tutte le informazioni personali del soggetto che sta facendo domanda.
L’altro importante elemento è un documento che certifichi la proprietà del soggetto sull’edificio in cui i lavori sono stati svolti ed i nuovi apparecchi sono stati installati. Parliamo di soffioni per la doccia, rubinetteria, colonne doccia e sanitari.
L’obiettivo, lo ricordiamo ancora una volta, è la diminuzione dei consumi e quindi i nuovi apparecchi installati devono essere a consumo ridotto.
In ultimo, ricordiamo i requisiti, seppur siano piuttosto semplici: maggiore età e titolarità di un immobile già esistente (cioè non in costruzione). I pagamenti, come sempre, devono essere effettuati con metodi tracciabili come bonifici bancari o postali, altrimenti non è possibile recuperare le spese sostenute.
Bonus idrico: non è l’unico a cambiare… anzi!
Se è vero il bonus idrico è stato protagonista di diverse novità, ci sono altri bonus che hanno visto novità ben più impegnative. Il primo ha infatti quanto meno mantenuto l’importo, pari a 1.000 euro, mentre altri hanno visto cambiare in maniera importante il tetto di spesa o la percentuale di detrazione.
Per esempio, è il caso del bonus facciate. Si tratta del bonus che permette di recuperare le spese sostenute per il rifacimento delle facciate esterne della propria abitazione (cioè visibile da strada o suolo pubblico), che ha visto cambiare la percentuale di detrazione dal precedente 90% ad un ben più basso 60%.
Un altro bonus in procinto di cambiare è il bonus mobili ed elettrodomestici, anche se in questo caso a cambiare non è la percentuale di detrazione ma il tetto di spesa. Se prima era pari a 16.000 euro, ora è diventata per tutto il 2022 pari a 10.000. Con detrazione al 50%, ciò significa una detrazione pari ad un massimo di 5.000 euro.
In ultimo, ecco che anche il Superbonus 110% ha rischiato di cambiare radicalmente, almeno per i titolari di abitazioni unifamiliari. Il tetto ISEE non è però alla fine stato inserito e tutti potranno usufruire del Superbonus almeno per tutto il 2022, seppur con una scadenza al 30 giugno per il 30% dei lavori delle villette unifamiliari.
Altri bonus confermati sono invece l’ecobonus, il sisma bonus ed il bonus verde.
Copywriter ed aspirante giornalista, classe 1997.
Laureato in Economia e Commercio e laureando magistrale in Management, Finanza ed International Business presso l’Università degli Studi di Bergamo.
Appassionato di scrittura, sono un articolista e SEO Copywriter Freelance e miro a farne una professione a 360°. Amo scrivere di economia, finanza, marketing e attualità ma mi piace anche spaziare in altri ambiti. Ho una grande passione per il digital ed i business online, sogno in grande ma rimango con i piedi per terra.
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