Il Bonus mobili 2021 prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe A+ (o superiore), destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre fornito proprio di recente alcuni chiarimenti per inserire le spese del Bonus mobili nella dichiarazione dei redditi spiegando che:
- l’intervento di ristrutturazione a cui l’acquisto di nuovi gli elettrodomestici fa riferimento deve essere a partire dal 1° gennaio 2020;
- la data di inizio lavori della ristrutturazione deve risultare anteriore a quella in cui vengono effettuate le spese per i mobili. Questo per comprovare l’acquisto degli stessi relativamente alla ristrutturazione;
- è necessario specificare le tipologie degli arredi acquistati;
- non è fondamentale che le spese di ristrutturazione vengano effettivamente sostenute prima di quelle per i mobili o gli elettrodomestici.
Come compilare il modulo per il Bonus mobili?
Con date e tipologie di mobili in linea ai termini dell’agevolazione il contribuente potrà inserire il bonus nella dichiarazione dei redditi indicando l’importo massimo ammissibile secondo l’anno di riferimento. Nel caso in cui si compilasse il modello 730 l’importo andrà inserito nel rigo E57 alla colonna 2, con dicitura “Spesa arredo immobile”, diversamente nel caso si compilasse il modello Redditi Pf la cifra andrà registrata al rigo RP57.
Bonus mobili 2021, per quali arredi si può richiedere?
Ricordiamo nel dettaglio quali arredi sono coperti dall’agevolazione del bonus mobili 2021. Questa risulta valida per elettrodomestici nuovi non inferiori alla classe energetica A+ rilevabile dall’apposita etichetta, come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche e apparecchi elettrici di riscaldamento e raffreddamento.
Parlando di mobili, invece, la detrazione spetta per letti, armadi, librerie, tavoli, sedie, divani, credenze e apparecchi di illuminazione.
Mentre non vi rientrano acquisti come: porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e altri complementi di arredo. La spesa massima per il 2020 era di 10.000 euro, ma nel 2021 la soglia è stata alzata fino a 16.000euro. Il tetto del bonus, poi, fa riferimento a una singola unità abitativa soggetta a ristrutturazione, quindi se si dovessero eseguire diversi lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari si avrà diritto più volte al bonus.
Per ulteriori chiarimenti si può consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate.
di Linda Compagnoni
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