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Bonus mobili 2021 senza ristrutturazione: come funziona nel 2022 – wikicasa.it/news

Bonus mobili 2021 senza ristrutturazione: come funziona nel 2022 - wikicasa.it/news
23 Dicembre 2021, 16:14

La Legge Bilancio varata dal governo Draghi ha confermato una serie di bonus e agevolazioni, tra cui anche l’incentivo sull’acquisto di nuovi mobili per la casa. In particolare, il bonus mobili è stato prorogato nella manovra per la durata di un triennio introducendo una modifica verso il basso, nei confronti del limite massimo di spesa detraibile fiscalmente.

Questa specifica agevolazione permette di ottenere un risparmio a livello fiscale sull’acquisto di mobili d’arredamento per l’abitazione. Inoltre, è possibile ottenere una agevolazione anche per l’acquisto di elettrodomestici che rispettano specifici requisiti riguardanti la classe energetica. Anche se il bonus mobili è solitamente collegato a lavori e interventi di ristrutturazione, è possibile usufruirne anche senza aver svolto un’opera di ristrutturazione, ma semplicemente con determinati interventi anche di entità inferiore. Occorre ricordare che si possono detrarre spese anche per il trasporto e l’eventuale montaggio dei mobili.

In questo articolo vediamo cos’è il bonus mobili, come funzionerà nel 2022 e come è possibile ottenerlo senza ristrutturazione.

Bonus mobili: cos’è

Il bonus mobili è un’agevolazione che permette di usufruire di una detrazione fiscale corrispondente al 50% della spesa effettuata per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, finalizzata ad arredare, solitamente, un immobile oggetto di lavori di ristrutturazione.

L’agevolazione viene concessa sottoforma di detrazione fiscale con dieci quote annuali di stesso importo, senza possibilità di utilizzare lo sconto in fattura o cessione del credito.

Come accennato precedentemente, la proroga del bonus mobili per le spese effettuate fino al 31 gennaio 2024 è stata accompagnata da un abbassamento a 5.000 del limite massimo di spesa su cui far valere la detrazione. Quindi, l’importo massimo della detrazione sarà pari a 2.500 euro.

Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, rientrano nel bonus mobili solamente le spese sostenute per l’acquisto di:

  • Letti, armadi e cassettiere
  • Tavoli, scrivanie e librerie
  • Cassettiere e credenze
  • Divani e poltrone
  • Forni di classe non inferiore alla A
  • Lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie di classe non inferiore alla E
  • Frigoriferi, congelatori non inferiore alla classe E.

In particolare, il bonus mobili esclude le spese sostenute per porte o pavimentazioni, e oggetti di arredamento estetici (es. quadri, vasi, tende).

Bonus mobili: chi può usufruirne?

Per poter accedere al bonus mobili occorre realizzare opere di ristrutturazione edilizia, su singole unità immobiliari residenziali o su parti comuni di edifici (sempre residenziali).

L’agevolazione spetta anche nel caso i beni acquistati siano destinati a un ambiente diverso dallo stesso immobile oggetto di intervento edilizio, o quando l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata in maniera automatica.

Inoltre, se l’intervento viene effettuato su parti condominiali in comune, tutti i condòmini hanno diritto alla detrazione: ciascuno per la propria quota e solo per gli oggetti acquistati e destinati ad arredare queste parti (non viene concesso per arredi destinati alla propria casa).

In particolare i lavori edilizi necessari per poter ottenere il bonus mobili sono:

  • Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Occorre specificare che i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti non danno diritto al bonus;
  • Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
  • Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Bonus mobili: a chi spetta

Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai proprietari degli immobili e ai titolari di diritti reali sugli immobili (uso, usufrutto ecc).

In particolare, quest’ultimi per poter usufruire dell’agevolazione devono aver sostenuto le relative spese e possono essere:

  • Proprietari o nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Locatari o comodatari;
  • Soci di cooperative divise e indivise;
  • Soci delle società semplici;
  • Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce.

Inoltre, anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile in oggetto ha diritto alla detrazione (solo nel caso sia lui a sostenere le spese e sia l’intestatario di bonifici e fatture).

Bonus mobili senza ristrutturazione: come ottenerlo

Nonostante questa agevolazione sia direttamente collegata a interventi e lavori di ristrutturazione, è possibile usufruirne anche senza applicare un’opera ingente di ristrutturazione, svolgendo interventi di entità minore. In particolare, è possibile detrarre le spese anche per il trasporto e l’eventuale montaggio dei mobili nella detrazione.

In questo paragrafo vediamo quindi quali sono gli specifici lavori non di ristrutturazione che permettono di usufruire del 50% di agevolazione. Si tratta di diverse tipologie di interventi, a seconda dell’immobile su cui vengono effettuati.

Secondo la guida Bonus mobili ed elettrodomestici fornita dall’Agenzia delle Entrate, nel caso di appartamenti singoli o parti di edifici condominiali, i lavori che danno diritto al bonus mobili riguardano:

  • Interventi di manutenzione straordinaria: installazione di ascensori o scale aggiuntive di sicurezza, servizi igienici, recinzioni e cancelli, scale interne, sostituzione degli infissi esterni, sostituzione della caldaia. In particolare, sono inclusi anche i lavori che migliorano l’efficienza dell’abitazione a livello energetico, con l’utilizzo di fonti rinnovabili: installazione di stufa a pellet, o di impianto di climatizzazione a pompa di calore;
  • Ristrutturazione edilizia: con modifiche a facciate, mansarde e balconi, nuove finestre;
  • Restauro: tramite lavori applicati sugli edifici per valorizzare l’aspetto storico o artistico;
  • Manutenzione ordinaria su parti condominiali: possono essere incluse le tinteggiature delle pareti, la sostituzione dei pavimenti o degli infissi, la riparazione del tetto, di cancelli e grondaie.

In conclusione, risulta possibile usufruire del bonus mobili senza effettuare grandi interventi di ristrutturazione (es. sostituzione della caldaia).

Bonus mobili: modalità di pagamento ammesse

Condizione necessaria per poter usufruire del bonus mobili riguarda la modalità di pagamento: per ottenerlo occorre effettuare pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non sono ammesse altre modalità di pagamento (assegni bancari, contanti ecc).

Inoltre, è possibile usufruire dell’agevolazione anche nel caso si acquistino beni con un finanziamento a rate se la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le modalità di cui sopra, e a condizione che il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. Nel caso ci sia l’acquisto di beni con finanziamento, l’anno di sostenimento della spesa corrisponde a quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

Infine, anche il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni deve seguire le stesse modalità.

Documenti necessari

Ricapitolando, i documenti che occorre conservare e presentare per richiedere il bonus sono i seguenti:

  • Ricevuta del bonifico;
  • Ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • Documentazione di addebito sul conto corrente;
  • Fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Comunicazione ENEA

In base agli aggiornamenti degli ultimi due anni, per poter usufruire del bonus mobili è obbligatorio inviare la comunicazione all’ENEA. In particolare, entro 90 giorni dal termine dei lavori è necessario trasmettere i dati delle spese sostenute.

Tuttavia, la comunicazione all’ENEA non è da fare per tutte le spese ma solo quelle relative all’acquisto di:

  • Forni
  • Frigoriferi
  • Lavastoviglie
  • Piani cottura elettrici
  • Lavasciuga
  • Lavatrici

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