Il bonus mobili ed elettrodomestici è stato ridotto nel 2022 rispetto al 2021, ma è anche arrivata un’importante novità sul fronte ristrutturazione: è necessario ristrutturare per forza? Lo vedremo nel corso dell’articolo, insieme a tutte le indicazioni utili per questo bonus ed un approfondimento su quanto previsto per il 2023 e 2024.
Il bonus mobili ha infatti un destino già segnato, con il Governo guidato da Mario Draghi, ex Governatore della Banca Centrale Europea, che ha stabilito non solo ciò che riguarda il 2022, ma anche il 2023 ed il 2024. Prima di trattare questa tematica, vediamo però come funziona il bonus.
Dopo aver spiegato a chi ancora non lo sapesse come funziona questo bonus, i cui dettagli tecnici sono rimasti praticamente invariati rispetto allo scorso anno, proviamo a comprendere meglio cosa accade sul fronte della ristrutturazione, aspetto fondamentale per usufruire correttamente del bonus.
Inoltre, un aspetto altrettanto importante che riguarda questo bonus così come tutti gli altri edilizi è quello relativo allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, dato che come vedremo non è così semplice usufruirne.
Questo il punto su quanto vedremo nel corso dell’articolo, mentre per reperire le informazioni ufficiali suggeriamo come sempre di consultare il portale dell’Agenzia delle Entrate ed eventualmente fare riferimento a dei professionisti per risolvere qualsiasi dubbio o problema.
Per approfondire queste tematiche suggeriamo di fare riferimento sempre ai portali ufficiali, appunto, ma anche a professionisti che aggiornano con varie modalità il proprio pubblico. Come fa per esempio sul suo canale YouTube il “Geometra Danilo Torresi“, sempre molto preciso nell’esporre le novità che giorno dopo giorno confondono i cittadini e rendono più complesso il tema. A tal proposito, ecco al sua spiegazione sui bonus edilizi 2022:
Bonus mobili 2022: cosa è successo?
Il bonus mobili ed elettrodomestici non è altro che un aiuto economico per i cittadini che, a seguito di una ristrutturazione, scelgono di acquistare mobili ed elettrodomestici per l’abitazione rinnovata. Semplicemente, questo bonus è andato incontro a diverse novità.
Mentre la Legge di Bilancio 2022 riconfermava Superbonus, bonus facciate con minore detrazione e praticamente tutti gli altri bonus edilizi, il bonus mobili ha subito una modifica sul tetto massimo di spesa, che è passato dai 16.000 euro dello scorso anno ai 10.000 di questo 2022.
Una variazione consistente, che non va però ad intaccare eccessivamente il bonus: dal punto di vista pratico rimane tutto uguale, cambia solo il tetto di spesa ed anche la percentuale di detrazione è invariata. Qual è il motivo di questo cambiamento?
Non è solo questione di costi e quindi di risparmio per i conti dello Stato, ma anche di obiettivi che il bonus si propone. Infatti, l’obiettivo principale è quello di sostenere i cittadini nel fare scelte di modernizzazione e messa in sicurezza dell’abitazione (attraverso la ristrutturazione) e di diminuzione dell’impatto, in questo caso attraverso elettrodomestici di nuova generazione che consumano meno.
In questi anni in cui è stato attivo, il bonus è però stato utilizzato soprattutto per i mobili (e meno per gli elettrodomestici) e ciò ha reso vani i tentativi del Governo di andare verso una maggiore sostenibilità ambientale.
Questo è uno dei motivi che ha spinto alla scelta di abbassare il tetto di spesa, che per altro scenderà ulteriormente nel 2023 e 2024, arrivando ad un massimo di soli 5.000 euro.
Bonus mobili 2022: come funziona
Il bonus mobili, come in parte abbiamo già spiegato, ha un funzionamento piuttosto semplice. Nel momento in cui si effettua una ristrutturazione, si può ottenere un aiuto sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici pari ad un massimo del 50% di 10.000 euro, vale a dire 5.000 euro.
I mobili che si possono acquistare sono di fatto tutti quelli più comuni, dal letto alle scrivanie, passando per tavoli, sedie, armadi, mensole e tutto quanto fa parte dell’arredamento di tutti gli spazi della casa, senza particolari vincoli o limiti.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici il concetto è simile: dalla lavatrice alla lavastoviglie, passando per tutto ciò che serve all’interno di una casa moderna. In questo caso, però, bisogna assicurarsi che la classe energetica sia accettata per il bonus (basta consultare la pagina ufficiale per verificare).
Il bonus può essere così maturato semplicemente fornendo le fatture di acquisto di questi beni, unite a quelle che dimostrano che vi sono stati dei lavori di ristrutturazione.
Bonus mobili 2022: attenzione a tempistica e documenti
Quando si parla di bonus edilizi le maggiori complicazioni sono dovute all’aspetto burocratico di questi bonus, spesso non così semplice da seguire per i non esperti, motivo per cui come già suggerito è buona cosa rivolgersi a professionisti, che permettono di usufruire di bonus e detrazioni senza avere problemi o dubbi.
Proprio la detrazione del bonus mobili ed elettrodomestici è un elemento importante, in quanto non si può utilizzare due modalità molto comode per i cittadini: sconto in fattura e cessione del credito. Ciò comporta delle semplificazini pratiche, ma costringe a godere della detrazione per forza spalmata su dieci anni come da regola.
Infine, i lavori di ristrutturazione sono un elemento molto importante di questo bonus, possiamo dire fondante. In particolare, i lavori di ristrutturazione devono necessariamente essere iniziati l’anno stesso o l’anno prima rispetto a quando si gode del bonus mobili. Se si richiede nel 2022, per fare un esempio, la ristrutturazione deve essere iniziata dopo il 1° gennaio del 2021.
Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione: si può fare?
Passiamo ora ad una novità molto attraente per alcuni cittadini, cioè quella relativa alla possibilità di non effettuare lavori di ristrutturazione. La possibilità c’è, ma va subito specificato che sono comunque necessari dei lavori, in particolare di manutenzione straordinaria.
Non bastano lavori di manutenzione ordinaria, quindi, motivo per cui si tratta comunque di interventi che richiedono una certa spesa, oltre che pianificazione e progettazione, naturalmente.
Per usufruire del bonus senza ristrutturazione serve quindi procedere alla sostituzione degli infissi, sostituzione dei climatizzatori, della caldaia o anche dei sanitari, oppure effettuare interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed altro ancora.
I cittadini possono usufruire del bonus semplicemente con lavori di manutenzione straordinaria se proprietari di villette unifamiliari o unità abitative, mentre per i condomini si può godere della stessa possibiità ma solo se gli interventi riguardano le parti comuni dell’abitazione (e non l’interno delle singole unità abitative).
Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione: futuro e prospettive
Nel prossimo anno il bonus mobili ed elettrodomestici andrà incontro ad un ulteriore calo del tetto di detrazione, come già esposto in precedenza. Si tratta, stando alle informazioni attuali, di un tetto dimezzato a 5.000 euro, il che fa scendere la detrazione a soli 2.500 euro.
Il bonus dal punto di vista tecnico e pratico dovrebbe rimanere identico, ma è anche questione di tempo. Il Governo potrebbe infatti inserire delle novità in sede di Legge di Bilancio 2023, proprio come accaduto per il 2022, e cambiare il tetto di spesa o altri aspetti pratici su come usufruire della detrazione.
Naturalmente, riporteremo qui sul portale tutte le novità più importanti dei prossimi mesi.
Copywriter ed aspirante giornalista, classe 1997.
Laureato in Economia e Commercio e laureando magistrale in Management, Finanza ed International Business presso l’Università degli Studi di Bergamo.
Appassionato di scrittura, sono un articolista e SEO Copywriter Freelance e miro a farne una professione a 360°. Amo scrivere di economia, finanza, marketing e attualità ma mi piace anche spaziare in altri ambiti. Ho una grande passione per il digital ed i business online, sogno in grande ma rimango con i piedi per terra.
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