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Bonus Mobili al 2024: cosa cambia? – Lavori Pubblici

Siamo praticamente a metà novembre e il complesso iter previsto
per l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 è
abbastanza in salita, rallentato anche dalle questioni legate alle
agevolazioni fiscali come Superbonus 110% e
Bonus Ristrutturazioni: non ultima, quella
legata al Decreto Legge Antifrodi
con modifiche importanti sulla fruizione della
cessione dei crediti per gli interventi
elencati nell’art. 121, comma 2 del D.L. 34/2020 (cd. “Decreto Rilancio”). Intanto, è stata preparata la
nuova bozza di legge, he verosimilmente sarà quella che
approderà in Senato. Sotto la lente di ingrandimento del
Consiglio dei Ministri è finito anche il Bonus
Mobili,
per cui sono previste delle sostanziali modifiche
al 2024.

Cos’è il Bonus Mobili

Ricordiamo che il Bonus Mobili attualmente consiste in una
detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di
mobili e di grandi elettrodomestici
di classe non
inferiore alla A+
(A o superiore per i forni e
lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di
ristrutturazione. L’agevolazione, che è stata prevista dal 2020 per
un importo complessivo di 10.000 euro, spetta anche per gli
acquisti effettuati nel 2021 con un plafond di 16.000 euro, e può
essere richiesta solo da chi realizza un intervento di
ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal
1° gennaio 2020.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data
di inizio lavori
sia anteriore a quella
in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici.

Tale data va provata con i titoli edilizi che attestano i
lavori (ad esempio la CILA) oppure, se non necessaria, da una
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr
445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore
dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre
2011.

Il beneficiario che esegue lavori di ristrutturazione su più
unità immobiliari potrà utilizzare la detrazione più volte, perché
l’importo massimo di spesa va, riferito a ciascuna unità abitativa
oggetto di ristrutturazione. Inoltre i mobili e gli
elettrodomestici possono anche essere collocati in un’unità
immobiliare diversa.

Quali spese rientrano nel Bonus Mobili

Il Bonus Mobili 2021 spetta per le spese sostenute fino al 31
dicembre 2021 per l’acquisto di

  • mobili nuovi;
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe
    energetica non inferiore alla A+, (A o superiore per i forni e
    lavasciuga), per le apparecchiature per le quali sia prevista
    l’etichetta energetica;
  • spese di trasporto e di montaggio dei beni
    acquistati,
    purché siano state sostenute con le modalità
    di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte
    di credito o di debito).

Tra i mobili agevolabili rientrano letti,
armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini,
divani, poltrone, credenze, oltre che i materassi e gli apparecchi
di illuminazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di
porte, pavimentazioni, tende e tendaggi o altri complementi di
arredo.

La detrazione sui grandi elettrodomestici è vincolata alla
classe energetica di appartenenza e l’acquisto di
grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è
agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto
l’obbligo di etichetta energetica.

Nella categoria di elettrodomestici con acquisto
agevolato
rientrano: frigoriferi, congelatori, lavatrici,
lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura,
stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a
microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori
elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il
condizionamento.

Ricordiamo inoltre che la realizzazione di lavori di
ristrutturazione sulle parti comuni condominiali
consente ai singoli condomini di detrarre le spese sostenute per
acquistare gli arredi delle parti comuni (ad
esempio guardiole, l’appartamento del portiere…), ma non consente
di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici per la propria unità immobiliare.

Infine, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili
e grandi elettrodomestici acquistati
all’estero
.

Beneficiari del Bonus Mobili

Condizione per usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici è
che sugli immobili destinati ad accogliere tali beni siano
effettuati determinati interventi edilizi, tra cui gli interventi
sulle singole unità immobiliari di recupero del patrimonio edilizio
previsti alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Testo unico
dell’edilizia (D.P.R. n.380/2001) ossia:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

Attenzione quindi alla tipologia di interventi che trainano il
Bonus Mobili: mentre la sostituzione di infissi esterni con
modifica di materiale o tipologia di infisso nelle singole unità
immobiliari rientra tra gli interventi di manutenzione
straordinaria e quindi il contribuente può richiedere il Bonus
Mobili, la sostituzione invece della caldaia che rientra fra gli
interventi previsti dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013 (cd.
Ecobonus), è un intervento di efficientamento
energetico e non di ristrutturazione edilizia.

Come richiedere il bonus mobili

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con
bonifico o carta di debito o
credito. L’agevolazione è ammessa anche se i
beni sono stati acquistati con un finanziamento a
rate
, a condizione che la società che eroga il
finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima
indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del
pagamento.

Per potere richiedere il Bonus Mobili è necessario
conservare:

  • l’attestazione del pagamento (es. ricevuta del
    bonifico, ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con
    carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto
    corrente);
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la
    natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi
    acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale
dell’acquirente, insieme all’indicazione dei beni acquistati, è
equivalente alla fattura.

Bonus Mobili al 2024: cosa cambia?

Già a ottobre la prima bozza di DDL di Bilancio 2022 segnava una
sostanziosa riduzione del Bonus Mobili, confermata
con quella attuale: infatti, mentre fino al 31 dicembre 2021 i
beneficiari potranno usufruire di una detrazione da ripartire in
dieci quote annuali su un importo massimo di 16.000 euro di spesa,
a partire dal 1° gennaio 2022 la cifra cambia, e
non di poco.

In particolare, il DDL modifica il comma 2 dell’art.
16
del D.L. 63/2013, concernente
detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e
prevede che ai contribuenti che fruiscono della detrazione di cui
al comma 1 è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a
concorrenza del suo ammontare, per le ulteriori spese documentate
sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 relative a:

  • acquisto di mobili;
  • acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore
    alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e
    le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le
    apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica,
    finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di
    ristrutturazione.

La detrazione da ripartire tra gli aventi diritto in
dieci quote annuali di pari importo, spetta nella
misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è
calcolata su un ammontare complessivo non superiore a
5.000 euro
.

La detrazione spetta a condizione che:

  • gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano
    iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello
    dell’acquisto;
  • qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
    siano effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto,
    ovvero siano iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e
    proseguiti in detto anno, il limite di 5.000 euro è considerato al
    netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è
    fruito della detrazione;
  • ai fini dell’utilizzo della detrazione dall’imposta, le
    spese sono computate indipendentemente dall’importo delle
    spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

Ecco quindi le sostanziali differenze tra il
Bonus Mobili 2021 e quello che probabilmente definirà il
Bonus Mobili 2022:

  • riduzione dell’importo di spesa agevolabile, da 16mila a 5mila
    euro;
  • specifica della classe energetica per i grandi elettrodomestici
    che si intendono acquistare;
  • esclusione delle apparecchiature prive di etichetta
    energetica.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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