Bonus mobili 2021: l’agevolazione fiscale
prevista dalla legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio
2021) si accompagna a quella di ristrutturazione
edilizia e in un certo senso la completa, affiancando ai
lavori di manutenzione straordinaria le spese per
arredamenti e grandi elettrodomestici. L’accesso al beneficio ha,
però, i giorni contati, poco più di 70 per l’esattezza. Del futur
non v’è certezza, ecco intanto cosa fare per richiederlo prima
della sua scadenza, salvo naturalmente eventuali
proroghe.
Bonus Mobili: cosa è e quando scade
Il Bonus Mobili è una detrazione Irpef
del 50% per l’acquisto di mobili
e di grandi elettrodomestici di classe non
inferiore alla A+ (nel caso di forni o lavasciuga
classe A o superiore), destinati ad arredare un
immobile oggetto di ristrutturazione.
Fino al 31 dicembre 2020, la detrazione era calcolata su un
importo massimo di 10.000 euro, comprensivo delle
eventuali spese di trasporto e montaggio, ripartita in dieci quote
annuali di pari importo. Per il 2021 il tetto di
spesa su cui calcolare la detrazione è stato elevato
a 16.000 euro. Attenzione però: l’importo maggiore
vale esclusivamente per ristrutturazioni a partire dall’1
gennaio 2021. I pagamenti vanno effettuati con bonifico o
carta di debito o credito.
Bonus Mobili: i massimali di spesa
Come modificato dalla legge n. 179/2020 (Legge di Bilancio
2021), il comma 2 dell’art 16 del D.L. n. 63/2013 ha innalzato i
limiti di spesa per il Bonus Mobili da 10.000 a
16.000 euro, con una detrazione pari al 50%
dell’importo. Attenzione però: questo valore più alto vale solo per
le spese sostenute a partire dal 1° gennaio
2021.
I massimali di spesa sono quindi i
seguenti:
- ristrutturazione tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2020 – limite
di spesa 10.000 euro; - ristrutturazione tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2021 – limite
di spesa 16.000 euro.
Bonus Mobili: la normativa di riferimento
Il comma 2 dell’art. 16 del D.L. n. 63/2013 (inerente la
proroga delle detrazioni fiscali per interventi di
ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili),
come modificato dalla Legge n. 178/2020 stabilisce che ai
contribuenti che fruiscono della detrazione del
50% per spese legate a interventi di recupero del
patrimonio edilizio (Bonus Ristrutturazione)
iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2020,viene riconosciuta anche
una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo
ammontare, per le ulteriori spese documentate sostenute nell’anno
2021 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di
classe non inferiore ad A+, nonché per i forni, per le
apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica,
finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di
ristrutturazione.
Ai fini della fruizione della detrazione dall’imposta, le spese
sono computate indipendentemente dall’importo delle spese sostenute
per i lavori di ristrutturazione.
Bonus Mobili 2021: a chi spetta la detrazione
Per accedere al bonus mobili bisogna rispettare le seguenti
condizioni:
- l’acquisto deve riguardare arredi di un immobile oggetto di
ristrutturazione edilizia che fruiscono del bonus
casa; - la CILA deve essere successiva all’1 gennaio
2020; - la data di inizio lavori di ristrutturazione
deve precedere quella in cui si acquistano i beni; - non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano
sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Inoltre la detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono
destinati ad arredare un ambiente diverso dello
stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i
mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare
l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene
effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso,
anche se accatastata autonomamente.
Infine, il bonus mobili può essere richiesto anche se
l’intervento di ristrutturazione riguarda le parti comuni
condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del
portiere, lavatoi), ma in questo caso i singoli condomini hanno
diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i
beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non
è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria
abitazione.
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