L’installazione e l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico di proprietà di un privato sarebbero classificabili come interventi di manutenzione straordinaria realizzati sulla singola unità immobiliare, e ciò varrebbe anche per i pannelli posizionati sul lastrico solare condominiale. Come tali, permetterebbero al condòmino proprietario dell’impianto di fruire del bonus mobili. È quanto afferma il sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze, Federico Freni in un’interrogazione parlamentare in commissione Finanze alla Camera, sentiti i competenti uffici dell’amministrazione finanziaria.
In realtà, sulla questione c’è da stare attenti. Nella risposta al question-time dello scorso 8 marzo viene ignorata una norma degli ultimi giorni, secondo la quale l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici e le relative opere per la connessione alla rete elettrica rientrano nella categoria della manutenzione ordinaria. La novità, ormai in vigore, è stata inserita nel Dl Energia pubblicato lo scorso 1° marzo (si veda l’articolo pubblicato lo scorso 3 marzo).
La risposta fornita al question-time
Va ricordato che è possibile fruire del bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici se questi sono destinati ad un’unità immobiliare in cui si effettuano lavori di manutenzione straordinaria incentivati dal bonus cosiddetto ristrutturazioni. Ma, come detto, il decreto Energia ha invece incluso l’installazione del fotovoltaico nel novero della manutenzione ordinaria. Aspetto che invece viene ignorato nella risposta al question-time.
È vero che è stato ribadito che la fruizione del bonus mobili spetta anche a seguito di interventi edilizi su parti comuni di edifici residenziali, compresi quelli di manutenzione ordinaria, ma a condizione che i mobili acquistati siano finalizzati all’arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, e altro) e non all’arredo della propria unità immobiliare.
In definitiva, una norma, quella del Dl Energia, nata per incentivare l’uso delle rinnovabili, come spesso accade quando le norme si stratificano in modo complicato a causa di continue modifiche di articoli e commi, finisce anche col generare nuovi dubbi e difficoltà. Purtroppo le norme dimostrano di essere caratterizzate da complicati intrecci, per cui anche il legislatore finisce, sempre più spesso, a non governare la complessità e a non aver consapevolezza di quali siano i molteplici punti di approdo di modifiche solo all’apparenza semplici.
Così, per sapere se davvero l’installazione del fotovoltaico possa realmente permettere a un condòmino di accedere ai benefici del bonus mobili serviranno altri interpelli, interpretazioni e risposte dell’amministrazione finanziaria. Sempre che non intervenga nel frattempo una nuova norma che, emendando una precedente legge, scompigli nuovamente le carte in tavola.
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