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Secondo quanto spiega l’Agenzia delle Entrate, possono usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici i contribuenti che ristrutturano casa, oltre al bonus per la ristrutturazione, hanno anche a un’importate detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. L’agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024.
La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro euro per l’anno 2022 e a 5.000 euro euro per gli anni 2023 e 2024.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Cosa si può fare con questo bonus
La detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per l’acquisto di mobili nuovi, grandi elettrodomestici nuovi che devono essere di classe non inferiore a:
- A per i forni
- E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie
- F per i frigoriferi e i congelatori e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Dal 1° marzo 2021, sono state eliminate le classi A+, A++ e A+++ ed è stata introdotta una nuova classificazione in scala A-G.
A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).
In cosa consiste la detrazione
L’importo detraibile massimo passa a 10.000 euro IVA inclusa dai 16.000 euro del 2021. Il limite è riferito alla singola unità immobiliare, quindi se si hanno più immobili si possono avere più bonus.
La detrazione Irpef è pari al 50% ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
I requisiti per accedere al bonus
Per ottenere il bonus si devono rispettare alcuni requisiti. Il principale è che i mobili e gli elettrodomestici devono essere acquistati a seguito di una ristrutturazione e devono essere nuovi. Inoltre, per quanto riguarda gli elettrodomestici, la classe energetica non deve essere inferiore alla A+,
I lavori di ristrutturazione
- opere destinate al risanamento o al restauro conservativo;
- ristrutturazione;
- ricostruzione di un immobile danneggiato a seguito di una calamità solo se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione da parte di imprese edili o cooperative edilizie dietro l’assicurazione di vendere o assegnare l’immobile entro e non oltre 18 mesi dal termine dei lavori;
- manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo indirizzato a parti comuni del condominio.
Per rientrare nell’agevolazione i lavori di ristrutturazione devono essere dichiarati tramite Cila, Scia o Dia oppure con autocertificazione se interessano l’edilizia libera.
I documenti per ottenere il bonus
Quando si presenta la dichiarazione dei redditi al documento si dovrà allegare:
- scontrino o fattura d’acquisto: su ogni documento deve essere presente il codice fiscale dell’acquirente, inoltre deve essere indicata la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
- ricevuta del bonifico o della carta di credito: i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale in cui dovrà essere inserita la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico. In alternativa si può pagare anche con carta di credito o di debito. Il pagamento può essere anche rateizzato a patto che la società finanziatrice effettui il pagamento della merce con con bonifico o carta di credito e l’acquirente deve avere una copia della ricevuta del pagamento;
- dichiarazione di ristrutturazione: che consiste nella comunicazione al Comune in cui è situato l’immobile tramite Cila, Scia o Dia;
- titolo abilitativo comunale: indica la data di inizio dei lavori o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Mobili ed elettrodomestici che rientrano nella detrazione
Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
I mobili che permettono di richiedere l’agevolazione possono essere inseriti anche all’interno di stanze diverse rispetto a quelle sottoposte alla restaurazione e sono:
- divani
- poltrone
- armadi
- letti
- materassi
- comodini
- sedie
- tavoli
- mensole
- librerie
- scrivanie
- cassettiere
- apparecchi di illuminazione
- mobili per il bagno
Gli elettrodomestici che permettono di chiedere la detrazione sono:
- frigoriferi
- congelatori
- lavatrici
- asciugatrici
- lavastoviglie
- forni
- forni a microonde
- grandi elettrodomestici necessari per la cottura dei cibi
- apparecchi elettrici di riscaldamento
- ventilatori elettrici
tutti i diritti appartengono alla fonte.
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