Col Bonus mobili senza ISEE Draghi regala 5000€ per tutti!
Con questo sconti potrai acquistare mobili e apparecchiature a basso consumo energetico e ambientale, specie se hai diritto anche al bonus ristrutturazioni.
Il Governo Draghi ha deciso di prorogare anche per il 2022 questo incentivo agli acquisti così da garantire a tutti un supporto economico in vista del prossimo anno.
Anche perché se ne vedrà delle belle il prossimo anno, tra Superbonus 110% limitato dall’ISEE per chi vuole rinnovare la propria villetta, fino al bonus facciate, che scadrà invece il 31 dicembre 2021.
Sono tutti incentivi sostenuti anche dall’Unione Europea, viste le ultime politiche in ottica green, tra i primi il Recovery Fund.
Tra l’altro, sempre in ottica green, anche il bonus bici sta tornando in auge, specie per chi non è riuscito ad accedere alla misura a causa del click day di novembre 2020.
Però va detto che il bonus mobili ha subito diverse modifiche nel corso del tempo, in particolare ogni volta che veniva prorogato qualcosa cambiava.
Per avere una panoramica della situazione, ti suggerisco questo video a cura del Geometra Danilo Torresi.
In questo articolo vedremo insieme come funziona questo bonus, e soprattutto quali sono i requisiti per accedere ai 5000€. Sempre se sei tra colo a cui spetta per davvero.
Bonus mobili senza ISEE: cos’è e come funziona
Il bonus mobili è una detrazione che prevede l’acquisto scontato di prodotti a basso consumo energetico e ambientale.
In questo caso si parla di prodotti quali forni, lavatrici, e anche frigoriferi, tutti però di ultima generazione, e che rientrino in quanto specificato nell’articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013, definitivamente convertito in legge 90/2013.
Il bonus in questione non è nuovissimo, proviene dal Governo Letta, ma è stato continuamente prorogato.
E ogni volta con qualcosa “in cambio”. Per mantenere questo bonus senza ISEE è stato necessario progressivamente ridurre il limite di spesa.
Per accedere a questo buono bisogna spendere entro un limite preciso.
Fino al 2020 era possibile spendere fino a 16.000 euro, ma con la Legge di Bilancio 2021 il tetto passò da 16.000 a 10.000 euro.
E di recente, con l’arrivo della Legge di Bilancio 2022, il tetto è passato da 10.000 a ben 5.000 euro. In pratica in due soli mosse il tetto è stato diviso non in due, bensì in tre.
E tutto questo per impedire che venisse richiesta l’attestazione ISEE, e l’acquisto di certi prodotti.
Bonus mobili senza ISEE per tutti: ecco quali sono detraibili
Perché venisse riconfermato il bonus mobili come “senza ISEE” è stata limitata la spesa detraibile a 5.000 euro.
Ma almeno, da quanto citato nell’art. 8 della Legge di Bilancio 2022, sono rimasti gli stessi prodotti della precedente proroga, e cioè tutti i prodotti che garantiscono le seguenti classi:
- classe energetica A,
- classe energetica E,
- classe energetica F.
Nel primo caso, la classe A è d’obbligo se vuoi acquistare un nuovo forno. Nel secondo caso, la classe E è prevista come requisito per l’acquisto di lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie. Mentre per l’ultimo caso, la classe F è come requisito solo per i frigoriferi e i congelatori.
Più un’ulteriore categoria, quella delle apparecchiature finalizzate all’arredo dell’immobile in ristrutturazione. Devi comprarla solo se rispetta almeno la classe F, e solo se sei in atto di ristrutturare l’immobile.
Devi fare molta attenzione alla classe energetica, perché determina non solo il prodotto che vuoi acquistare, ma anche l’impianto di riscaldamento di casa tua.
Ma per quale ristrutturazione è previsto il bonus mobili senza ISEE?
Come detto poco fa, il bonus mobili senza ISEE prevede l’acquisto, entro un certo limite di spesa, di forni, congelatori, lavastoviglie e altro ancora.
E in questo “altro ancora” c’è anche l’arredo e le apparecchiature relative alla ristrutturazione dell’immobile.
La ristrutturazione in questione è quella relativa a interventi per il recupero del patrimonio edilizio.
Non ti suona nuova come cosa? Se ci pensi è una delle opzioni d’intervento previste dal superbonus 110%, almeno per quanto riguarda la sezione relativa alla cessione del credito.
Più che altro, a dispetto del superbonus 110%, questi lavori devono essere iniziato l’anno prima, cioè dal 1 gennaio. E si fa riferimento all’anno dell’acquisto del prodotto.
Spiego meglio. Supponiamo tu acquisti un prodotto oggi, nel 2021. Ma questo prodotto deve essere in relazione con degli interventi che sono già iniziati, da almeno l’anno prima. Altrimenti non potrai ottenere lo sconto di 5000€.
Sennò dovrai limitarti all’acquisto dei semplici elettrodomestici da casa, tipo il forno o il congelatore, sempre se rientrano nella classe energetica prefissata (in questo caso la classe A e la classe F).
Bonus mobili senza ISEE: si può fare con ecobonus 110 o superbonus 110?
Il bonus mobili senza ISEE permette uno sconto per l’acquisto di prodotti e apparecchiature in caso di restauro e ristrutturazione dell’immobile a loro correlati.
Il punto è che solo queste apparecchiature hanno il vincolo dell’intervento correlato, cioè di dover essere acquistate qualora tu abbia in stato dell’arte un restauro o una ristrutturazione.
Altrimenti non c’è necessità, visto che si possono acquistare elettrodomestici piccoli e grandi senza vincolo di ristrutturazione.
Semmai in caso di ecobonus 110 e superbonus 110 bisogna fare dei distinguo.
Nel caso dell’ecobonus 110, si parla di uno sconto per interventi che possono riguardare o l’acquisto di una nuova auto a basse emissioni di anidride carbonica, o, proprio in merito alla casa, nuovi impianti di riscaldamento a bassa dispersione ambientale. Cioè caldaie di ultima generazione, che teoricamente sarebbero già previste anche nel superbonus 110.
Nel caso del superbonus 110, invece, si parla di una detrazione IRPEF o cessione del credito per lavori trainanti o trainati vòlti all’efficientamento energetico dello stabile (villetta, appartamento, condominio…).
Come vedi sono bonus intercambiabili, dato che vertono sempre sulla tua casa, o almeno sull’impianto energetico o edilizio.
In questo caso si potrebbe fare richiesta ad entrambi i bonus, ma non cambia nulla. Non è previsto un accorpamento tra le parti.
Tanto la detrazione non cambia a prescindere.
Bonus mobili senza ISEE: ecco a quanto ammonta la detrazione
Il bonus mobili senza ISEE garantisce fino a 5.000 euro di tetto massimo di spesa, come stabilito dalla Legge di Bilancio del Governo Draghi.
Però non sperare di ottenere uno sconto in fattura o la cessione del credito.
Col timore di aiutare troppi furbetti, che già ammorbano il superbonus 110, il Decreto Sostegni ha bloccato questa opzione, e irrigidito addirittura la detrazione a cui puoi accedere sul valore d’acquisto del prodotto.
La detrazione del bonus mobili è stabilito al 50% sul valore d’acquisto relativo all’importa lorda.
Se anche qui si apriva l’opzione della cessione del credito, l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto aumentare i controlli fiscali nei confronti dei richiedenti, e, peggio, aumentare le pene e le sanzioni in caso di frode fiscale.
Comprenderai che, a forza di storie di abusi edilizi e Reddito di Cittadinanza a furbetti quali possessori di Ferrari, l’Agenzia delle Entrate ora vuole cominciare a fare sul serio.
Pertanto, come prima azione, ha bloccato il massimale di detrazione a metà del valore d’acquisto.
E tutto questo per tenerlo senza requisito di presentazione dell’attestazione ISEE. Come già accade per molti altri bonus senza ISEE.
Bonus mobili senza ISEE: ecco come accedere ai 5000 euro!
Per accedere al bonus mobili senza ISEE, e quindi alla detrazione fino al 50% sul valore lordo dell’acquisto, dovrai tenere tutte le ricevute, i bonifici e i pagamenti rintracciati, e poi renderli noti nella Denuncia dei Redditi, così da poter richiedere lo sconto fino a 5000 euro.
Ricordati che solo i pagamenti con bonifico, carta di debito o credito sono ammessi, mentre assegni bancari, contanti o altri mezzi, non sono ammessi.
Aggiungi anche che servirà documentare tutto quanto, addebito e fatture comprese, perché l’Agenzia dovrà aver chiaro quanti beni e servizi sono stati acquistati, compresi quelli per cui s’è accesso un finanziamento rateizzato.
Ricordati che la proroga per l’accesso a questo bonus è fino al 31 dicembre 2024, dato che gli acquisti hanno come scadenza la fine del triennio 2022-2024.
Diversamente, dovrai aver seguito dei lavori con riferimento l’anno prima, nel nostro caso entro fine 2020.
Purtroppo non t’aspettare in avanti che eventuali proroghe non portino ulteriori tagli. Ti vorrei far ricordare che negli ultimi due anni, anzi nelle ultime due Leggi di Bilancio, il tetto della spesa è sceso da 16.000 fino a 5.000 euro.
I tagli purtroppo non potevano che essere inevitabili, visto che già hanno cominciato a tagliare altrove, tipo per le pensioni e per le invalidità civili INPS.
Bonus mobili senza ISEE: ecco a chi rivolgersi!
Se vuoi saperne di più sul Bonus mobili senza ISEE puoi visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Potrai vedere che le detrazioni in questo caso riguarderanno le imposte lorde per le spese del triennio 2022-2024.
Ricordati però che il tetto di spesa del bonus mobili è non oltre 5.000 euro, e che l’imposta lorda non è detraibile oltre il 50%.
Tutto questo per impedire che questo bonus non avesse il requisito dell’attestazione ISEE, come alla fine è stata necessaria per i proprietari delle villette (cioè unità immobiliari bi-, tri-, quadri-familiari).
La riduzione del tetto è dettata anche dalle modifiche che in corso d’opera Draghi ha deciso per favorire altre agevolazioni o prestazioni sociali. Perché in una Legge di Bilancio, ricordiamo, ci sono anche le pensioni, le varie quote annuali, e anche altri bonus, prorogati o meno.
Copywriter, classe 1994.
Sono nato ad Arezzo alle prime luci dell’alba dell’ultimo giorno di Settembre.
Laureato nel 2019 in Strategie e tecniche della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena, non riesco a smettere di scrivere da quando avevo 19 anni.
Appassionato di scrittura e grafica, anche durante gli studi ho contributo ad alcune pubblicazioni, e progetti grafici ed editoriali, presso alcuni enti e aziende della mia provincia di residenza.
Metodico e rigoroso, per me la scrittura è sempre stata una forma di terapia, e anche di preghiera.
Il mio motto? “Trovare sempre la quadra”.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.