Bonus mobili per chi installa condizionatori: l’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità di accedere alla “doppia” detrazione fiscale.
È il quesito posto da un contribuente l’occasione per fornire chiarimenti.
L’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore apre alla possibilità di beneficiare della detrazione fiscale del 50%, riconosciuta fino a 16.000 euro di spesa esclusivamente per il 2021.
Si tratta infatti di un lavoro di manutenzione straordinaria che presenta il requisito dell’innovazione e che produce un risparmio energetico. Pertanto, può essere da presupposto per la fruizione del bonus fiscale per l’acquisto di mobili e elettrodomestici.
Bonus mobili, via libera per chi installa condizionatori: i chiarimenti delle Entrate
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate arrivano nel pieno della stagione della dichiarazione dei redditi 2021, ed aiutano a chiudere il cerchio delle spese che è possibile portare in detrazione fiscale.
Come la stessa Agenzia evidenzia nella risposta fornita il 21 maggio 2021 sul sito tematico Fisco Oggi, sono in molti a chiedersi se l’installazione di un condizionatore consente di accedere al bonus mobili del 50%.
La risposta è affermativa. Chi installa un condizionatore a pompa di calore in casa può beneficiare della detrazione fiscale del 50% riconosciuta per i lavori di manutenzione straordinaria, quelli che in sostanza rientrano nel bonus ristrutturazioni.
Effettuare lavori di manutenzione straordinaria è un prerequisito per l’accesso al bonus mobili ed elettrodomestici che, quindi, spetta anche per chi installa un impianto di climatizzazione invernale e estiva a pompa di calore.
Sul punto, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in diverse occasioni. Ad ultimo, è stata la circolare n. 19/2020 ad includere tra i lavori che aprono le porte del bonus mobili del 50% anche l’installazione del condizionatore a pompa di calore.
Per chiarezza, si ricorda che per l’installazione dell’impianto di climatizzazione a pompa di calore è possibile accedere anche all’ecobonus del 65%, a patto però che il lavoro non si configuri come nuova installazione ma come sostituzione.
Bonus mobili, condizionatori e non solo: quando spetta la detrazione fiscale
Il bonus mobili è la detrazione fiscale legata in modo indissolubile al bonus ristrutturazioni.
Possono beneficiare dell’agevolazione IRPEF del 50%, fino ad un tetto di 16.000 euro di spesa, i contribuenti che effettuano lavori di recupero del patrimonio edilizio.
Nello specifico, il bonus mobili può essere richiesto per le seguenti tipologie di lavori:
- di manutenzione ordinaria effettuati in condominio;
- di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- di ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano entro diciotto mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
L’elenco dei casi in cui spetta il bonus mobili è lungo e articolato. Quel che è chiaro è che non è possibile beneficiarne se non si effettuano lavori rientranti nelle categorie di cui sopra.
Effettuare lavori di manutenzione straordinaria in casa consente invece di detrarre con la dichiarazione dei redditi anche la spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
A titolo di esempio, quindi, oltre all’installazione di condizionatori dotati di pompa di calore, rientrano in tale categoria anche i lavori finalizzati all’uso di fonti rinnovabili di energia, come la stufa a pellet o impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
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