Dopo il grande successo del 2020, sono stati stanziati altri incentivi per usufruire del bonus mobilità, meglio noto come il bonus bici.
Il bonus mobilità del 2020, nato per far fronte alla crisi economica causata dal Covid e finalizzata a contrastare i cambiamenti climatici, permetteva di ricevere un rimborso fino a 500 euro per un mezzo elettrico e sostenibile.
Sono 663.710 i cittadini che hanno beneficiato dei bonus acquistando bici e monopattini a basso impatto ambientale.
Bonus mobilità: i contributi
La nuova Legge di Bilancio prevede nuovi incentivi per l’anno 2021 con 20 milioni di euro previsti dal “Decreto Clima”.
Il contributo è riconosciuto, nel limite dei 20 milioni di euro, anche per gli anni 2022 e 2023, mentre il limite salirà a 30 milioni per gli anni che vanno dal 2024 al 2026.
Bonus mobilità: come funziona
Il bonus consiste in uno sconto del 30% sul prezzo di acquisto, applicato direttamente dal venditore fino a un massimo di 3.000 euro IVA esclusa.
L’obiettivo principale però, resta quello della rottamazione. Chi infatti, rottama uno scooter di classe Euro 0, 1, 2 o 3 potrà beneficiare di uno sconto maggiore, il 40% fino a un massimo 4.000 euro.
Coloro che sono residenti dei centri cittadini con un alto tasso di inquinamento potranno ottenere 500 euro per la rottamazione di uno scooter di classe Euro 2 o 3, mentre per un’auto di classe Euro 3 il contributo sale a 1.500 euro.
Il bonus mobilità viene riconosciuto per ogni mezzo demolito anche per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale e regionale.
A chi spetta il bonus
L’incentivo è rivolto ai residenti maggiorenni delle città capoluogo di provincia e regione e nelle città metropolitane (anche sotto i 50mila abitanti) e nei comuni con più di 50mila abitanti.
Si può accedere anche con la Legge 104 con una detrazione Irpef pari al 19% delle spese di acquisto e senza limite di importo.
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