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Bonus mobilità 2022: che cos’è e come richiederlo – TIMgate

La mobilità sostenibile è parte integrante del processo di transizione ecologica.

Per incentivare questo processo, torna il bonus mobilità (conosciuto anche come bonus per biciclette e monopattini). Quali caratteristiche ha il bonus mobilità 2022? 

 

 

Le informazioni più importanti 

Il bonus mobilità 2022 è un credito di imposta da utilizzare entro tre annualità. Viene riconosciuto nella misura massima di 750 euro, in favore di persone fisiche che hanno sostenuto spese per l’acquisto di biciclette – tradizionali o a pedalata assistita – o di altri veicoli per la micro-mobilità elettrica – come monopattini, segway e hoverboard – e per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility, nel periodo che va dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda l’aspetto normativo, si tratta di una misura prevista dall’art. 44 comma 1 septies del Decreto rilancio n. 34/2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020), che ha poi subito modifiche in virtù del decreto legge n. 104/2020, art. 74, comma 1, lett. d).

 

 

Le finalità

Questa misura è stata introdotta per la prima volta nel 2020 e ha subito riscosso un discreto successo. Per l’acquisto di biciclette e monopattini si potrà dunque contare su una nuova misura che, però, nel 2022 porta con sé alcune importanti novità. La finalità di base rimane la stessa.

La misura, infatti, è stata introdotta con l’obiettivo di incentivare forme di trasporto sostenibili, in grado di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini nelle aree urbane, a fronte delle limitazioni al trasporto pubblico locale imposte per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Nel lungo periodo questa misura avrà effetti altrettanto importanti: contribuirà a decongestionare i centri urbani dal traffico veicolare, a ridurre l’inquinamento atmosferico e contribuirà inoltre a diffondere abitudini più salutari.  

 

 

Le novità rispetto alle misure precedenti

La prima sostanziale differenza del bonus mobilità 2022 rispetto alle misure precedenti riguarda il fatto che non è previsto uno sconto diretto sull’acquisto di un mezzo di trasporto green, ma solo una riduzione da applicare nel momento in cui si effettua la dichiarazione dei redditi, non successiva al periodo d’imposta 2022.

In sintesi, è previsto un rimborso retroattivo valido per coloro che hanno comprato una bicicletta o un monopattino nel periodo compreso tra agosto e dicembre 2020. L’importo massimo dello sconto, come già detto, è di 750 euro e, altra novità, si potrà ottenere solo nel caso in cui venga effettuata la rottamazione di un veicolo appartenente alla categoria M1.

È inoltre necessario che il mezzo risulti intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo oppure ad uno dei suoi familiari conviventi. Altro elemento interessante, rispetto ai bonus precedenti, è che l’agevolazione prevista dal Governo, oltre che bici e monopattini, riguardi anche gli abbonamenti per il trasporto pubblico e quelli relativi ai servizi per la mobilità condivisa.

 

 

Chi può usufruire del bonus mobilità 2022

Il bonus spetta solo alle persone fisiche che hanno rispettato le condizioni richieste dall’art. 44, comma 1 septies del Decreto Rilancio ovvero:

  1. che hanno consegnato per la rottamazione, contestualmente all’acquisto di un veicolo con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dal comma 1032 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 14;

  2. che, nel periodo compreso tra il 1° agosto 2020 e il 31 dicembre 2020, hanno acquistato biciclette, anche elettriche (conosciute anche come e-bike o a pedalata assistita), monopattini o mezzi similari o hanno acquistato abbonamenti per il trasporto pubblico o abbiano fatto ricorso, per spostarsi, a servizi di mobilità condivisa o sostenibile (car sharing).

 

 

La dichiarazione dei redditi 

Il bonus può essere utilizzato come credito di imposta per ridurre le imposte dovute nella dichiarazione dei redditi. Di questo credito è possibile beneficiare entro e non oltre il periodo di imposta 2022.

Chi ne ha diritto deve dunque indicare, nella dichiarazione dei redditi che si riferisce al periodo di imposta 2021 o 2022, l’importo del credito a cui ha diritto.

Qualora il credito di imposta indicato nella dichiarazione dei redditi, che si riferisce al periodo di imposta 2021, non venga utilizzato (in tutto o in parte), è possibile riportare il residuo nella dichiarazione dei redditi dell’anno 2022.

 

 

Come richiedere il bonus mobilità 2022

Il bonus può essere richiesto solo in modalità telematica attraverso:

  1. il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate;

  2. i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

A questa incombenza può provvedere direttamente il contribuente o uno dei soggetti incaricati della trasmissione delle dichiarazioni contemplati dall’art. 3, comma 3 del DPR n. 322/1998, ovvero: dottori commercialisti, periti commerciali, ragionieri, consulenti del lavoro, centri di assistenza fiscale per imprese, lavoratori dipendenti e pensionati, associazioni sindacali di categoria tra imprenditori, soggetti iscritti nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi.

I richiedenti, dunque, dovranno presentare l’apposito modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate, intitolato “Istanza per il riconoscimento del credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità sostenibile”. Per rendere più agevole la compilazione del modulo, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto le relative istruzioni. 

 

 

Altre informazioni utili 

Una volta inviata la domanda, il sistema rilascia una ricevuta con cui attesta la presa in carico della domanda o lo scarto della stessa, indicandone nello specifico le ragioni. Importante: la domanda può essere inviata dal 13 aprile 2022 al 13 maggio 2022.

Un mese di tempo a disposizione durante il quale sarà anche possibile inviare una nuova richiesta, che sostituirà quella trasmessa in precedenza, o inviare la rinuncia al credito di imposta, utilizzando lo stesso modulo. Il credito d’imposta richiesto, infine, potrà essere successivamente erogato nella misura del 100% solo se le richieste saranno inferiori ai 5 milioni di euro (cifra totale stanziata dal Governo).

Qualora le richieste dovessero superare i 5 milioni disponibili, si procederà applicando una percentuale di ripartizione dei fondi in base al totale dei richiedenti.

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