Un assalto al bonus mobilità: rischia di diventare questo martedì 3 novembre, il “click day” previsto dal governo per chiedere il bonus che consente di ottenere un rimborso di oltre la metà del prezzo d’acquisto di bici, monopattini e altri mezzi elettrici.
Un “click day” perché i bonus verranno erogati in base al click effettuato dalle 9, seguendo l’ordine di presentazione online delle richieste di rimborso o di buono ancora da spendere, tralasciando quindi per gli acquisti già fatti e ancora non rimborsati la data della fattura. A oggi sono già stati stanziati per il bonus mobilità, sino al 31 dicembre, 210 milioni di euro, che facendo una media di 350 euro a persone coprono circa 600mila richieste. ma il governo che ha recentemente chiarito che l’erogazione continuerà, grazie a un accordo con il ministero dell’Economia, oltre l’esaurimento dei fondi con l’inserimento di nuovi fondi nella legge di bilancio.
Il rischio, dunque, è anche che al di là dei fondi disponibili il sistema per la ricezione delle richieste vada in “crash”, ma il ministero dell’Ambiente ha attivato dalla mattina del 3 novembre un team pronto a intervenire per risolvere blocchi del sistema, e chi registra problemi può chiamare il centralino del ministero al numero 0657221 o all’Urp (0657225722, urp@minambiente.it), che inoltrerà al team chiamate e quesiti.
Cos’è il bonus mobilità
Il bonus mobilità, va ricordato, è un contributo pari al 60 per cento, fino a un massimo di 500 euro, del prezzo di acquisto di biciclette (tradizionali o a pedalata assistita) e di altri mezzi elettrici per la micromobilità come monopattini, hoverboard e segway. Il bonus è valido per acquisti effettuati dal 4 maggio al 31 dicembre 2020 ed è diviso in due fasi: la prima riguarda gli acquisti effettuati fino al 2 novembre, la seconda per quelli fatti successivamente.
L’obiettivo è ovviamente quello di incentivare la mobilità sostenibile, non soltanto in termini di riduzione di emissioni ma, in tempi di pandemia di coronavirus, anche per spingere i cittadini a utilizzare mezzi tradizionalmente a uso singolo e all’aria aperta, due fattori fondamentali in questo periodo, e alleggerire così il trasporto pubblico e privato.
Bonus mobilità, come si chiede e dove si spende
La richiesta del bonus dovrà essere fatta sul portale apposito del Ministero dell’Ambiente (https://buonomobilita.it/), attivo da martedì alle 9, ora in cui le richieste potranno essere inviate. La richiesta potrà essere avanzata sia da chi chiedere il buono da spendere sia da chi ha già effettuato un acquisto e attende il rimborso.
Requisito fondamentale per la richiesta è lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, necessario per l’identificazione. Chi deve effettuare l’acquisto deve invece indicare il prodotto che intende comprare, ottenendo in cambio il buono da spendere nei negozi che aderiscono, mentre chi lo ha già effettuato un acquisto dovrà caricare sul sito la fattura o lo scontrino e indicare il codice Iban su cui accreditare il rimborso.
Possono fare richiesta tutte i maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nei capoluoghi di provincia, nei comuni con più di 50mila abitanti e nei comuni delle città metropolitane anche al di sotto dei 50mila abitanti.
Il bonus può essere usato per acquistare biciclette (con o senza pedalata assistita), handbike e in generale “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica” sia nuovi sia usati, mentre non rientrano nelle categorie cui è destinato il rimborso accessori come caschi, batterie, catene. Se, insomma, si possiede già una bici elettrica, non si può chiedere il bonus per acquistare il casco o per sostituire alcune parti.
Chi rientra nella prima poteva acquistare i veicoli in qualsiasi negozio, mentre dalla seconda fase il bonus vale soltanto per i negozi che fanno parte dell’elenco di negozianti aderenti all’iniziativa pubblicato sul sito del ministero.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.