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Bonus mobilità in programma: intanto, iniziative regionali! – Trend-online.com

Verso un futuro più sostenibile ed ecologico, il governo italiano ha pensato di erogare un Bonus per permettere l’acquisto di una biciclette, monopattini, scooter e auto elettriche. Si tratta del Bonus mobilità: prevede lo stanziamento di ben 50.000.000 di euro, in più tranches, fino al 2026.

Nel Bonus mobilità è incluso, quello che molti definiscono il Bonus biciclette, che prevede un contributo di 500 euro per acquistare mezzi di trasporto green. Per il momento, non è possibile richiederlo, ma probabilmente sarà reintrodotto durante l’autunno. Rientra, infatti, tra le misure previste dalla Legge di Bilancio 2021.

Il bonus mobilità 2020 è stato un grande successo che ha raggiunto cifre da record. Pertanto, si pensa possa essere previsto anche per il 2021, con alcune differenze rispetto allo scorso anno: per il 2021, si punta ad un cambiamento su una più vasta scala, in termini di mobilità, cercando di incentivare i cittadini all’acquisto di mezzi più sostenibili per ridurre le emissioni di Co2.

All’interno del Bonus mobilità 2021, anche il nuovo Bonus biciclette potrebbe subire alcune modifiche: si passerebbe dal rimborso del 60% al 30%

Perché è stato introdotto questo Bonus? Per incentivare la mobilità sostenibile ed ecosostenibile, in quanto le biciclette, i monopattini, gli scooter elettrici e le autovetture elettriche e ibride riducono l’impatto ambientale. Le tematiche ambientali e climatiche sono sempre più all’ordine del giorno perché la situazione del Pianeta Terra si sta aggravando ogni minuto di più.

Un piccolo passo, ogni giorno, potrebbe aiutare a migliorare la precaria situazione in cui ci troviamo, più di quanto si possa immaginare.

In questo articolo, analizzeremo in cosa consiste questo bonus e tutte le ragioni che hanno spinto il governo ad erogarlo. Ragioneremo sul futuro green e sulla sostenibilità e se, effettivamente, questo bonus e i suoi effetti si muovono in quella direzione.

Bonus mobilità: di cosa si tratta?

Si tratta di un Bonus che ha l’obiettivo di rendere più sostenibile la mobilità urbana, in direzione di un futuro più green. Naturalmente, è solo un piccolo tassello che fa parte di un più grande mosaico: entro il 2030, l’obiettivo è di ridurre del 40% le emissioni di Co2.

L’inquinamento è una problematica che diventa più seria ogni giorno di più. Per questo motivo, è sempre più sotto gli occhi delle più alte autorità. Le emissioni di Co2 hanno raggiunto punte troppo elevate, le risorse naturali non sono utilizzate correttamente: il mondo sta cambiando radicalmente.

Non bisogna studiare tanto o spostarsi. Il cambiamento climatico lo abbiamo davanti gli occhi ogni giorno. Basta, infatti, osservare i fenomeni meteorologici estremi, come il caldo torrido nelle zone più miti del pianeta, oppure, caso contrario, le gelate nelle zone più calde.

I ghiacciai, anno dopo anno, stanno scomparendo sotto i nostri piedi. Per l’uomo è arrivato il momento di fare qualcosa, ma qualcosa di concreto per evitare che questa difficile e precaria situazione peggiori sempre di più perché la situazione climatica si avvicina ad un punto di non ritorno.

Il Bonus mobilità è un incentivo che punta nella direzione del cambiamento e della sostenibilità ambientale. È stato ideato e messo in campo dal Ministero dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei Trasporti per combattere il cambiamento climatico in atto.

L’obiettivo principale di questo Bonus è, appunto, la salvaguardia del pianeta Terra, incentivando i singoli cittadini ad una mobilità più ecologica ed ecosostenibile. Ovviamente, non si tratta, in questo caso, di lunghi tratti, ma di brevi spostamenti, soprattutto nelle grandi città.

In che modo? Utilizzando mezzi di trasporto ecologici a zero, o quasi, impatto ambientale.

Ci sono state e ci sono anche alcune iniziative messe in campo dalle regioni, che vedremo successivamente, per incentivare la mobilità green.

Sul sito greenstyle.it si legge che:

“Confermato anche per il 2021, il Bonus Mobilità rappresenta senz’altro la tipologia di incentivo più consistente e nota”.

All’interno del Bonus mobilità c’è il cosiddetto Bonus bicicletta 2020 che ha previsto il 60% di rimborso per l’acquisto di biciclette, monopattini ed e-bike e può arrivare fino a 500 euro a beneficiario. Il rimborso si riferisce, però, agli acquisti sostenuti tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020.

Per quanto riguarda il rinnovo per il 2021, non si hanno ancora notizie certe né, tantomeno, quanto possa partire. 

Andiamo ad analizzare, adesso, come funzionava il Bonus mobilità e, quindi, il Bonus biciclette, lo scorso 2020.

Bonus bici: chi sono i beneficiari?

Sostanzialmente, il Bonus bici può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni, ma solo per i residenti nelle cittadine medio-grandi che abbiano una densità superiore a 50.000 abitanti, in capoluoghi di provincia o di regione. Le città, così come si legge sul sito ilbonusbiciclette.it sono le seguenti:

“[…] Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia”.

Per avere maggiori informazioni, è sufficiente collegarsi sul sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente, accedendo tramite le credenziali personali Spid oppure accedendo sul sito buonomobilita.it.

Per il rinnovo del Bonus mobilità del 2021, sono previsti sostanzialmente gli stessi requisiti, anche se, ad oggi, non si conoscono dettagli sicuri.

Bonus bici: come si richiede e quali sono le prospettive future

Richiedere il Bonus bici è stato molto semplice. Bastava collegarsi, infatti, sul sito ufficiale buonomobilita.it utilizzando le proprie credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Il Bonus bici è stato erogato in due fasi. Se la bicicletta è stata acquistata nel periodo tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020, allora si poteva richiedere il bonus tra il 14 gennaio 2021 e il 15 febbraio 2021. Andiamo a vedere in che modo.

Nella prima fase il cittadino che acquistava un mezzo di trasporto per la micromobilità pagava l’importo totale e successivamente veniva rimborsato.

In questa fase era necessario conservare la fattura attestante la spesa sostenuta, la quale doveva essere allegata alla domanda da presentare in piattaforma. Così si otteneva il rimborso pari al 60% della spesa.

Invece, la seconda fase riguarda chi ha acquistato una bicicletta a partire dal 3 novembre 2020. Sul sito ilbonusbiciclette.it si legge, però, che:

“[…] non è al momento possibile richiedere un rimborso per mancanza di fondi ma ne verranno stanziati di nuovi nel prossimo periodo”.

Analizziamo come devonoo comportarsi tutti coloro che hanno acquistato una bici dalla giornata del 3 novembre in poi.

Per la seconda fase è stato previsto uno sconto diretto sull’acquisto del mezzo. Il cliente deve pagare solo il 40% del costo del mezzo scelto e, successivamente, l’esercente ottiene il rimborso del restante 60%.

In questo caso, così come si legge sul sito dedicato ilbonusbiciclette.it, bisogna:

“[…] registrarsi sulla piattaforma, indicare il mezzo che si vuole acquistare e generare un buono spesa digitale che sarà consegnato al negoziante o al fornitore autorizzato, insieme al saldo a proprio carico, necessario per ritirare il bene”.

Bonus mobilità 2021: non solo per l’acquisto di biciclette

Il Bonus biciclette rientra nella più grande misura del Bonus mobilità. Si tratta di una misura volta ad incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto a bassa emissione di Co2 o, addirittura, nulla. Un Bonus già emesso durante lo scorso 2020 che ha avuto un notevole successo.

Pertanto, si prevede che questa misura possa essere rinnovata anche per quest’anno, anche se, per il momento, nessuna notizia è ufficiale. Infatti, il Bonus mobilità 2021 rientra tra le misure previste dalla nuova Legge di Bilancio 2021, insieme al Decreto clima. Quindi, non resta che aspettare.

Intanto, analizziamo i possibili scenari di questo bonus.

Cosa rientra nel Bonus mobilità 2021? Non è possibile ottenere il rimborso solo per le biciclette, ma anche per:

  • E-bike e naturalmente le biciclette “classiche”;
  • Automobili elettriche o ibride;
  • Monopattini elettrici;
  • Scooter elettrici.

Sul sito icer.it si legge che:

“[…] si tratta di uno sconto del 30% sull’acquisto appunto di mezzi eco-sostenibili che però sale al 40% nel caso di rottamazione di un veicolo inquinante”.

Ancora non è stato deciso nulla per questo 2021, ma molto probabilmente si tratterà anche questa volta di un click day, secondo le stesse modalità dello scorso anno. 

Tuttavia, qualcosa di diverso c’è eccome. Lo sconto previsto è differente rispetto al Bonus mobilità del 2020. In questo caso, lo sconto sarà del 30% anziché del 60%. Al 30% potrebbe sommarsi un altro 10% per un totale sconto del 40%, se si rottama un veicolo non appartenente alla famiglia green.

Per lo sconto del 30%, il limite massimo è di 3000 euro; mentre per il 40% fino ad un massimo di sconto pari a 4000 euro.

Per quanto riguarda i requisiti ancora non ci sono novità. Si presume possano essere gli stessi del Bonus mobilità dello scorso anno e, quindi: la maggiore età, la residenza in Italia e vivere in città con almeno 50.000 abitanti.

Iniziative regionali “green”

Sulla falsariga del Bonus mobilità, anche le regioni, individualmente, stanno prendendo iniziative per spingere i cittadini verso un’ottica più sostenibile e più green, da un punto di vista dei trasporti.

Alcune di queste sono davvero interessanti. Per esempio, in Emilia Romagna è stato offerto il 60% di sconto, fino ad un massimo di 500 euro, sull’acquisto di un mezzo di trasporto a zero emissioni, come e-bike, monopattini elettrici, hoverboard e segway.

D’altro canto, in Puglia è stato previsto un rimborso per ogni chilometro percorso in sella ad una bicicletta! Un bel risparmio pedalando su una bicicletta classica o elettrica per andare al lavoro. Sostanzialmente, come si legge sul sito convieneonline.it, si tratta di:

“[…] 0,20 centesimi per ogni chilometro percorso fino ad un massimo di 50 euro al mese”.

Senza dubbio si tratta di una iniziativa davvero originale!

Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.
Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: “L’insostenibile leggerezza della storia” e “L’insufficienza del linguaggio metafisico” per la rivista “Filosofi(e)Semiotiche”, e “Il movimento comunista nel cosentino” per la “Rivista Calabrese di Storia del ‘900”.
Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati.
Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.

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