Il buono mobilità destinato a chi ha acquistato biciclette e monopattini non appartiene al passato. Il governo e in particolare il Ministro dell’ambiente Sergio Costa lo hanno sempre ribadito e ora c’è una data da fissare in calendario: il ministro ha dichiarato infatti che per chi fosse rimasto fuori dalla procedura di rimborso il sito www.buonomobilita.it tornerà online dal 9 novembre.
Rimborsi per gli esclusi
Costa, in interviste su Open e a Radio Cusano Campus, ha dichiarato che il sito sarà disponibile per un mese, fino al 9 dicembre, per tutti quelli che hanno già acquistato una bicicletta o un monopattino tra il 4 maggio e il 2 novembre e sono residenti nelle città che ne hanno diritto (quelle con più di 50mila abitanti, e i capoluoghi di regione o provincia), ma sono rimasti esclusi dalle procedure di rimborso. Uno dei tanti problemi che si è verificato nelle 24 ore in cui i 215 milioni di euro stanziati sono stati disponibili è stato il fatto che molte richieste sono arrivate da chi chiedeva un buono sconto per nuovi acquisti, valido fino al 31 dicembre nei negozi convenzionati. Si è trattato di circa la metà delle richieste, 258mila su 559mila totali. E così è accaduto che alcuni tra chi si era fidato degli annunci governativi e aveva già acquistato la bici o il monopattino consapevole di poter ricevere lo sconto sia rimasto a bocca asciutta, per via delle lunghe code virtuali e dei problemi informatici di Spid. Proprio per loro ora il Ministro vuole riaprire la piattaforma, per contarli e capire quanti soldi saranno necessari per soddisfare le loro richieste.
Rimborsi in 10 giorni
Dal governo è arrivato anche un altro annuncio importante, questa volta per chi il buono è riuscito a ottenerlo: i rimborsi arriveranno in 10 giorni lavorativi sul proprio conto corrente. Se quindi si è richiesto lo sconto il 3 novembre, la data da fissarsi sul calendario è martedì 17 novembre. Dal ministero fanno sapere che le richieste, vale a dire le fatture e i dati inseriti dagli utenti, verranno controllate da un sistema informatico, che farà poi partire i bonifici. L’attesa comincia, e questa volta il governo non può più sbagliare.
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