Con la firma del premier Mario Draghi nella giornata di mercoledì 6 aprile, è arrivato il decreto che destina 650 milioni di euro all’anno, per tre anni dal 2022 al 2024, agli incentivi per auto elettriche, ibride e plug-in.
Ed ecco finalmente un altro atteso decreto, quello del cosiddetto bonus mobilità sostenibile, a favore di biciclette e monopattini elettrici ma anche di abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
Si tratta di una misura a favore dell’elettrico, uno dei punti nodali per la salvaguardia del nostro pianeta.
Il bonus si potrà richiedere da mercoledì 13 aprile, ma attenzione: riguarderà chi dal primo agosto al 31 dicembre 2020 ha sostenuto spese per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità a zero emissioni. Si tratta, inoltre, di un bonus rottamazione.
Facciamo dunque chiarezza sul bonus mobilità sostenibile, scoprendo come funziona, a chi è rivolto e come richiederlo.
Il bonus mobilità sostenibile
Le linee attuative del bonus mobilità sostenibile erano già state pubblicate in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 ottobre. Ma ora, dal 13 aprile, il bonus diventa realtà.
Ma cos’è la misura per cui sono stati stanziati 5 milioni di euro?
Si tratta di un incentivo a favore di chiunque nel periodo dal primo agosto al 31 dicembre 2020 abbia acquistato monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
Chi può richiedere il bonus
Il bonus mobilità sostenibile è in realtà un bonus rottamazione.
Ovvero, lo possono richiedere solo le persone fisiche che nel periodo dal primo agosto al 31 dicembre 2020 abbiano rottamato un veicolo di categoria M1. Cioè un veicolo con un massimo di 8 posti a sedere oltre a quello riservato al guidatore, e massa non superiore a 5 tonnellate.
Inoltre, nello stesso periodo è necessario avere sostenuto spese per l’acquisto di mezzi o servizi di mobilità a zero emissioni. Dunque occorre aver acquistato un abbonamento per il trasporto pubblico, una bicicletta elettrica o muscolare (ossia non elettrica), un monopattino elettrico o altri servizi di mobilità elettrica e sostenibile.
Ulteriore condizione per poter fruire del bonus mobilità sostenibile: chi richiede l’incentivo, o uno dei suoi familiari conviventi, deve essere l’intestatario del veicolo rottamato da almeno dodici mesi prima della data della rottamazione.
Il valore del bonus
La misura da 5 milioni di euro è stata prevista dal decreto Rilancio. In realtà 5 milioni sono il tetto massimo di spesa: questo significa che, raggiunta quella cifra, non sarà più possibile fare domanda.
È un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta. Per ogni richiedente sarà riconosciuto uno sconto massimo di 750 euro, a prescindere dalle fasce Isee.
Come richiedere il bonus
Il bonus mobilità sostenibile va richiesto all’Agenzia delle Entrate nel periodo che va dal 13 aprile al 13 maggio 2022.
Può fare richiesta del bonus il contribuente, o farlo fare al proprio commercialista. La domanda potrà essere inoltrata solo per via telematica: si dovrà inviare il modello approvato con il provvedimento di fine gennaio utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, o i canali telematici dell’Agenzia. Il nome del modello è “Istanza per il riconoscimento del credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità sostenibile”.
Sul modulo andranno indicate le spese sostenute per la mobilità sostenibile e il credito d’imposta richiesto. Se il credito di imposta indicato nella dichiarazione dei redditi che si riferisce al periodo di imposta 2021 non viene utilizzato in tutto o in parte, il residuo può essere riportato nella dichiarazione dei redditi del 2022.
Entro 5 giorni dall’invio della richiesta, l’Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta. Che conterrà la conferma della presa in carico oppure la motivazione per cui la domanda è stata respinta.
Sempre nel periodo dal 13 aprile al 13 maggio si può inviare all’Agenzia una seconda richiesta, che sostituirà quella trasmessa la prima volta.
Limiti del bonus
Il bonus mobilità sostenibile “è utilizzabile esclusivamente nella dichiarazione dei redditi” come riduzione delle imposte dovute e può essere fruito “non oltre il 2022”. Cioè può essere inserito al massimo nella dichiarazione dei redditi del 2023.
Entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione dell’istanza l’Agenzia delle Entrate dovrà “determinare la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto”. Considerando anche il già citato tetto di spesa di 5 milioni di euro.
Infine, il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali che riguardano lo stesso tipo di spesa.
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