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Bonus mobilità, tutto quello che c’è da sapere | METEO.IT – meteo.it


(foto: Wikimedia Commons)

Dopo il successo dello scorso anno, con centinaia di migliaia di italiani che hanno ricevuto un sostegno dallo Stato per l’acquisto di un mezzo di trasporto green, il bonus mobilità ritorna con una nuova serie di incentivi. Aiuti economici importanti e apprezzati, anche se vincolati a due condizioni: la prima è che il bonus riguarda esclusivamente spese già effettuate, e la seconda – più ovvia – è che questi acquisti vadano nella direzione della transizione ecologica e della sostenibilità.

(foto: Unsplash)

In estrema sintesi, il nuovo bonus mobilità è un incentivo fiscale fino a 750 euro rivolto a chi ha acquistato biciclette, monopattini elettrici o abbonamenti ai mezzi pubblici nel corso dello scorso anno, ossia nel 2020. Secondo quanto voluto dal governo, sono stati stanziati 5 milioni di euro, per fornire un contributo a chi ha già acquistato un mezzo green ma non ha potuto usufruire del precedente bonus. Naturalmente l’obiettivo del provvedimento non è di incentivare ulteriori acquisti, ma di dare un riconoscimento economico a chi si è mosso in anticipo, spinto da ragioni di sostenibilità ambientale oppure nella speranza di godere di uno dei bonus passati.

Ecco come funziona il nuovo bonus

Anzitutto occorre chiarire che il nuovo bonus mobilità ha uno spettro d’applicazione molto più ampio rispetto a quello precedente. Finora, infatti, si dava la possibilità di richiedere il rimborso solamente nel caso di acquisto di un monopattino elettrico, di una bicicletta tradizionale oppure di una a pedalata assistita.

Il nuovo bonus mobilità proposto dal Governo Draghi, invece, prevede anche agevolazioni per coloro che hanno viaggiato sui mezzi pubblici con abbonamenti o che hanno utilizzato i servizi di mobilità elettrica in condivisione (cioè i servizi di sharing). A rappresentare il vincolo più stringente è però il fattore tempo: l’incentivo spetta solo a chi ha sostenuto la spesa e acquistato il mezzo o il servizio nel periodo che intercorre tra il 1° agosto 2020 e il 31 dicembre 2020, avendo rottamato all’interno dello stesso arco di tempo un veicolo altamente inquinante.

(foto: Unsplash)

Con altamente inquinante, in particolare, si intende che deve avere emissioni di anidride carbonica comprese tra 0 e 100 grammi al chilometro, oppure rientrare nella cosiddetta categoria M1 – che include i veicoli per il trasporto di persone con al massimo 8 posti a sedere, oltre al conducente – ed essere di proprietà da almeno 12 mesi di chi fa richiesta di bonus. Come anticipato, il rimborso consiste in un credito di imposta potenzialmente fino a 750 euro, maggiore rispetto al bonus precedente che si fermava a un massimo 500 euro, e da utilizzare distribuito su 3 annualità a partire dal 2020. Vale a dire, da spalmare negli anni fiscali 2020, 2021 e 2022.

Ancora incerte le modalità di rimborso

Il processo per richiedere il riconoscimento del credito d’imposta è – almeno sulla carta – piuttosto semplice, e prevede alcuni step obbligatori. La domanda va inoltrata in via telematica con apposita domanda all’Agenzia delle entrate, e al suo interno deve essere specificato l’importo della spesa sostenuta.

Sarà poi la stessa Agenzia delle entrate a stabilire con un provvedimento, entro i 90 giorni dell’entrata in vigore del decreto, le modalità e le tempistiche di erogazione delle somme. Ciò significa che tutto si concluderà intorno alla fine di gennaio 2022. Il rimborso che spetterà a ciascuna persona sarà definito in base alle risorse stanziate, pari a 5 milioni di euro, e al numero di richieste valide pervenute. Insomma, il valore effettivo del bonus individuale a oggi è ancora sconosciuto, e sarà definito con precisione solo una volta raccolte tutte le domande e avere equamente ripartito la somma complessiva. Finora, peraltro, non è ancora stata fissata nemmeno la data ultima per la sottomissione delle domande.

(foto: Unsplash)

È bene precisare, facendo riferimento alle indicazioni fornite dal Ministero dell’economia, che il bonus non è in ogni caso cumulabile con altre agevolazioni fiscali che abbiano come oggetto le stesse spese. Insomma, anche se si tratta di mobilità green non si possono mettere insieme più bonus contemporaneamente.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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