Pavimentazione tutta nuova grazie ai bonus casa 2021. E sconto del 50% anche per recinzione, cancelli e inferriate alle finestre. In più, se si rifà il pavimento esterno, si può avere anche il bonus mobili.
Nuovo look dunque alle parti dedicate all’outdoor, ma nel caso delle pavimentazioni c’è differenza se si tratta di nuova pavimentazione o se semplicemente si prevede di sostituire la precedente modificando superficie e materiali.
Ecco le regole definite per i bonus pavimenti, ma se vuoi avere una panoramica dettagliata con schemi, esempi e importi agevolati, consigliamo la guida Outdoor, le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli interventi , un riepilogo degli interventi “leggeri” che non richiedono autorizzazioni e comunicazioni comunali e che possono rientrare nel Superbonus tra gli interventi trainati.
Bonus pavimento per mattonelle di portico e giardino: regole
Per quanto riguarda le aree esterne private, nell’ambito degli interventi di ristrutturazione le pavimentazioni sono sempre ammesse alla detrazione del 50% quando l’intervento rappresenta una novità rispetto alla situazione preesistete.
Si deve trattare dunque di:
– nuova pavimentazione,
– sostituzione della precedete modificando la superficie e i materiali.
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In questo secondo caso non ci sono limiti alla creatività e ai materiali o alla finalità della nuova realizzazione, che può essere, ad esempio, anche finalizzata a consentire un più agevole parcheggio per le auto.
Unica condizione richiesta è quella di rispettare i regolamenti comunali in riferimento alle superfici a pavimento rispetto a quelle a verde. Può essere infatti richiesto il rispetto di una dimensione specifica in relazione alla tipologia di materiali che si intende utilizzare quando si vuole intervenire su un’area urbanisticamente destinata a giardino di pertinenza.
Se invece si vuole sostituire un pavimento che già esisteva, questo presuppone la modifica contemporanea della superficie e dei materiali, per cui l’intervento deve rientrare nell’abito della manutenzione straordinaria.
La semplice sostituzione dei materiali rovinati, invece, rientra nella manutenzione ordinaria e di conseguenza non risulta fiscalmente agevolabile in tutti i casi in cui l’intervento è realizzato su immobili di proprietà privata.
Se invece si tratta di condominio o minicondominio, a partire dalle villette bifamiliari, quindi, c’è il via libera anche alla manutenzione ordinaria.
UTILE!! >>>>> Manutenzione ordinaria o straordinaria? Quali sono le differenze? E quali le definizioni che consentono di inquadrare gli interventi edilizi nell’una o nell’altra? Qui tutto
Portico nella villetta
Facciamo un esempio: un portico è costituito da mattonelle consumate che si vogliono togliere e sostituire con un’altra tipologia di mattoni. In questa situazione è possibile ottenere la detrazione in caso di sostituzione delle mattonelle con altre di un diverso materiale, purché la nuova superficie da ripavimentare sia minore, maggiore o di forma differente rispetto alla precedente.
CONSIGLIO!! Basta restringere o allargare un po’ l’area nella quale dovranno essere posti i nuovi mattoni, o prevedere una superficie con una diversa figura geometrica per avere il diritto alla detrazione.
Se invece ci si limita a sostituire il pavimento rovinato con un altro, anche di diverso materiale, ma restando nell’ambito della stessa dimensione del portico la detrazione non è ammessa.
Queste indicazioni valgono per tutte le aree esterne già pavimentate.
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Come funziona per le scale?
La nuova pavimentazione, è agevolata anche quando si tratta di intervenire sulle scale. Se c’è necessità di cambiare i gradini, infatti, si può contare sull’aiuto del Fisco. Valgono però le indicazioni viste in precedenza: anche in questo caso si deve trattare di un intervento innovativo. Di conseguenza la scalinata non può essere rifatta com’era ma occorre prevedere nuovi materiali e modifiche rispetto a quella precedente. Oppure si deve trattare proprio di una nuova realizzazione.
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Pavimento e bonus mobili
Quando si interviene sul giardino è possibile anche avere lo sconto sui mobili di casa. Come precisato in fatti dalle Entrate da ultimo con la circolare 19/2020, Il bonus mobili spetta anche qualora i mobili e i grandi elettrodomestici siano destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato tale acquisto sia effettuato sulle pertinenze dell’immobile stesso, anche se autonomamente accatastate.
Quindi via libera alla nuova cucina con lo sconto del 50% anche se l’intervento ha riguardato solo il rifacimento dell’area esterna di pertinenza, purché si tratti di un intervento di tipo edilizio vero e proprio.
Niente agevolazione, invece, se si tratta di un intervento agevolato sì dal bonus casa ma che riguarda solo interventi finalizzati alla sicurezza, come quelli elencati poco sopra. Come chiarito infatti dall’Agenzia con la circolare 10/2014, gli interventi per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi sono interventi ammissibili alla detrazione esclusivamente in base alla loro finalità, a prescindere dal loro inquadramento tra gli interventi edilizi di cui all’art. 3 del d.P.R. n. 380 del 2001, per cui la fruizione della detrazione per le spese sostenute per l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi non consente di per sé di fruire dell’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
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L’Agenzia lascia però uno spiraglio. Nella stessa circolare precisa infatti che Nell’ipotesi, tuttavia, in cui le misure di prevenzione, per le loro particolari caratteristiche, siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di cui al citato art. 3, comma 1, si ritiene possibile avvalersi anche dell’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
La verifica, quindi, va fatta caso per caso.
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