Continuano le proposte del Parlamento per sostenere il settore dell’auto.
Dopo la proroga dell’Ecobonus, l’incentivo pluriennale per chi comprerà una vettura nuova, si parla anche del bonus pneumatici, un contributo statale fino a 200 euro a beneficiario per l’acquisto di un treno di gomme per i veicoli di categoria M (autoveicoli). Questa agevolazione è stata inserita con un emendamento al decreto Energia ed è attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari: il bonus potrà contare su un fondo di 20 milioni di euro fino al 31 dicembre 2022.
Il bonus pneumatici sarà riconosciuto solo per le coperture di classe A o B, due tipologie a bassa resistenza al rotolamento che garantiscono un miglior rendimento in termini di consumo carburante, stabilità e aderenza in condizioni critiche (presenza di neve e ghiaccio). “Oggi in Italia”, spiega in una nota Assogomma, “consumiamo circa 40 miliardi di litri di carburante per autotrazione, tra benzina e gasolio, con una spesa stimabile in circa 60 miliardi di euro. Con l’impiego di pneumatici di classe A o B, opportunamente gonfiati, si potrebbe invece dar luogo a un risparmio stimato di oltre 2 miliardi di litri, pari a oltre 4 miliardi di euro, evitando emissioni di CO2 (anidride carbonica) nell’ordine di 7 milioni di tonnellate all’anno”.
Come ottenere il bonus?
L’incentivo sarà erogato sotto forma di sconto sul prezzo d’acquisto degli pneumatici. In seguito, il rivenditore avrà 4 mesi di tempo dalla data di emissione dello scontrino fiscale (o della fattura) per richiedere il rimborso del buono fruito dal cliente.
Bonus da sfruttare per il ritorno alle coperture estive
Ricordiamo che il 15 aprile cessa l’obbligo per gli automobilisti di circolare con pneumatici invernali, con la nuova indicazione di rimontare le coperture estive. Il passaggio da una copertura all’altra non è imposto a tutti i guidatori, ma dipende dal tipo di gomme invernali, che potranno restare sul mezzo solo se il codice di velocità (indicato sul lato della gomma) non è inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione.
A prescindere dalla normativa in vigore, è consigliabile nel periodo primavera-estate montare gomme estive, più sicure delle invernali grazie alla mescola più dura che evita il deterioramento a contatto con l’asfalto durante le alte temperature. Gli pneumatici estivi lavorano dunque in condizioni ottimali, offrendo migliori prestazioni sia in termini di frenata che di aderenza.
Per chi ha già in garage un treno di gomme estive, sarà necessario verificare che non siano usurate, un controllo necessario se lo pneumatico viene utilizzato da più anni. La profondità degli intagli del battistrada deve essere almeno di 1,6 millimetri, un valore al di sotto del quale si rischia una multa fino a 335 euro. Un metodo “fai da te” per accertarsi della bontà della copertura è l’inserimento di una moneta da un euro nelle scanalature del battistrada: se le stelle sul bordo sono visibili, allora lo spessore dello pneumatico è inferiore alla misura imposta per la circolazione.
Cambio pneumatici: le sanzioni
Chi è soggetto al cambio ma non lo effettua, rischia una sanzione amministrativa da parte delle forze dell’ordine che varia dai 422 ai 1.695 euro, nonché il ritiro del libretto di circolazione. È bene anche tenere a mente che un eventuale sinistro con pneumatici non regolari potrebbe permettere alla compagnia assicurativa di rivalersi per i danni risarciti ai terzi, chiedendo all’assicurato la restituzione delle somme liquidate.
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