Bonus Ristrutturazione,
Ecobonus, Sismabonus,
Bonus Facciate, Superbonus 110%.
La “selva” di agevolazioni proposte dal Fisco per gli
interventi edilizi è piuttosto fitta ed è soggetta
a regole diverse, secondo il beneficio richiesto. Lo dimostra
l’interessante quesito posto alla posta di FiscoOggi da un
contribuente in merito al Bonus Ristrutturazione, dedicato al
recupero del patrimonio edilizio:
per richiedere la detrazione del 50% senza
utilizzare la cessione del credito, è comunque necessario avere
l’asseverazione del tecnico o il visto di
conformità?
Cos’è il Bonus Ristrutturazione
Ricordiamo che il Bonus Ristrutturazione, disciplinato dall’art.
16-bis del DPR 917/86 e poi dall’art. 16, comma 1 del D.L. 63/2013,
permette di usufruire di una detrazione del 50% per le
spese sostenute fino al 31 dicembre
2021, per un ammontare complessivo non superiore a
96.000 euro per unità
immobiliare.
In particolare il comma 1, lettera b) dell’art. 16-bis del DPR
917/86 stabilisce che la detrazione si applica agli interventi b),
c) e d) dell’art. 3 del DPR n. 380/2001 effettuati
sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria
catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze.
Ciò significa che rientrano nell’agevolazione i seguenti
interventi:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e di risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Come usare il Bonus Ristrutturazione
Per accedere alle agevolazioni fiscali per
interventi di recupero del patrimonio edilizio è possibile
scegliere tra:
- detrazione, ripartita in 10 quote annuali di
uguale importo; - sconto in fattura;
- cessione del credito.
Detrazione
Per usufruire della detrazione basta indicare
nella dichiarazione dei redditi i dati catastali
dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli
estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli
altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Sconto in fattura
Lo sconto in fattura consiste in un contributo, sotto forma di
sconto sul corrispettivo dovuto, di importo
massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato
dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi
agevolati. Questa soluzione è ideale per incapienti e per
soggetti a regime di tassazione separata.
Cessione del credito d’imposta
Il credito d’imposta corrispondente alla
detrazione spettante viene ceduto ad altri
soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri
intermediari finanziari, con facoltà di successive
cessioni.
La cessione può essere disposta in favore di:
- fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli
interventi; - altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di
lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti); - istituti di credito e intermediari finanziari.
L’asseverazione è obbligatoria in caso di Bonus
Ristrutturazione?
Come ha evidenziato Fisco Oggi nel rispondere al quesito del
contribuente, per richiedere la detrazione del 50% delle spese
sostenute per la realizzazione degli interventi di recupero del
patrimonio edilizio non è obbligatorio presentare
l’asseverazione tecnica relativa agli interventi
effettuati e il visto di conformità.
Questi documenti sono richiesti, in alcuni casi dalla normativa
che disciplina le regole per usufruire del
Superbonus e, in particolare, quando si sceglie di
utilizzare la cessione del credito d’imposta o lo sconto in
fattura.
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