Trapelano le prime indiscrezioni sul destino dei Bonus casa. Nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 ottobre 2021, contenente le linee programmatiche della nuova Legge di Bilancio 2022 attesa sul finire di dicembre 2021, pare possa trovare posto la proroga al 2022 di un importante Bonus senza ISEE già attivo e che permette di attenere fino a 1.800 euro di detrazione IRPEF se si realizzano particolari lavori.
Stiamo parlando del Bonus Verde, il contributo che terminerà la sua corsa il 31 dicembre 2021 in attesa dell’ufficializzazione della proroga prevista con la nuova Manovra di Bilancio.
Ma vediamo subito di cosa si tratta, quali sono le caratteristiche e i requisiti da rispettare per ottenere il riconoscimento del Bonus Verde, senza tralasciare le ultime novità del Governo Draghi al riguardo prima della fumata bianca sulla Legge di Bilancio 2022.
Agli interessati ad avere qualche informazione in più sui possibili scenari di rinnovo al 2022 dei bonus ristrutturazione casa si consiglia la visione di un interessante video YouTube di Rinalda Borra. Nella guida verranno analizzate tutte le proposte al vaglio dell’Esecutivo.
Bonus Verde 2021: cos’è
Il Bonus Verde fa parte della miriade di contributi concessi sin dall’inizio della pandemia dal Governo Conte, poi riconfermato dal suo successore, Mario Draghi. Rientra nel pacchetto delle agevolazioni aventi ad oggetto la ristrutturazione di un immobile, o meglio le aree verdi di un edificio.
Già, perché il Bonus Verde viene concesso alle famiglie come contributo per coprire le spese dei lavori effettuati sulle aree verdi della propria casa, giardino, terrazzo e via dicendo.
Ma non è solo questa la motivazione che ha spinto il Governo alla proroga nel tempo. Alla base c’è una ragione più ampia, riguardante l’intera economia nazionale.
L’intento è di ridare una boccata di ossigeno a quei settori, nel caso in questione quello edile, gravemente colpiti dalla crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Sul Bonus Verde, però, va fatta una premessa.
I beneficiari non riceveranno alcuna somma in denaro, come avviene per molti altri Bonus senza ISEE introdotti dalla Legge di Bilancio 2021 fino ad arrivare al Decreto Sostegni bis, ma sotto forma di detrazione fiscale con tetto massimo di 1.800.
Ma procediamo con ordine e vediamo come accedere al Bonus.
Bonus Verde da 1.800 euro senza ISEE: come accedere alla detrazione
Il funzionamento del Bonus senza ISEE in questione è molto semplice. A chi effettuerà particolari lavori previsti dalla guida al Bonus Verde messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, ente gestore del contributo, verrà riconosciuta una detrazione sulle spese sostenute, entro il tetto massimo di 1.800 euro.
Fino a quanto la proroga al 2022 prevista nel DPB approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 19 ottobre non verrà ufficializzata, il Bonus Verde potrà essere richiesto entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
In verità, il Documento Programmatico di Bilancio smuove un po’ le acque sul futuro dei bonus ristrutturazione casa.
Tranne che per il Superbonus 110%, la cui proroga al 2023 è stata confermata nella Nadef, tutti gli altri (Bonus facciate 90% incluso) sono lasciati a brancolare nel buio circa il rinnovo o meno al 2022, nonostante la scadenza al 31 dicembre 2021 sia sempre più vicina.
Bonus Verde da 1.800 euro senza ISEE: a chi spetta
Lo abbiamo anticipato in precedenza: il funzionamento del Bonus Verde 2021 non è affatto complicato. Lo stesso si può dire per i requisiti e le condizioni da soddisfare per essere ammessi al beneficio.
Innanzitutto, la misura è rivolta a tutti. Non esistono limiti di reddito o patrimonio per accedere al contributo, ISEE compreso.
In poche parole, tutti a prescindere dal valore del proprio reddito ISEE potranno beneficiare della detrazione IRPEF fino a 1.800 euro implicita nel Bonus Verde.
L’agevolazione inserita nella Legge di Bilancio 2021 si pone, quindi, come misura universale svincolata da qualsiasi requisito.
Pertanto, chi desidera rinnovare giardini, balconi, terrazzi, pergolati, pensili non deve aspettare altro tempo. È vero che il DPB approvato qualche giorno fa getta le basi per una proroga del Bonus Verde al 2022, ma il cerchio si chiuderà definitivamente con la Legge di Bilancio 2022.
Per il momento, di ufficiale c’è solo la scadenza del contributo al 31 dicembre 2021.
Insomma, è meglio attenersi alla scadenza e fruire del contributo entro tale termine, piuttosto che rimanere con un pugno di mosche in mano qualora nel testo ufficiale della Manovra di Bilancio 2022, partorito dal Governo Draghi, non ci fosse spazio per il Bonus Verde da 1.800 euro.
Bonus Verde senza ISEE: come funziona la detrazione fino a 1.800 euro
Il funzionamento della detrazione prevista dal Bonus Verde 2021 non è diverso rispetto a quanto previsto per gli altri Bonus senza ISEE appartenenti al pacchetto dei bonus ristrutturazione casa. A cambiare è solo la percentuale di detrazione del 36% per il Bonus Verde.
Tale percentuale, applicata su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro, restituisce come risultato l’ammontare massimo di detrazione a cui si ha diritto.
Più nello specifico, la spesa sostenuta per realizzare i lavori sulle aree verdi (giardini, pensili, terrazzi, etc.) non dovrà superare l’importo di 5.000 euro. La detrazione massima consentita a cui si avrà diritto è di 1.800 euro.
Questa sorta di “sconto” verrà spalmato su 10 anni, con rate annue di 180 euro. Attenzione!
Il Bonus Verde senza ISEE non si sostanzia nell’erogazione di una somma di denaro al beneficiario, ma la spesa sostenuta per mettere a punto gli interventi verrà portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Va fatta, poi, un’altra premessa: non tutte le spese supportare per la realizzazione di lavori sulle aree verdi del proprio immobile sono ammesse alla detrazione IRPEF del 36%. Gli interventi devono essere esclusivamente di natura straordinaria.
Pertanto, sono esclusi dal Bonus Verde senza ISEE da 1.800 euro i lavori di manutenzione ordinaria, come la potatura delle piante, degli arbusti, il taglio dell’erba e via dicendo.
Bonus Verde senza ISEE: quali interventi rientrano nella detrazione IRPEF del 36%
Gli interventi ammessi al Bonus Verde 2021 sono stati in parte anticipati nei paragrafi precedenti. La logica di base è che vengano effettuati lavori in grado di apportare significative migliorie delle aree verdi esterne agli immobili.
Che si tratti di un giardino, una terrazza, un pergolato non fa alcuna differenza. Ciò che conta è che sia realizzato un intervento che migliori la condizione di quest’area rispetto alla condizione precedente.
Stando a quanto riportato nella comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, accessibile da QUI, sono consentiti lavori su tettoie e pensiline, costruzione di pozzi e coperture per le aree verdi, oltre alla creazione di sistemi di irrigazione del prato o giardino.
In linea generale, si possono portare avanti solo interventi di manutenzione straordinaria riguardanti prati, giardini e qualsiasi altra area verde.
Anche l’acquisto di piante e arbusti rientra nel Bonus Verde fino a 1.800 euro purché facciano parte di un programma importante di cambiamento dell’area verde o del giardino.
Semaforo verde anche per le spese sostenute nel caso in cui si è fatto affidamento a dei professionisti, come ad esempio arredatori d’esterni, architetti, geometri e altre figure professionali.
Tale spese, come tutte le altre, sono ammesse alla detrazione IRPEF del 36%, comprese quelle sostenute per rinnovare le parti comuni verdi di condomini.
Bonus Verde 1.800€: quali lavori sono esclusi
Vediamo ora quali lavori sono esclusi dal Bonus Verde fino a 1.800 euro. In precedenza, è stato detto come il contributo copre soltanto le spese connesse ad interventi di natura straordinaria. Sono quindi esclusi gli interventi sulle aree verdi di routine, come il taglio dell’erba e la potatura degli arbusti.
Non solo, anche i lavori in economia, vale a dire quelli realizzati dal proprietario dell’immobile in autonomia non sono ammessi alla detrazione IRPEF del 36%.
Per essere più chiari, il Bonus senza ISEE per il Verde non copre le spese sostenute dal titolare dell’immobile, ad esempio per l’acquisto del materiale utile alla realizzazione degli interventi.
Altro esempio che non porta alla detrazione è quello di un lavoro su un manto erboso finalizzato alla realizzazione di un campo da calcio o ad altro uso sportivo.
Ciò non significa che non si potranno mettere a punto interventi di questo tipo. Semplicemente le spese supportate per la realizzazione autonoma di queste opere non sono ammesse al Bonus Verde con detrazione fino a 1.800 euro.
Bonus Verde: Draghi conferma la proroga al 2022?
Gli ultimi giorni dell’anno saranno particolarmente significativi per l’Esecutivo di Mario Draghi. Occorrerà chiudere il cerchio su alcuni provvedimenti chiave, il più importante riguarda l’approvazione della Legge di Bilancio 2022.
Tra gli argomenti sul tavolo, quello riguardante il destino dei Bonus casa e altre agevolazioni già attive riconosciute a famiglie, Partita IVA e imprese. Ci si chiede, insomma, quali verranno prorogati al 2022, e quali spireranno definitivamente sul finire dell’anno in corso.
Mentre il futuro del Superbonus 110% è scritto, si inizia a delineare anche il futuro del Bonus Verde senza ISEE grazie al DPB approvato lo scorso 19 ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Nel documento, che anticipa quali saranno le azioni di intervento contemplate dalla nuova Manovra di Bilancio 2022, pare ci sia spazio per la proroga al 2022 del Bonus Verde.
Cosa significa? Molto probabilmente gli interessati a sostenere spese per rinnovare le aree verdi del proprio terrazzo o giardino potranno continuare a fruire della detrazione al 36% del Bonus Verde fino a 1.800 euro anche nel 2022.
Basta solo attenderne la conferma nel documento ufficiale delle Legge di Bilancio 2022, disponibile entro la fine del 2021.
Collaboratore giornalistico, classe 1985.
Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l’Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall’economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell’amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Il mio motto? “Non c’è niente che io non possa imparare”.
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