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Bonus senza ISEE in scadenza! 3 mesi per un regalo da 1.800€ – Trend-online.com

L’estate è finita adesso è il momento più propizio per cominciare a pensare di mettere a soqquadro il terrazzo o il giardino con un rinnovo o una bella sistemazione.

Soprattutto perché per altri tre mesi di tempo sarà disponibile il bonus verde, un contributo che consiste in uno sconto che arriva fino a 1.800 euro se si eseguono rinnovi o operazioni di manutenzione straordinaria sulle aree scoperte.

È un bonus che può essere usato non solo per gli interventi di sistemazione dell’area, ma anche per acquistare piante e alberi. Inoltre, fa parte della famiglia di bonus senza ISEE, cioè degli incentivi accessibili a prescindere dal reddito del richiedente e che non accrescono lo stesso.

Purtroppo c’è anche un lato negativo e cioè che il  sta per scomparire per sempre dalla circolazione. Da un punto di vista normativo la sua scadenza è prevista per il 31 dicembre 2021 e questo bonus a dir la verità non ha moltissime speranze di essere rinnovato.

Da un lato la crisi generale e dall’altro le volontà di Draghi, di tagliare i bonus minori per destinare fondi maggiori agli ammortizzatori sociali, non giocano a favore di una sua sopravvivenza. A cui si aggiunge che sul piano delle agevolazioni dell’Agenzia delle Entrate priorità lo hanno sempre le tre maggiori: Superbonus 110%, bonus facciate e bonus casa.

Perciò, non sapendo cosa accadrà al bonus verde, è meglio affrettarci a capire come funziona e come richiedere questi contributo, perché tra tre mesi potrebbe sparire dalla circolazione.

In alternativa, una panoramica completa e dettagliata del bonus verde si trova nel video YouTube di Detrazioni Facili:

 

Tutti i segreti del bonus verde 2021 con 1.800 euro di sconto e senza ISEE

Ad occuparsi del bonus verde, come di tutti i tipi di agevolazioni che in qualche modo hanno a che fare con le sistemazioni edilizie, è l’Agenzia delle Entrate e perciò tutte le informazioni dettagliate possono essere consultate nella guida ufficiale sul sito.

Il bonus verde consiste in una detrazione pari al 36% per ogni spesa che riguardi interventi su aree scoperte quali: rinnovo, sistemazione e operazioni di manutenzione straordinaria. 

Il massimale di spesa ammesso dal bonus verde è di 5.000 euro, con un importo totale della detrazione che può quindi arrivare al limite massimo di 1.800 euro non oltre, poiché è pari al 36%.

Per quanto riguarda gli edifici condominiali la spesa massima si calcola in base al totale delle unità abitative, cioè 5.000 euro ciascuna.

Si può usare il bonus verde direttamente con lo sconto in fattura?

Purtroppo il bonus verde non fa parte degli incentivi per cui si può richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Entrambe le opzioni sono vantaggiose perché permettono un risparmio immediato, che consiste in uno sconto applicato direttamente in fattura o nella possibilità di recuperare velocemente liquidità cedendo la detrazione spettante ad una banca.

Resta invece valida come opzione di utilizzo la detrazione Irpef, cioè si pagano in anticipo tutte le spese e poi il 36% di credito spettante per il bonus verde viene rimborsato con una riduzione di tasse per quell’importo, spalmato nel corso di dieci anni e in dieci quote.

Per recuperare l’importo al pari delle classiche detrazione sarà necessario che le spese sostenute e coperte dal bonus verde siano inserite nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi PF). Inoltre, la modalità di pagamento non dovrà avvenire in contanti ma solo usando un sistema tracciabile di pagamento, tuttavia sono ammessi gli assegni.

Che interventi e spese sono coperti dal bonus verde 

Adesso cerchiamo di capire meglio come funziona il bonus verde, cioè quali tipi di operazioni copre con il suo finanziamento.

A parte le ovvie operazioni che riguardano una massiccia sistemazione, il bonus copre copre anche operazioni che riguardano la manutenzione non ordinaria, oppure là creazioni di pozzi, impianti di irrigazione e tetti verdi.

Nel complesso delle spese ammesse possono essere inseriti anche i costi dei tecnici, cioè le eventuali spese di progettazione.

Inoltre, nel caso in cui si attui un’operazione di rinnovo generale del giardino o del terrazzo, allora l’importo spettante di bonus verde potrà essere e usato anche per l’acquisto di esemplari di alberi e piante.

Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria come le spese per il mantenimento vegetativo di piante ed alberi, questa è ammessa solo in un caso, cioè se i costi sono stati affrontati per mantenere in vita esemplari di interesse storico o paesaggistico, ad esempio gli alberi secolari.

È ammessa la costruzione di tutti i tipi di tetti verdi come anche di coperture a verde in genere.

Mai invece si possono scaricare con il bonus verde le spese sostenute per la costruzione delle serre bioclimatiche, che in realtà non sono ammesse neanche dal Superbonus 110%.

Inoltre, se il bonus verde copre anche eventuali spese di progettazione per il rinnovo dell’area, parallelamente non copre i cosiddetti lavori in economia, cioè quando si acquista il materiale e si eseguono i lavori di propria mano.

Il bonus verde è utilizzabile se si usa anche il bonus casa? 

Passiamo alla cumulabilità del bonus verde, con il termine “cumulabilità” si intende la possibilità di usare più di un bonus contemporaneamente.

In genere l’Agenzia delle Entrate ammette questa opzione, che varia in base ai diversi incentivi, ma solo se le agevolazioni richieste non vengono applicate allo stesso servizio o intervento.

Per farla breve il bonus verde può essere usato anche con il bonus casa, che copre senza troppi problemi le ristrutturazioni in generale delle abitazioni.

Il bonus casa 2021 consiste in uno sconto del 50% e ha un massimale di 98.000 euro, poi può essere usato sia con cessione del credito che con sconto in fattura, cioè potrete direttamente pagare alla ditta la metà dei costi.

Ovviamente resta valida come opzione di utilizzo, qualora lo si scegliesse, anche una detrazione Irpef in dieci anni.

Per il bonus casa è previsto un termine analogo a quello del bonus verde cioè il 31 dicembre 2021. Tuttavia, il bonus casa è una delle agevolazioni principali e in ogni caso dopo questa data essa non scomparirà, poiché se anche non fosse prorogata, così come la conosciamo, si avrebbe soltanto una riduzione di importo, con la detrazione al 36% e il massimale a 48.000 euro.

Il bonus verde dà diritto a richiedere il bonus mobili 2021?

Se vi state chiedendo se il bonus mobili 2021 e il bonus verde possono essere usati in contemporanea la risposta è no. Almeno non nel senso che c’è un divieto di usarli allo stesso tempo, solo che da un punto di vista tecnico le operazioni coperte dal bonus verde non sbloccano il bonus mobili.

Il bonus mobili 2021 ha infatti un solo requisito cioè può essere usato solo per acquisti da destinarsi ad immobili appena ristrutturati, ma tecnicamente il bonus verde copre il lavori di sistemazione e rinnovo non le ristrutturazioni edilizie, perciò non dà diritto al primo incentivo.

Ad ogni modo il bonus verde ha vita a sé stante, cioè qualora effettuaste lavori che danno diritto al bonus mobili, ad esempio quelli coperti dal bonus casa, allora non c’è incompatibilità tra i due.

Non solo, il bonus mobili dà diritto ad acquistare grandi elettrodomestici e mobili solo per gli immobili appena ristrutturati, ma non c’è l’obbligo di destinare gli oggetti all’area al centro di intervento edilizio. Questo vuol dire che qualora ad esempio decideste di ristrutturare ambienti come bagno e cucina e poi di usare il bonus mobili, allora sarà possibile acquistare con quest’ultimo anche arredi per giardino o terrazzo, a prescindere se abbiate usato o meno il bonus verde.

Ricordiamo che in ogni caso il bonus mobili 2021 consiste in una detrazione Irpef del 50% dei costi da scontare al pari del bonus verde in dieci anni.

A differenza del bonus verde però non ammette il pagamento con assegno e ovviamente anche con contanti. 

Bonus Verde e bonus risparmio idrico: un matrimonio originale!

Infine, un incentivo indipendente, che non dà problemi di cumulabilità, ma che è molto utile se usato con il bonus verde, parliamo del bonus risparmio idrico.

Questo bonus consiste in 1.000 euro di finanziamento per la sostituzione di docce, rubinetti e sanitari con nuovi elementi a flusso d’acqua controllato.

Il bonus risparmio idrico può essere usato in qualsiasi zona della casa, non solo bagno e cucina, questo vuol dire che potrete sostituire anche eventuali rubinetti e docce in giardino, se però sono a flusso d’acqua limitato. 

Il bonus risparmio idrico dovrebbe essere attivo a breve, perché aspetta il suo decreto attuativo senza il quale non si può fare richiesta, dopo aver avuto una prima introduzione con la Legge di Bilancio 2021.

Bonus verde: quante possibilità ha di sopravvivere al 2022?

E torniamo al bonus verde, si è già parlato della sua scadenza imminente alla quale mancano tre mesi praticamente, cerchiamo di capire meglio se ha qualche speranza di arrivare al 2022.

Si è spesso parlato della creazione di un bonus ristrutturazioni al 75%, dentro il quale fondere tutte le agevolazioni ristrutturazione gestite dall’Agenzia delle Entrate, cioè che coprirà tutti i lavori da loro ammessi ma con uno sconto del 75%.

Ebbene anche in questo caso qualora l’esecutivo governativo scegliesse di attuare questa manovra, essa non coinvolgerebbe il bonus verde perché tecnicamente non ha a che fare con le ristrutturazioni edilizie, ma con operazioni di rinnovo e sistemazione.

Inoltre, deve tenersi conto del fatto che al momento il Governo si sta struggendo al fine di recuperare i fondi per prorogare le agevolazioni maggiori, bonus facciate, Superbonus 110% e bonus casa, con il loro importo originario. Perciò certo al fine di recuperare i fondi il bonus verde potrebbe essere tra i primi a cui dire addio.

Anche se bisogna ricordare che l’ultima parola sugli incentivi si decide con la Legge di Bilancio, che viene emanata a fine anno e da quella del 2022 conosceremo anche le sorti future del bonus verde.

Collaboratrice di Redazione, classe 1984.
Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull’opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.
Il mio motto è? “Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life”.

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