Anche i bambini che frequentano la scuola primaria, ora hanno diritto a una borsa di studio, per permettere loro di godere a pieno di questo diritto costituzionale.
A partire dal 14 aprile scorso infatti sono aperte le domande per ottenere un bonus studenti che aumenta in base al grado della scuola frequentata. Dalle elementari fino alle superiori, gli importi di questo contributo economico variano da 150 euro fino a un massimo di 400 euro.
L’istruzione è una cosa fondamentale ed è una cosa a cui tutti hanno diritto. Un diritto costituzionale a tutti gli effetti.
Purtroppo però, per quanto possa trattarsi di scuola dell’obbligo, lo Stato fornisce i libri di testo, in maniera gratuita, soltanto per le scuole elementari vale a dire della formazione primaria.
Tutto il resto dei libri e del materiale didattico, a partire dalla prima media in poi, è a carico delle famiglie, al 100%.
Questo è il motivo per cui alcune Regioni mettono a disposizione delle borse di studio, in base alle condizioni economiche dei nuclei familiari, a favore di quelle meno abbienti.
Ecco di cosa si tratta nel dettaglio e l’esempio della Regione Umbria.
Bonus studenti minorenni: borse di studio per la scuola secondaria
Molte borse di studio vengono messe a disposizione direttamente dalle Regioni oppure da Fondazioni o ancora dall’Università. Di solito si tratta di contributi che vanno a premiare il merito scolastico.
A causa però delle difficoltà innescate dalla pandemia, oggi molte famiglie, che fino a un paio di anni fa non avevano problemi specifici, si sono ritrovate, da un momento all’altro, ad affrontare criticità da un punto di vista economico.
La scuola però è un diritto inalienabile del bambino e del ragazzo, sancito dall’articolo n.34 della nostra Costituzione.
E come abbiamo già anticipato nell’introduzione appena presentata, purtroppo lo Stato non prevede alcun contributo per chi è in età scolare, tra l’altro frequentando la scuola obbligatoria, così come previsto dalla legge.
Basti pensare alle somme sborsate dai genitori di tutti gli studenti iscritti ai tre anni di scuola media. Tra libri di testo e corredo scolastico, strumenti musicali e materiale didattico per le discipline più tecniche, si arriva a spendere centinaia di euro all’anno, per permettere al proprio figlio di frequentare in maniera adeguata le lezioni.
Ecco dunque che alcune regioni, al di là del merito scolastico, oggi puntano ad aiutare le famiglie che maggiormente presentano difficoltà economiche e prevedono dunque un aiuto concreto.
L’esempio parte dalla regione Umbria, nell’attesa e speranza che anche le altre possano seguirla a ruota.
Bonus studenti, dalle elementari alle superiori. L’esempio della Regione Umbria
A partire dallo scorso 14 aprile, tutti i residenti nella regione Umbria hanno la possibilità di presentare la propria richiesta, visionando il relativo bando per l’assegnazione di borse di studio 2022, sul sito web comunale.
Le famiglie che hanno diritto a candidarsi devono rispettare alcuni requisiti di base:
- essere residenti in regione, quindi avere un figlio iscritto in una delle scuole pubbliche umbre
- avere un Isee con reddito inferiore a 25 mila euro annui
Per quanto riguarda gli importi spettanti, si va da un minimo di 150 euro (relativo all’anno scolastico) per i bambini iscritti alla scuola primaria per poi salire man mano che il grado dell’istituto frequentato diventa più elevato.
Quindi, per quanto concerne le scuole medie (quindi secondarie di primo grado), il contributo ammonta a 250 euro mentre per le superiori (quindi le scuole secondarie di secondo grado), il bonus studenti previsto è di 400 euro.
In una fase iniziale, non era previsto il contributo anche per i bambini delle scuole elementari, dal momento che, come già evidenziato, è lo Stato che fornisce i libri di testo in modo gratuito.
La regione Umbria però, modificando il progetto, ha valutato in maniera positiva anche l’opportunità di dare un aiuto concreto anche alle famiglie di chi ha i figli più piccoli, da introdurre nel sistema scolastico.
Il contributo di 150 euro previsto può perlomeno aiutare ad acquistare uno zaino, l’astuccio, la cancelleria indispensabile, il grembiule obbligatorio e tutto il necessario per permettere al bambino di sentirsi a proprio agio, insieme agli altri compagni di classe.
Come richiedere bonus studenti 2022: non solo borse di studio ma anche 500 euro per tutti i maggiorenni
In questo articolo, abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sui bonus studenti, partendo da quelli più piccoli iscritti alle elementari, fino ad arrivare a coloro che frequentano l’Università.
Oltre dunque alle borse di studio presenti per chi ha l’obbligo scolastico fino ai 16 anni, imposto per legge, arriviamo alla maggiore età, momento in cui lo Stato regala a tutti 500 euro da spendere in buoni cultura.
Non si tratta propriamente di un bonus studenti, dal momento che il contributo va a tutti coloro che compiono 18 anni, senza distinzione di reddito né di condizione sociale. Infatti il bonus cultura va anche a coloro che decidono di non proseguire negli studi.
Il vincolo però riguarda la possibilità di spendere il contributo, che si può dedicare unicamente ad acquisti effettuati in ambito culturale.
C’è da dire che comunque si tratta di un bonus che senza dubbio risulta utile a tutti i neodiplomati che intendono iscriversi all’Università
Sicuramente possono risultare utili ai tanti studenti universitari che, non disponendo di entrate economiche, hanno comunque la possibilità di acquistare libri, prodotti musicali, di dedicare il proprio tempo libero per andare al cinema, al teatro oppure in visita a un museo.
L’attivazione del bonus cultura però non avviene in automatico. Infatti, è necessario presentare apposita richiesta. Nella fattispecie, per quanto riguarda coloro che hanno compiuto i 18 anni di età nel 2021, quindi tutti i nati del 2003, le domande sono aperte dal 17 marzo scorso e la possibilità di inviarle resterà valida fino al 30 agosto 2022.
Bonus studenti universitari: contributi per l’affitto e per i libri di testo
In questo articolo, in cui il focus è andato sui bonus studenti, abbiamo prestato attenzione in particolar modo ai contributi statali che consentono ad esempio l’acquisto di libri o altri prodotti culturali.
Ma per tutti i giovani che desiderano intraprendere la formazione accademica, spesso l’ostacolo principale al fatto di andare a studiare all’Università non riguarda il pagamento delle tasse o l’acquisto dei libri di testo, quanto il fatto di non avere la possibilità di trasferirsi in un’altra città, per frequentare i corsi.
Ebbene, a tal proposito, lo Stato ha previsto un contributo anche per il pagamento dell’affitto, per coloro che versano in situazione di disagio, da un punto di vista economico.
Bonus studenti universitari 2022: bonus affitto fino a 2 mila euro. La Legge di Bilancio 2022 ha confermato il bonus affitto giovani 2022, che non si rivolge soltanto agli studenti universitari, ma più in generale a tutti i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 31 anni (non compiuti).
In linea di massima, il Governo punta a incentivare i giovani ad andare a vivere da soli.
Per poter usufruire del bonus, è necessario mantenere il reddito Isee al di sotto dei 15 mila euro annui, per poter ottenere fino a 2 mila euro di detrazione fiscale, sull’intera durata del contratto abitativo, quindi quadriennale, come previsto dalla legge.
In sostanza si tratta di un beneficio che si concretizza in uno sconto, da riportare in forma di detrazione fiscale, pari al 20% e comunque non superiore alla cifra di 2 mila euro (500 euro all’anno), da spalmare sui quattro anni del contratto di locazione a uso residenziale.
È bene precisare, a tal proposito, che gli studenti universitari che desiderano usufruire di tale agevolazione, devono necessariamente avere la residenza presso la casa in questione. Non è possibile pertanto trasferire il solo domicilio, per avere il beneficio, restando dunque ufficialmente residenti presso l’abitazione dei genitori.
Carta giovani nazionale, agevolazioni e sconti per la crescita di nuove generazioni
In cosa consiste invece questa agevolazione dedicata ai più giovani, in particolare a tutti coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 35 anni?
La Carta Giovani Nazionale (CGN) è una carta che consente di avere sconti e agevolazioni su beni e servizi di tipo culturale, formativo, sportivo e di intrattenimento.
Si tratta di un contributo che senza dubbio avvantaggia i giovani ma, in alcune circostanze, si può considerare anche come un bonus studenti.
Infatti, l’utilizzo della carta consente l’accesso a numerose attività in ambito culturale, per quanto ovviamente non siano limitate solo a quest’ultimo. È possibile ottenere particolari scontistiche anche per attività di tipo ludico oppure per la partecipazione a viaggi, sia a fine turistico che d’istruzione.
La carta giovani nazionale si ottiene utilizzando l’App Io, alla quale si accede tramite le credenziali della propria identità digitale, rappresentata ad esempio dallo Spid.
Tutte le agevolazioni previste dalla carta giovani nazionali sono presenti nell’area dedicata, dal titolo “Scopri le agevolazioni”. Per ogni area tematica, è possibile conoscere tutti gli sconti e le altre prerogative a cui si ha diritto, come ad esempio interessanti scontistiche e promozioni per
casa, cultura e tempo Libero, istruzione e formazione, lavoro e tirocini, mobilità sostenibile, salute e benessere, servizi bancari e finanziari, sport, telefonia e internet, viaggi e trasporti.
In sostanza, facendo acquisti presso gli store che aderiscono all’iniziativa, è possibile usufruire di uno sconto immediato sul prezzo, così come di approfittare di promozioni, semplicemente mostrando la carta all’esercente.
La validità della carta resta in vigore fino ai 35 anni di età dell’intestatario ovvero fino al giorno prima in cui compie il trentaseiesimo anno di vita.
Per ulteriori informazioni, rimandiamo alla lettura dell’articolo di approfondimento dedicato ai bonus per i giovani, al momento resi disponibili dal Governo Draghi.
Family act : disegno legge per il sostegno e valorizzazioni delle famiglie Lo scorso 6 aprile il Senato ha approvato in via definitiva il Family act, il disegno di legge reca deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della… https://t.co/zSV0t7zsLu
— fainfo politica (@fainfopolitica) April 14, 2022
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977.
Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d’adozione. Mi sono laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bari ed ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo libri e curo blog da 10 anni sul web. Lavoro con agenzie italiane ed estere, nel mio portfolio anche alcuni progetti speciali di cui vado molto fiera. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e content marketing. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book “Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli”.
Il mio motto è? “Essere curiosi è per me il miglior modo di imparare e vivere, con intelligenza e senza noia”.
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