Grazie al Bonus stufe a pellet si presenta una grossa opportunità per risparmiare sull’uso di gas in inverno, come fare per averlo.
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Bonus stufe a pellet, c’è anche questo fra le tante misure ideate dal Governo Draghi ed attuabili nonostante la caduta dell’Esecutivo avvenuta nei giorni scorsi. Questo provvedimento in particolare si propone di fare diffondere una delle alternative più immediate all’utilizzo del gas, che sarà una risorsa non più facilmente reperibile come in passato.
Nonostante l’Italia abbia provveduto a stringere importanti accordi commerciali per rafforzare le forniture di questo elemento naturale indispensabile per avere riscaldamento ed acqua calda in inverno, si rende necessario trovare strade alternative per affrontare l’inverno. Ed il Bonus stufe a pellet si prefigura di portare a compimento proprio questo scopo.
In relazione al Bonus stufe a pellet, va detto che esso è strettamente collegato a quelle che sono due misure attualmente vigenti. Si tratta dell’Ecobonus e del Bonus Mobili, che offrono anche delle percentuali diverse in fatto di detrazione fiscale proposta.
Bonus stufa a pellet, come funziona: ci sono due modi per averlo
Infatti con l’Ecobonus è prevista una percentuale del 65% e per una spesa di massimo 30mila euro, considerando l’acquisto di una stufa a pellet come un intervento collaterale da inserire in un discorso di riqualificazione energetica dell’immobile.
Ovviamente bisogna essere in regola con il Catasto o quantomeno avere una richiesta di iscrizione aperta. Non sono considerati quindi gli edifici non ancora completi e quindi in costruzione.
E poi c’è una detrazione fiscale del 50% legata invece al Bonus Mobili. Questa misura consente di rinnovare in toto il mobilio di casa, permettendo l’acquisto di armadi, comodini, materassi e di tutto quanto contribuisca a portare confort ed utilità. Per cui anche le stufe a pellet sono comprese nel novero.
I requisiti da rispettare per non perdere il diritto di usufruire della misura
Ma per un massimo di spesa di 10mila euro per il 2022, e con l’importo che dovrebbe variare dall’anno prossimo, nel caso in cui il provvedimento dovesse essere confermato. Anche per questo motivo, chi intende procedere farebbe bene a completare l’acquisto di una stufa entro il 31 dicembre di quest’anno.
Occorre anche comunicare all’Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – l’avvenuto acquisto di una stufa e l’intenzione di procedere nello specifico mediante detrazione derivante da Ecobonus. La comunicazione deve essere eseguita dal venditore o dall’installatore.
Servono anche tutti i documenti personali del richiedente e tutte le fatture ed i documenti di spesa, che devono avvenire sotto forma di modalità tracciabili, carte di credito o debito e bonifico bancario o postale, nel dettaglio. Altre forme di pagamento comporteranno l’esclusione dal bonus.
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