Non solo bonus verde. Per chi decide di mettere mano allo spazio all’aperto e di ripensarlo anche in chiave di cambiamento climatico, c’è infatti la possibilità di usufruire di un mix di agevolazioni fiscali, come confermato anche dalla recente circolare 28 dell’Agenzia delle entrate, con aliquota che variano a seconda della tipologia di intervento.
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Ecco una panoramica di tutti i bonus sfruttabili in ordine di detrazione.
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Detrazione anche per l’irrigazione
Il bonus verde di base è destinato a tutti gli interventi di sistemazione a verde degli spazi di pertinenza delle abitazioni, sia in caso di giardini che di terrazzi, su una spesa massima di 5.000 euro.
Agevolati fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere e riqualificazione di tappeti erbosi. Il Fisco, però, premia solo gli interventi di natura straordinaria, e a patto che ci si rivolga a personale specializzato, non per il fai da te.
Nell’ambito del bonus sono agevolati anche i nuovi impianti di irrigazione, per cui ad esempio l’agevolazione può essere riconosciuta anche per la realizzazione di un impianto basato sulla creazione di una cisterna per la raccolta dell’acqua.
Per ottenere lo sconto fiscale i pagamenti debbono essere effettuati con strumenti tracciabili, ma non è richiesto il pagamento con il bonifico dedicato alle detrazioni.
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Bonus casa per la sistemazione di recinzioni e vialetti
Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione per i quali si ha diritto di godere della detrazione del 50 per cento, invece, rientrano tutti i lavori di rinnovamento delle pavimentazioni esterne, purché l’intervento rappresenti una novità rispetto alla situazione preesistete. Si deve trattare dunque di nuova pavimentazione o sostituzione della precedete modificando la superficie e i materiali.
La semplice sostituzione dei materiali rovinati, invece, rientra nella manutenzione ordinaria e di conseguenza non risulta fiscalmente agevolabile in tutti i casi in cui l’intervento è realizzato su immobili di proprietà privata. Rientrano nel bonus anche la realizzazione ex novo di un muro di cinta o della recinzione, ma anche la trasformazione del muretto precedente prevedendo un suo innalzamento o l’aggiunta di una rete.
Sì alla detrazione anche quando si installa un nuovo cancello o si cambia quello precedente ad esempio aggiungendo la dotazione di un sistema motorizzato. La stessa opportunità è prevista nel caso in cui si intervenga per la motorizzazione della sola chiusura del posto auto.
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Ecobonus al 65 per cento per le pareti verdi
Infine se si ha la possibilità di un intervento più radicale da fare su una casa dove si abita tutto l’anno si po’ valutare anche la realizzazione di pareti verdi in funzione di isolamento termico. Scegliere questa soluzione permette infatti di ridurre la temperatura interna di tre gradi e di abbattere quasi il 50 per cento del flusso termico grazie all’ombreggiamento e alla traspirazione delle piante, e quindi si riduce l’uso dei climatizzatori.
Inoltre, come certificato da uno studio dell’ENEA, vantaggi in termini di mantenimento della temperatura, e quindi di riduzione dei consumi energetici si registrano anche in inverno, grazie alla funzione di isolamento svolta dalle piante. Per questo chi decide di installare una parte o un tetto verde può beneficiare dell’Ecobonus con aliquota del 65 per cento nell’ambito degli interventi sull’involucro degli edifici esistenti (Art. 1, comma 345, legge 27 dicembre 2006, n. 296), con una detrazione massima prevista di 60.000 euro.
L’ENEA ha chiarito infatti che è possibile inserire questo intervento nell’ambito della detrazione per la coibentazione in quanto è prevista è ammesso l’uso di “tecniche e materiali, anche innovativi, ovvero coperture a verde”.
I requisiti da rispettare in questo caso, come precisato nella circolare 28 delle Entrate, sono i valori limite di trasmittanza termica indicati nella tabella 1 dell’Allegato E al D.M. 6 agosto 2020. Ovviamente come per tutti gli interventi di Ecobonus è necessario inviare la pratica all’ENEA.
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Foto:iStock.com/JodiJacobson
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