Roma, 23 giugno 2021 – Tra gli incentivi per l’estate, torna anche quest’anno il bonus zanzariere. Cinque domande e risposte per capire come ottenere il massimo dei vantaggi senza fare errori.
Quali sono i tipi di zanzariera consentiti?
Per accedere all’ecobonus, le zanzariere non devono solo ripararci dai fastidiosissimi insetti. Occorre anche che migliorino l’efficienza energetica dell’abitazione. Quindi devono schermare la luce solare. Non rientrano negli sgravi fiscali i tipi mobili, le installazioni devono essere nuove, fisse e regolabili
Quali caratteristiche tecniche devono avere gli impianti?
Le zanzariere devono avere il marchio Ce, che ne certifichi la conformità. Devono anche avere un valore gTot pari o inferiore a 0,35. Di cosa si tratta? Stiamo parlando del fattore che attesta l’efficienza della schermatura solare, che cambia naturalmente sulla base del materiale, fattore indispensabile per isolare la casa nei mesi più caldi.
A chi è rivolto il bonus?
A proprietari e affittuari. Le agevolazioni, però, non possono essere applicate a case in costruzione.
In cosa consiste l’agevolazione?
La detrazione fiscale si traduce in una riduzione delle imposte per il 50% della spesa sostenuta. La scadenza è il 31 dicembre. La cifra può essere detratta in dieci anni. In alternativa, si può scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Qual è il limite massimo di spesa detraibile?
Sessantamila euro. Si può mettere nel conto anche l’onorario del professionista che si occupa dell’eventuale pratica Enea (che svolge anche il ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica). Il bonus copre anche la rimozione di sistemi già esistenti.
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